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Dal Ministero incarico al premio Nobel, ma si trattava di un altro Parisi

Destinato sì al professor Parisi, ma non il fisico Giorgio, bensì ad Attilio, medico dello sport e rettore dell’Università di Roma Foro Italico

Dal Ministero incarico al premio Nobel, ma si trattava di un altro Parisi

Se non fosse tutto tremendamente vero, ci sarebbe da ridere e non poco.

E forse più di qualcuno sta ridendo davvero e a dirla tutta ne ha tutte le ragioni.

Perché al Ministero della Salute sono scivolati sulla più classica delle bucce di banana e l’hanno combinata grossa… perché a capo della Commissione Antidoping hanno nominato non solo un luminare della Fisica, ma addirittura un Premio Nobel.

Alla Commissione Antidoping un Nobel della Fisica…

Dopo il caso estivo delle nomine della commissione sui vaccini, ora è arrivato il “pasticcio Parisi”: un errore di persona che ha trasformato il Nobel per la Fisica Giorgio Parisi nel… presidente della Commissione Antidoping.

Il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi insieme a Papa Francesco in una foto di due anni fa

A quanto pare, e la cosa in effetti, è stata completamente accertata, l’incarico era destinato sì al professor Parisi, ma di nome Attilio, nella fattispecie e più pertinentemente medico dello sport e rettore dell’Università di Roma Foro Italico.

Attilio Parisi, rettore Università Roma Foro Italico

Al luminare invece, da vero gentiluomo, non è rimasto che fare buon viso a cattivo gioco: ha ringraziato il Ministero per l’invito, osservando però che “non era il suo campo di competenza” e declinando cortesemente.

Nel frattempo, Attilio Parisi ha ricevuto le scuse ufficiali dai funzionari romani di Sanità e Welfare.

Un Parisi al posto di un altro, cosa è accaduto

La sezione “vigilanza e controllo sul doping e tutela della salute nelle attività sportive” del Comitato tecnico sanitario del ministero conta 14 membri, indicati da ministero della Salute, Dipartimento dello Sport, Coni, Nas, Istituto superiore di sanità e ministero del Lavoro.

Tra loro ci sono esperti di medicina dello sport, diritto, tossicologia e, naturalmente, doping.

Il Comitato si è insediato nei giorni scorsi, ma tra le assenze spicca proprio quella del Nobel Parisi.

L’errore del Ministero è stato marchiano. Resta da vedere se è mancato un controllo “a monte” sui nomi di battesimo dei due professori o se per qualche incredibile coincidenza chi si è occupato di formalizzare la nomina “aveva in testa” il nome Giorgio invece di quello di Attilio.

O magari ha sovrapposto i nomi dei due esperti, ma senza rendersi conto della differenza di competenza e dei ruoli da ricoprire.

L’ironia del web, le proteste dell’opposizione

Il caso, ovviamente, non ha mancato di suscitare ironia, tra i media, tra le piazze social del web e naturalmente tra l’opposizione di Centrosinistra.

Qualcuno ha evocato addirittura Heather Parisi (“Meno male che non hanno mandato a lei la lettera di nomina”), mentre i commenti più seri hanno chiesto professionalità nelle nomine.

In particolare, il capogruppo alla Camera di Avs, Luana Zanella:

Luana Zanella, capogruppo alla Camera di Avs

“Chiediamo serietà e professionalità, il ministro Schillaci deve garantirle nelle nomine che riguardano il suo dicastero. C’è stato già il precedente di nomine inopportune di esponenti No Vax nel gruppo di esperti sui vaccini; ora il goffo errore nella commissione antidoping, dove il dottor Attilio Parisi è diventato il Nobel Giorgio. Chiediamo che il ministro vigili sulle professionalità all’interno del ministero, non vorremmo che la corsa a garantire gli amici abbia conseguenze ridicole”.

A dire la verità a cercare di sdrammatizzare e a cercare di guadagnare tempo, tra mille imbarazzi, è stato proprio il Ministro Orazio Schillaci a margine di un convegno, citando egli stesso Heather Parisi:

Medici radiati, si cambia: il ministro della Salute annuncia riforma delle professioni sanitarie
Il ministro della Salute Orazio Schillaci

“Coinvolgere un premio Nobel in una Commissione di Governo in fondo non è mai sbagliato. E per fortuna che non abbiamo invece contattato Heather Parisi”.

Il paradosso, Giorgio deve rinunciare all’incarico, Attilio rischia di non averlo più

Ma la vicenda vive in queste ore un altro incredibile paradosso. Anzi, un paradosso tutto all’italiana.

Il premio Nobel Giorgio Parisi risultando aver ricevuto l’incarico di presidente della Commissione Antidoping attraverso un atto protocollato ufficiale, ha dovuto a sua volta rinunciare formalmente all’incarico (!).

Ma il meglio deve forse ancora venire. Perché da Radio Tam Tam segnalano che ora al Ministero siano un po’ arrovellati dai dubbi.

Perché infatti, forse per non ammettere di aver sbagliato, ora Attilio, il Parisi rettore, potrebbe non essere più nominato.