la decisione del colle

Mattarella scioglie le Camere: si vota il 25 settembre

Mattarella: "La discussione, il voto e la modalità hanno reso evidente l'assenza di prospettive per una nuova maggioranza".

Mattarella scioglie le Camere: si vota il 25 settembre
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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sciolto le Camere: l'Italia torna a votare in anticipo di qualche mese sulla scadenza naturale della legislatura. Si vota il 25 settembre 2022.

Elezioni: Italia al voto il 25 settembre

Il Colle aveva "fretta", e si sapeva. Mattarella lo ha ricordato dopo lo scioglimento delle Camere.

"La situazione politica ha condotto a questa decisione. La discussione, il voto e la modalità hanno reso evidente l'assenza di prospettive per una nuova maggioranza. Davanti alle crisi economiche e geopolitiche attuali, non sono concesse pause".

E dunque, urne aperte il 25 settembre, anche se è la vigilia del capodanno ebraico   e solitamente si evita la coincidenza delle elezioni con le festività religiose.

Ma chi guiderà il Paese?

A oggi sembrano non esserci molti dubbi sul fatto che la prossima guida del Paese sarà in mano al centrodestra. A fare la parte del leone sembrerebbe - secondo i sondaggi - Fratelli d'Italia. Ma qui si gioca tutta un'altra partita. Perché se Giorgia Meloni ha sulla carta più numeri degli altri membri della coalizione non è così scontato che sarà comunque lei a guidarla. Anche perché se Lega e Forza Italia decidessero di federarsi potrebbero superarla nei voti.

Dall'altra parte pensare a una coalizione che veda insieme Pd e Movimento Cinque Stelle oggi appare piuttosto complicato. I grillini (che si vocifera non saranno più condotti da Conte, che verrebbe silurato da Grillo a favore di Virginia Raggi e del ritorno di Alessandro Di Battista) si preparano a un ritorno alle origini: movimento di lotta, non più di governo. Più facile pensare a un'accoppiata tra i dem e il nuovo movimento di Di Maio, che potrebbero anche giocarsi la carta Draghi per la leadership in caso di vittoria.

Sullo sfondo gli altri, da Renzi a Calenda, da Toti ai fuoriusciti di Forza Italia, che potrebbero andare da soli o portare voti qua e là. Insomma, saranno due mesi e mezzo molto "caldi", e non solo dal punto di vista climatico...

 

 

 

 

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