GOVERNO IMPANTANATO

Draghi convoca Cdm d'urgenza e va verso la fiducia in Aula: "Non possiamo perdere i fondi del Pnrr"

Esecutivo con il freno a mano tirato sul Disegno di legge sulle concorrenza. Si litiga ancora sulle spiagge, il premier chiederà la fiducia.

Draghi convoca Cdm d'urgenza e va verso la fiducia in Aula: "Non possiamo perdere i fondi del Pnrr"
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Governo ancora ad alta tensione e più che altro con il freno a mano tirato nella sua azione. Tanto che Mario Draghi ha convocato un Consiglio dei ministri d'urgenza, proponendo di chiedere la fiducia in Aula, in particolare sul disegno di legge sulla concorrenza.

Una prospettiva che il nostro premier ha spiegato ai ministri del suo Esecutivo in maniera più che eloquente:

"Non possiamo perdere i fondi del Pnrr".

Governo col freno a mani, Draghi convoca Cdm d'urgenza

Una seduta di Cdm convocata in fretta e furia e all'insegna del pragmatismo e della sintesi: un tavolo di lavoro di dieci minuti dove il presidente del Consiglio ha spiegato la decisione di ricorrere alla fiducia sul provvedimento legato alla concorrenza.

Un testo da tempo bloccato nelle "sabbie mobili" (ormai da quasi un anno) della Commissione Industria al Senato. Un disegno di legge dove è però arrivato il momento di schiacciare sull'acceleratore dal momento che in gioco ci sono le (fondamentali e ingenti) risorse del Pnrr.

Fondi da cui dipende la completa ripresa del Paese dopo la crisi e i due anni segnati dalla pandemia Covid e per i quali ci sono grandi aspettative soprattutto per quanto concerne infrastrutture, sanità e digitale.

Da qui la richiesta e la condivisione della scelta di chiedere la fiducia in Parlamento.

A rischio i fondi del Pnrr, la scelta drastica del premier

Davanti al rischio di perdere i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, Draghi ha allora deciso di dare un'ultima chance alla Commissione Industria.

Se non ci sarà fumata bianca a breve, il Governo ricorrerà alla fiducia. L'obiettivo è arrivare in Aula entro la fine del mese.

Tra le questioni più spinose del Disegno di legge sulla concorrenza ci sono le concessioni balneari sulle quali Lega per la maggioranza e FdI per l'opposizione hanno fatto più volte le barricate.

I movimenti dei partiti

Tanto che proprio il leader della Lega Matteo Salvini nelle ultime ore si è proposto per una mediazione in favore del Governo sul tema stabilimenti balneari.

Con il passare delle ore sembra invece esclusa l'ipotesi messa sul tavolo da Forza Italia e Maurizio Gasparri di stralciare l'articolo sulle spiagge dal provvedimento.

 

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