L'ACCORDO TRA LE LEADER

Due telefonate e scatta l'intesa tra Meloni e Schlein su Gaza

Allo scontro sulla politica interna fa da contraltare l'inaspettata intesa sul fronte degli Esteri con un risultato importante per entrambe

Due telefonate e scatta l'intesa tra Meloni e Schlein su Gaza
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Spesso i grandi accordi tra differenti parti politiche hanno avuto come simbolo i piatti della nostra tradizione culinaria. Ieri, invece, tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein è bastato quello che potrebbe essere tranquillamente chiamato il "patto della telefonata".

E' così che su Gaza maggioranza e opposizione hanno trovato una (inaspettata e anche forse clamorosa) linea condivisa.

Se telefonando... Le prove di accordo tra Giorgia ed Elly

Il nodo centrale dell'intesa tra Fratelli d'Italia e Pd ruota attorno alle pressioni per il "cessate il fuoco" nel conflitto in Medio Oriente, specie dopo l'escalation di attacchi che sta vedendo protagonista in questi ultimissimi giorni Israele.

Tutto è nato da due messaggi attraverso whatsapp seguiti da due telefonate tra il presidente del Consiglio e il leader del Partito democratico.

"Sentiamoci adesso, se puoi", il messaggio di Meloni a Schlein. "Ora sono impegnata, ti posso richiamare tra poco?", la risposta della segretaria dem.

Ironia del destino, Schlein in quel momento era alle prese con una conferenza stampa proprio per attaccare il Governo, ma sulle strategie di programmazione economica e delle infrastrutture, in particolare riguardo la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina dove il Pd ha ribadito di "voler dar battaglia" e continuare il suo pressing sull'Esecutivo e sul titolare delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

Come Almirante e Berlinguer? Il precedente dei "grandi"

Che le due abbiano stima e simpatia reciproca è ormai cosa risaputa. Che con la loro esperienza alla guida di Fratelli d'Italia e Pd possano far rivivere i tempi di Almirante e Berlinguer (leader dell'Msi e segretario del Partito comunista che i libri di storia narrano rimanessero fino a tarda sera in Parlamento per poter confrontarsi sui grandi temi della politica) è presto per dirlo, fatto sta che quello di ieri è stato un passaggio significativo.

Perché quando poi Schlein ha telefonato a Meloni si sono poste le basi per l'accordo bipartisan. Non di poca importanza: il Pd "porta a casa" infatti un risultato che ridà ai dem una rinnovata credibilità e autorevolezza, mentre la maggioranza e il Governo sono probabilmente riusciti a scongiurare il rischio di ritrovarsi "isolati" rispetto alle posizioni del resto d'Europa e degli Stati Uniti. 

Ecco allora che sul "cessate il fuoco" in Medio Oriente è nato il "patto della telefonata".

"Diamo un segnale insieme", esorta Elly. "Ci ho già provato, ma ci riprovo", risponde Giorgia.

Il segnale delle due leader, le reazioni in Parlamento

Dalle linee del telefono la "palla" passa allora ai banchi del Parlamento dove la partita viene gestita da Tommaso Foti per FdI e dal capogruppo Chiara Braga per il Pd, insieme a Giuseppe Provenzano.

Sul tavolo c'è una mozione proprio del Partito democratico che viene "esaminata" praticamente parola per parola, virgola per virgola, dal consigliere diplomatico Fabrizio Saggio a sua volta in contatto in "presa diretta" con i funzionari del Ministero degli Esteri per scongiurare qualsiasi tipo di incidente diplomatico.

Se telefonando parte seconda, ecco l'intesa

Ecco allora che nel pomeriggio arriva la seconda telefonata, ma questa volta è Meloni che chiama Schlein.

Per darle la bella notizia: "Ci siamo".

Un successo incassato da Elly Schlein che porta sulla stessa linea del Pd anche Giuseppe Conte e il M5S, a sua volta "costretto" ad adeguarsi all'intesa per non rimanere isolato in Parlamento.

Maggioranza astenuta, la mozione dem "passa"

Alla fine la mozione dem ("Il Governo italiano si adopererà per arrivare al "cessate il fuoco umanitario a Gaza") passa attraverso lo strumento dell'astensione della maggioranza: 159 astenuti, 128 a favore e, significativamente nessun voto contrario. 

Una pagina in qualche modo storica per la nostra politica, soprattutto davanti alle tensioni e alle preoccupazioni di questi ultimi giorni sulla crisi e il conflitto tra Israele e Palestina.

Tanto da far passare quasi in secondo piano i brevissimi momenti di blackout che hanno rischiato di far saltare l'intesa bipartisan riguardo il riconoscimento dello Stato di Palestina (con il fermo e irremovibile "no" di Meloni) e la formula "Due popoli, die Stati" (no della Schlein).

Su questo, se ne riparlerà in altre occasioni, probabilmente già in meeting dove Ue e Stati Uniti saranno chiamati a prendere posizioni e decisioni forse ancor più definite.

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