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Donzelli (FdI) riaccende le speranze della Lega sul terzo mandato dei governatori

Freddo Tajani (FI): "Tutto si può discutere, ma al momento la legge prevede che non ci possa essere"

Donzelli (FdI) riaccende le speranze della Lega sul terzo mandato dei governatori
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Fumata bianca. Ricomposizione dei cocci. Oppure mano tesa fuori tempo massimo?

Fatto sta che la notizia del giorno è che dopo "no" categorici, polemiche, tensioni e sparate sui giornali, Fratelli d'Italia ha aperto alla possibilità del terzo mandato per i governatori delle Regioni.

Ravvedimento? Proposta vera? O "banale" tatticismo politico per stemperare le frizioni?

Difficile dirlo, intanto però il disgelo di Fdi sul tema ha mandato in visibilio la Lega.

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L'apertura di Fratelli d'Italia è arrivata da un rappresentante autorevole, da Giovanni Donzelli, uno dei fedelissimi e degli uomini di fiducia della premier e leader di partito Giorgia Meloni (in copertina).

Il tema tanto per riassumere i termini della questione riguarda soprattutto i nodi spinosi di Veneto e Friuli Venezia Giulia dove i due governatori Zaia e Fedriga sono già alla seconda esperienza alla guida delle due Regioni.

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Luca Zaia, governatore del Veneto

Amministratori capaci, ben voluti, anche con un apprezzamento bipartisan dei cittadini.

Basti pensare che Zaia e Fedriga sono al primo e secondo posto nella ormai consueta classifica di gradimento dei governatori delle Regioni e un nostro lettore ha proposto addirittura di risolvere la vicenda del terzo mandato "avvicendandoli" alla guida delle due rispettive Regioni con uno "scambio alla pari" da fantapolitica (ma fino a un certo punto, se si pensa alle tante volte in cui s'è ipotizzato un incarico di Governo a Roma per Zaia...).

Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia

Ad ogni modo, ecco perché a fianco dell'ambizione (nel senso nobile del termine) personale a proseguire, anche la Lega come partito spinge per la loro riconferma.

Si tratta infatti di Regioni strategiche (soprattutto il Veneto evidentemente) che consentirebbero alla Lega di tenere viva la "questione del Nord", di mantenere due importanti bandierine di partito sul territorio.

Più defilata (e decisamente meno probabile un suo terzo mandato) la posizione di Attilio Fontana (sempre leghista) in Lombardia.

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Attilio Fontana, attuale governatore della Lombardia

Anzi, il via libera su Veneto e Friuli Venezia Giulia sarebbe il grimaldello di Fdi per un suo candidato alla guida della Regione locomotiva d'Italia.

A quel punto qualcuno ipotizza che Fontana potrebbe essere "indennizzato" non più con una candidatura in un collegio più o meno "blindato" (la Lega non ha più il consenso di qualche anno fa) alle Politiche del 2027, ma a sindaco di Milano.

Zaia e Fedriga fanno il tris? Le "letture" del terzo mandato

Ma non solo. Ci sono altri nodi politici non di poco conto.

Da una parte, la conferma di Zaia e Fedriga permetterebbe di frenare un pochino gli appetiti di Fratelli d'Italia. 

D'altra, a esultare non sarebbe solo la Lega come partito e come "popolo del nord", ma non sfugge che il primo a esserne contento sarebbe evidentemente il leader e vicepremier Matteo Salvini.

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Matteo Salvini, leader della Lega e vicepremier

Con Zaia e Fedriga impegnati in Veneto e Friuli, la sua leadership sarebbe di fatto ancora blindata forse almeno per cinque anni dopo la conferma recente al congresso nazionale e nonostante i mugugni della base per le nomine dei quattro vicesegretari (Silvia Sardone, Roberto Vannacci, Claudio Durigon e Alberto Stefani).

Salvini ha nominato Vannacci e Sardone come suoi vice nella segreteria nazionale
Silvia Sardone e Roberto Vannacci

Cosa ha detto Donzelli, non solo la Lega. Forza Italia nicchia

Tornando all'apertura di Fratelli d'Italia, le parole di Donzelli sono state abbastanza chiare:

"Terzo mandato? Parliamone. Da parte nostra non c'è alcuna preclusione ideologica".

Musica per le orecchie di Matteo Salvini che ha subito invitato gli alleati a "non perdere tempo, a sedersi a un tavolo, a scegliere i candidati".

E nella tarda mattinata di oggi, venerdì 6 giugno 2025, Salvini ha aggiunto articolando ulteriormente il discorso:

"La modifica per sbloccare i mandati di governatori e sindaci si potrebbe fare in tempo per l'autunno? Si, se facciamo veloci si. Non facciamo le leggi per una persona, il principio è semplice. In questo momento storico c'è la fila di gente disponibile a fare il sindaco con tutti i problemi che ci sono? O il governatore? Non sempre, se ne trovi uno bravo è giusto che la gente se lo possa tenere stretto per tutte le volte possibile. Non è per Zaia, per Fedriga, per Salvini, se siamo convinti la facciamo, sennò andiamo avanti".

Sempre nel Centrodestra, c'è però chi storce decisamente il naso all'uscita di Donzelli.

Tiepido, per usare un eufemismo, l'altro vicepremier e segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani:

Antonio Tajani segretario nazionale di Forza Italia, vicepremier e Ministro degli Esteri
Antonio Tajani segretario nazionale di Forza Italia, vicepremier e Ministro degli Esteri

"Tutto si può discutere, ma al momento la legge prevede che non ci possa essere il terzo mandato".

Un po' più diplomatico, ma non certo entusiasta il capogruppo al Senato degli azzurri Maurizio Gasparri:

Maurizio Gasparri capogruppo di Forza Italia al Senato
Maurizio Gasparri capogruppo di Forza Italia al Senato

"Ne parleremo, vedremo cosa pensano i leader, cercheremo di capire meglio i confini della proposta".

L'ex ministro Claudio Scajola ora sindaco di Imperia ha invece invitato Tajani a "sposare" la linea del terzo mandato:

"Ho apprezzato lo scatto in avanti di Giorgia Meloni sul tema del terzo mandato. Ritengo che l'amico Antonio Tajani, che stimo, potrebbe condividere questa apertura. D'altronde, per storia, identità e tradizione, Forza Italia è da sempre a difesa della libertà di scelta della persona contro ogni tentativo di porre lacci legislativi a tale libertà".

E ancora:

"Privare l'elettorato della possibilità di riconfermare i propri rappresentanti, se ciò è quello che vuole, significa negare la possibilità di riconoscere e valorizzare il merito, la competenza e il buon governo. Una democrazia solida non può temere un terzo mandato. Teme, semmai, la sostituzione forzata del giudizio popolare con arbitrari vincoli normativi".

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