Draghi stronca Lollobrigida sul catasto: "Questo governo non è nato per stare fermo"
Il partito di Giorgia Meloni ancora in pressing sul presidente del Consiglio. Il siparietto in replica ai mugugni dei parlamentari.
Fratelli d'Italia all'attacco di Mario Draghi e del Governo. Fdi è andata nuovamente all'attacco dell'Esecutivo sul tema della riforma fiscale e delle novità che riguarderanno il Catasto.
E' accaduto nel question time alla Camera, ma sul catasto, ma il premier ha stroncato gli ex An:
"Questo governo non è nato per stare fermo".
Catasto, scontro in Aula tra Draghi e Fdi sulla riforma
La sessione di question time in Aula alla Camera ha visto lo scontro tra i deputati di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida e Tommaso Foti da una parte, e il presidente del Consiglio dall'altra.
In estrema sintesi, Lollobrigida nel suo intervento aveva accusato il Governo di prevedere un nuovo fardello di tasse per gli italiani con la riforma del catasto.
Un provvedimento, nell'ambito della riforma fiscale, sul quale nei giorni scorsi il Governo ha rischiato anche di cadere e la stessa maggioranza si è spaccata, con il Centrodestra invece riunito su posizioni condivise.
L'attacco di Fdi e la stroncatura del premier
Ascoltando Lollobrigida, Draghi prima è stato pizzicato dalle telecamere a scuotere la testa, poi nel suo intervento ha stroncato il rappresentante del partito di opposizione, premiato dagli ultimissimi sondaggi come primo partito in Italia per intenzioni di voto:
"Siccome c’è l’emergenza bisogna fermarsi, non fare, stare fermi, niente riforme, cambiamenti, sempre fermi. Ecco, questo non è il motivo per cui è nato questo governo, non per stare fermo"
Catasto, una "lettura" sbagliata e il siparietto con Fdi
E proprio parlando del catasto, Draghi ha voluto sottolineare quella che ritiene una stortura nella "lettura" alla riforma data da Fdi:
"La sua domanda rivela un equivoco profondo. L’impianto del catasto è del 1939, tante cose ci sono state in mezzo, anche la seconda guerra mondiale. Nessuno pagherà più tasse e su questo tema, questo Governo un po' di credibilità se l'eh guadagnata"
E ai mugugni e agli "ehhhh" che sono arrivati dagli scranni dei parlamentari di Fratelli d'Italia, Draghi ha ribattuto: "Eh, eh, eccome".
Il retroscena: il siparietto con Fdi un messaggio alla maggioranza?
Ma al di là del siparietto andato in scena con i parlamentari con Lollobrigida, Foti e i parlamentari di Fratelli d'Italia, secondo un'analisi più attenta e più sottile l'intervento di Draghi nel question time da più di qualcuno è stato interpretato come un messaggio "cifrato" alla maggioranza.
In buona sostanza, dopo essere "andato sotto" più volte e dopo essersi salvato per un solo voto in Commissione proprio sul catasto, Draghi ha voluto lanciare probabilmente un altro, ennesimo, forse definitivo messaggio alla coalizione di maggioranza.
Il tutto alla luce dei tanti emendamenti che arriveranno dopo le commissioni anche in Parlamento sul tema fisco e riforme. E su queste pare davvero che Draghi non sia disposto accettare stop e nemmeno rallentamenti.