Draghi shock, giovedì le dimissioni a Mattarella: ma ci sarà o no il bis?
Nel giro di pochi giorno si prevede una seconda "salita" al Colle.
Draghi shock, da Palazzo Chigi le indiscrezioni che arrivano rischiano di stravolgere la politica e l'estate del Paese. Secondo gli ultimi rumors, nella giornata di giovedì il premier potrebbe salire al Colle e presentare le "dimissioni" al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
E' questo lo scenario che in molti stanno "disegnando" dopo il polverone del mancato voto del Movimento 5 Stelle al Decreto aiuti nella giornata di lunedì. E inizia a già porsi un interrogativo: ci sarà o no il Draghi bis?
Draghi shock, giovedì le dimissioni a Mattarella
Del resto il presidente del Consiglio, già lunedì è stato al Quirinale da Mattarella proprio per esaminare con lui la situazione che si era venuta a creare in Parlamento con il "non voto" del M5S al Decreto aiuti.
Tra l'altro Draghi era reduce a metà e alla fine della scorsa settimana da tensioni altissime con i pentastellati: prima l'incontro con Giuseppe Conte e l'ultimatum di sei mesi su un documento di 9 punti programmatici.
Poi, nuovi attacchi da parte del presidente 5S nel corso di un convegno sul digitale in Puglia.
Decreto aiuti al Senato e nuova salita al Colle
La nuova salita al Colle si renderebbe necessaria perché Draghi è convinto (ma sarebbe una sorpresa il contrario) che il M5S non voterà il Decreto aiuti nemmeno al Senato.
A quel punto, come sollecitato da Forza Italia (direttamente dal leder Silvio Berlusconi) e come polemizzato da Fratelli d'Italia sarebbe necessaria una verifica di maggioranza.
Ma Draghi, che da tempo non nasconde tutto il suo malessere per questi equilibri così precari, in quel salirà ancora al Colle e potrebbe comunicare al Capo dello Stato la decisione di rimettere l'incarico di premier nelle sue mani.
Quella "profezia" delle dimissioni a Ferragosto
Una curiosità: se ciò avvenisse, si andrebbe quasi a concretizzare quella previsione che tempo fa aveva fissato per Ferragosto le dimissioni del premier. Ipotesi di dimissioni che in ogni caso periodicamente trovano spazio sulle cronache di politica nazionale.
In quel caso (ma l'ipotesi torna in auge anche in vista di giovedì) potrebbe farsi largo l'idea di un governo "balneare" guidato dall'attuale ministro dell'Economia Daniele Franco.
Resta da vedere cosa accadrà da qui a giovedì. E, nel caso, da giovedì in poi. Draghi potrebbe presentarsi in Parlamento a chiedere un voto di fiducia.
Ma sono in tanti a chiedersi se e come sarà la sua disponibilità a un bis, senza evidentemente i 5 Stelle.
Ad alcuni tra i suoi più stretti collaboratori il premier avrebbe confidato che il timore più grosso è che in quel caso sarebbe poi la Lega a diventare l'interlocutore più "pressante".
Le mosse di Draghi, le mosse del M5S, le mosse degli altri: che partita a scacchi
In molti per giurano che da Mattarella Draghi cercherà solo sostegno e conforto. In fondo, lo dice la matematica: il Governo può andare avanti anche senza il Movimento 5 Stelle.
Ecco perché allo stesso modo in tanti sono convinti che i pentastellati rimarranno dove sono, compresi i ministri. E nel frattempo, secondo indiscrezioni, il "non voto" sul Decreto aiuti potrebbe trasformarsi in Senato in un'astensione.
Del resto, il premier ha già ribadito più volte che "non esiste un governo senza il Movimento 5 Stelle e che non sarà un secondo governo Draghi".