Draghi bypassa Putin: in Algeria sigla un accordo su forniture gas per l'inverno
Il premier italiano è volato ad Algeri dove ha sottoscritto con il Primo Ministro algerino la Dichiarazione di intenti sulla cooperazione nel settore dell’energia.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha cominciato una serie di viaggi internazionali che lo porteranno nei prossimi mesi in alcuni Stati del continente africano con l'obiettivo di stipulare accordi per le forniture di gas. L'intenzione di affrancarsi dalla Russia, unita alle limitate disponibilità ed infrastrutture del nostro Paese, rende necessario trovare quanto prima un'intesa altrove per assicurare ai cittadini italiani e alle imprese un apporto energetico costante attraverso anche lo sviluppo di energie rinnovabili e idrogeno verde.
Con questo fine, il premier Draghi è stato accolto ieri, lunedì 11 aprile 2022, ad Algeri dal Primo Ministro algerino Aïmen Benabderrahmane, per la firma della Dichiarazione di intenti sulla cooperazione nel settore dell’energia tra il Governo italiano e il Governo della Repubblica Algerina. Un accordo destinato a portare nel nostro Paese una fornitura di 9 miliardi di metri cubi in più di gas, andando a sostituire così un terzo delle importazioni russe. Una conversione di difficile attuazione nell'immediato che tuttavia si è resa necessaria alla luce delle complicanze del conflitto bellico in Ucraina.
Draghi in Algeria per l'accordo sulle forniture di gas
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Affrancarsi dalla Russia per le forniture di gas non sarà semplice e purtroppo neppure immediato. Tra disponibilità limitate ed infrastrutture che mancano, sostituire a stretto giro Mosca è praticamente impossibile. Ma è un processo che deve partire e che l'Italia comincia da Algeri.
Il premier Draghi, con la firma sulla Dichiarazione di intenti sulla cooperazione nel settore dell’energia tra Italia e Algeria, mette il sigillo al primo accordo che cambia il quadro delle forniture: da qui arriveranno 9 miliardi di metri cubi in più. Si sfrutta il gasdotto che collega Algeri a Mazzara del Vallo portando la piena capacità e sostituendo così un terzo del gas russo.
"I rapporti tra Italia e Algeria hanno radici profonde. L’Algeria è il primo partner commerciale dell’Italia nel continente africano - e l’interscambio tra i nostri Paesi è in forte crescita. Siamo pronti a lavorare in sinergia con l'Algeria - afferma il Capo del Governo Mario Draghi - per sviluppare energie rinnovabili e idrogeno verde. Vogliamo accelerare la transizione energetica e creare opportunità di sviluppo e di occupazione".
"Obiettivo sganciarsi dalle importazioni russe"
Un primo passo che avverrà gradualmente perché a pieno regime si arriverà solo tra il 2023 e il 2024. Quello dei tempi è il cuore del problema, motivo per cui sullo sfondo, al netto di come andrà il conflitto tra Russia e Ucraina, restano dodici mesi critici e il rischio di un piano di razionamenti è più che mai attuale. Ma sganciarsi dalla Russia, costi quel che costi, non è in discussione.
"Subito dopo l'invasione dell'Ucraina - aggiunge Draghi - avevo annunciato che l'Italia si sarebbe mossa con rapidità per ridurre la dipendenza dal gas russo. Gli accordi di oggi sono una risposta significativa a questo obiettivo strategico. Il Governo vuole difendere i cittadini italiani e le imprese dalle conseguenze del conflitto".
DRAGHI AD ALGERI - CONFERENZA STAMPA INTEGRALE:
Presto accordi anche con Congo, Angola e Mozambico
Si lavora, nel frattempo, anche ad un decreto che semplifichi le procedure estrattive di gas anche nel nostro Paese, così come gli impianti per le risorse rinnovabili. Tenere a bada i prezzi per famiglie ed imprese è una preoccupazione destinata a durare anche nei mesi a seguire.
Nelle prossime settimane si firmeranno accordi anche con altri Paesi africani. Il premier Draghi, infatti, è atteso in Congo, Angola e Mozambico. La guerra in Ucraina ha ridisegnato il sistema delle connessioni e il continente africano recupera, in questa partita energetica, un proprio ruolo.
LA FOTOGALLERY DELL'INCONTRO IN ALGERIA: