In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha diffuso un messaggio istituzionale intenso e significativo, richiamando tutti – istituzioni, famiglie e comunità – a un impegno concreto e quotidiano in difesa dei più giovani.
Mattarella: “Necessità bambini parte integrante nostra comunità”
Mattarella ha così aperto il suo intervento:
“Ascoltare i bambini, riconoscere i loro bisogni, proteggere i loro diritti: questo è l’impegno che la Giornata odierna sollecita a mantenere quotidianamente”.
Il Capo dello Stato ha inoltre esortato a dare valore e spazio alle loro parole:
“Richiamo a riconoscere il valore delle loro parole, delle loro esperienze, delle loro necessità come parte integrante della vita della nostra comunità“.
Secondo il Presidente, l’infanzia non deve essere solo protetta, ma ascoltata e coinvolta: un pilastro fondamentale per la crescita morale e civile di ogni società.
L’allarme sulle condizioni dei bambini nel mondo
Mattarella ha poi denunciato con forza la situazione in cui versano milioni di minori a livello globale:
“Le bambine e i bambini sono portatori di diritti fondamentali e milioni di essi oggi ne sono privati”.
Ha ricordato che molti di loro “sono vittime di violenza, tratta e sfruttamento, vengono spesso ridotti in condizioni di schiavitù, oggetto di persecuzione e di rapimenti per farne bambini-soldati“.

Il Presidente ha evidenziato come conflitti e crisi umanitarie aggravino ulteriormente queste condizioni:
“Oggi, mentre i conflitti si moltiplicano, le crisi umanitarie e le disuguaglianze si aggravano, sono i più piccoli a pagare il prezzo più alto“.
Il richiamo all’Italia: non voltarsi dall’altra parte
La riflessione di Mattarella riguarda da vicino anche il nostro Paese:
“Anche nel nostro Paese persistono situazioni di abbandono e marginalità che non possiamo permettere si consumino nel silenzio e nell’indifferenza”.
Ha poi osservato come molti giovani nascondano il proprio disagio dietro forme di chiusura e isolamento:
“Troppi ragazzi nascondono la propria fragilità dietro la rabbia, il mutismo o lo schermo di un computer, in un contesto che li osserva senza comprenderli davvero”.
Per questo, ha ribadito la necessità di un impegno comune:

(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
“È necessario un impegno concreto, quotidiano e condiviso per restituire ai più giovani fiducia, tutela e reali opportunità di crescita, rendendo effettivi i principi costituzionali che proteggono l’infanzia e ne promuovono lo sviluppo umano e sociale.”
Uno dei passaggi più incisivi del messaggio riguarda la responsabilità collettiva:
“La sofferenza di un bambino è la sconfitta di un’intera comunità”
Eppure, ha concluso Mattarella, ogni volta che si accoglie, ascolta e rispetta un giovane, si costruisce futuro:
“Ogni volta che un giovane cresce ascoltato, accolto, rispettato, la collettività si rinnova e ritrova, nella sua voce, la speranza del futuro“.