Elezioni Comunali, Europee e Regionali: cos'è il voto disgiunto e quando è consentito
Italiani al voto sabato 8 e domenica 9 giugno ma è possibile votare un partito e un candidato di un altro partito?
Gli elettori possono esprimere preferenze ma c'è una regola, una condizione che non cambia mai. Devono essere di sesso diverso, altrimenti vengono annullate.
Europee e Comunali, c'è il voto disgiunto?
Oggi e domani, sabato 8 e domenica 9 giugno 2024, i cittadini italiani sono chiamati alle urne per un importante appuntamento elettorale. Si vota infatti non solo per le elezioni Europee, che determineranno l'elezione di 76 eurodeputati italiani a Bruxelles, ma anche per le elezioni Comunali in 3700 paesi sparsi in tutta Italia e per le Regionali in Piemonte. Le modalità di voto variano a seconda del tipo di elezione e una caratteristica distintiva è la possibilità di voto disgiunto in alcune di esse.
Il voto disgiunto è una modalità che consente agli elettori di votare per un partito o una lista e di esprimere poi una preferenza per un candidato non collegato a quel partito o a quella lista. In Italia, questo tipo di voto è ammesso per le elezioni Regionali e per quelle Comunali ma solo nei Comuni con più di 15mila abitanti.
Come funziona per le Comunali
Per le elezioni Comunali in città con più di 15mila abitanti, infatti, il voto disgiunto permette agli elettori di scegliere un candidato sindaco e di esprimere la preferenza per un candidato consigliere appartenente a una lista diversa da quella del sindaco scelto. L'elettore può segnare il nome del candidato consigliere accanto al simbolo della lista che lo presenta. In questo modo, si può votare in modo più flessibile, sostenendo un candidato sindaco di una coalizione e, al contempo, un consigliere di un'altra.
Nei Comuni con meno di 15mila abitanti, invece, il voto disgiunto non è consentito. L’elezione avviene in un unico turno e vince il candidato sindaco che ottiene anche un solo voto in più rispetto agli altri. In caso di perfetta parità nel numero di voti, si procede al ballottaggio. Gli elettori devono esprimere la loro preferenza sia per il candidato sindaco sia per la lista con i relativi candidati consiglieri comunali.
Voto disgiunto alle Regionali
Anche alle Regionali è possibile utilizzare il voto disgiunto. Gli elettori possono votare per un candidato Presidente e una lista che non è collegata a quel candidato. Se si vota solo per il candidato alla presidenza della Regione, il voto non si estende alle liste collegate e non si esprime una preferenza per il Consiglio Regionale.
Al contrario, se si vota solo per una lista, il voto si estende anche al candidato Presidente collegato. Gli elettori possono esprimere fino a due preferenze per i candidati consiglieri, a condizione che siano di sesso diverso, in caso contrario, la seconda preferenza viene annullata. Ma come funziona invece per le Europee che interessano tutti gli italiani?
Come funziona per le Europee
A differenza delle elezioni Comunali e Regionali, le elezioni Europee non prevedono il voto disgiunto. Gli elettori non possono selezionare una lista e poi indicare candidati appartenenti a un'altra lista. Tuttavia, in Italia è permesso il voto di preferenza: gli elettori possono barrare il simbolo di un partito e indicare fino a tre candidati della stessa lista.
Le preferenze multiple devono essere espresse per candidati di sesso diverso, altrimenti le seconde e terze preferenze saranno annullate. Se si barra solo il simbolo del partito, il voto va alla lista nel suo complesso senza attribuzione diretta a specifici candidati.
Le operazioni di voto si svolgeranno dalle 15 alle 23 di sabato 8 giugno e dalle 7 alle 23 di domenica 9 giugno. Gli elettori dovranno seguire le diverse modalità di voto previste per ogni tipo di elezione prestando attenzione alla possibilità o meno di esprimere un voto disgiunto.