Covid, Zaia: “Da oggi prime dosi con accesso libero. Rischio zona gialla entro due settimane” | +2.362 positivi | Dati 30 novembre 2021
Per ora non è stata riscontrata la variante Omicron in Veneto, delle persone sono rientrate dal Sudafrica nel weekend, sono state messe in quarantena ma per ora i tamponi sono tutti negativi.
Nuovo aggiornamento con il presidente della Regione del Veneto dalla sede della Protezione Civile di Marghera.
Il bollettino
11.102.599 tamponi rapidi, 7.595.100 test molecolari, 18.697.699 test totali. Positivi ultime 24 ore 2.362 individuati con 138.491 tamponi con l’incidenza dell’1,70%. I positivi da inizio pandemia sono 517.158. I positivi a oggi sono 30.849, i ricoverati totali sono 658 (+47) suddivisi in 553 (+40) in area non critica e 105 (+7) in terapia intensiva. In terapia intensiva non Covid ci sono 318 pazienti, decessi 11.963 (+10), dimessi 24.189 (+28). Sui dati, il Governatore ha fatto alcune considerazioni:
“Noi siamo davanti a una congiuntura astrale che sembra una tempesta perfetta. Lo sforzo sanitario al quale abbiamo sottoposto la nostra macchina sanitaria del Veneto è elevato, alle 54mila persone della sanità oggi è richiesto uno sforzo che se l’avessimo dovuto pianificare con una legge avrebbe significato un crash totale. C’è una grande resilienza da sottolineare e ringrazio tutti coloro che dopo 21 mesi sono ancora sul pezzo. Sono i nostri gioielli e testa d’ariete contro il Covid, dobbiamo far tesoro del patrimonio che abbiamo. Non ci sono rinforzi purtroppo. A differenza dell’anno scorso che ci occupavamo solo di tamponi e contact tracing ora invece dobbiamo anche fare i vaccini”.
L’85,8% dei veneti sono vaccinati
Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia ha parlato del numero di vaccini effettuati:
“Nelle ultime 24 ore sono state fatte 31.853 vaccinazioni, delle quali 28.178 terze dosi e 2.150 prime dosi. Il totale delle terze dosi sono 477.489, il ragionamento da fare è che è una grande sfida, ricordo che l’80% dei pazienti in terapia intensiva non sono vaccinati. Tra i non vaccinati, l’ospedalizzazione vede un’età media che si abbassa e va dai 40 ai 60 anni dove si arriva fino alla terapia intensiva. Alla luce di questo, le vaccinazioni in Veneto vedono l’85,8% di media regionale”.
I dati sui vaccini vedono nelle fasce:
- over 80, vaccinati 99,9%
- 70-79 anni, vaccinati 93,2%
- 60-69 anni, vaccinati 90,2%
- 50-59 anni, vaccinati 86,1%
- 40-49 anni, vaccinati 80,4%
- 30-39 anni, vaccinati 80,3%
- 20-29 anni, vaccinati 84,6%
- dai 12 ai 19 anni, vaccinati 73,7%
Accesso libero per le prime dosi
Il presidente della Regione del Veneto ha reso noto che da oggi, martedì 30 novembre 2021 l’accesso per la prima dose è libero. A tal proposito Zaia ha spiegato:
“Da oggi l’accesso alle prime dosi è libero. Inoltre da oggi coloro che hanno ricevuto la prenotazione per la terza dose ma l’hanno fatta a 6 mesi, verranno raggiunti da una mail tra oggi e domani e potranno, dal link alla mail, modificare la prenotazione. Se vorranno potranno cambiare data e orario, senza disdire e anticipare la data della vaccinazione. Tutti gli altri che si prenotano da oggi avranno nella mail di prenotazione un link che dice: se vuoi cambiare la prenotazione ‘clicca qui’. Quindi chi da oggi e domani inizia a prenotarsi avrà come risposta l’avvenuta prenotazione e la possibilità di cambiare la data senza perdere il posto. Questo per migliorare il servizio”.
Indossate la mascherina
Il presidente della Regione Veneto ha spiegato:
“Un appello che facciamo è quello d valutare la vaccinazione, abbiamo un incontro con i direttori generali, la preoccupazione è di ritrovaci in difficoltà negli ospedali. Stiamo lavorando con il tavolo regionale rispetto alla graduale riduzione delle prestazioni. E’ fondamentale far capire che la messa in sicurezza è con la vaccinazione e continuiamo a proporla. Dobbiamo ricordarci che è necessario indossare la mascherina, continuo a vedere inaugurazioni e attività dove c’è festa come se non esistesse un domai”.
Siamo in zona bianca però...
Il Governatore ha ribadito che anche per la prossima settimana il Veneto rimane in zona bianca però presto potrebbe cambiare il colore:
“Siamo in zona bianca ma non è escluso che si arriverà in gialla, non questa settimana, la prossima nì, quella dopo potrebbe essere quella del passaggio. Siamo ad alto rischio perché facciamo tanti tamponi, quindi troviamo i positivi”.
Sospensione di alcune attività ospedaliere
L’assessore Manuela Lanzarin ha parlato poi della possibile sospensione di alcune attività all’interno degli ospedali:
“Stiamo raccogliendo le varie indicazioni da parte delle aziende sanitarie, non c’è ancora un provvedimento di sospensione di alcune attività sulla scia di quanto successo quest’anno. Adesso valutiamo, il problema è quello del personale, abbiamo una forte pressione nei centri tampone che sono 75, e nei 58 centri vaccinali. Abbiamo il Sisp da ripotenziare è chiaro che il personale è quello, non c’è il personale di un tempo. Abbiamo rinnovato il protocollo di accordo con le case di riposo per tutto il 2022 prestando i nostri infermieri”.
Cosa cambia nel mondo della scuola
La dottoressa Francesca Russo ha puntato l’attenzione sul mondo della scuola:
“L’incidenza è aumentata, i casi sono aumentati e stanno crescendo anche nella fascia dei ragazzi che frequentano la scuola e questo succede in tutte le Regione. A seguito di un incontro con il Ministero della Salute, è arrivata una circolare per cui si sospende temporaneamente il protocollo che abbiamo provato ad applicare dov’era previsto che, a seguito di un caso si faceva il tampone intorno alle 24 ore rispetto alla segnalazione, poi un tampone dopo 5 giorni e si rimaneva in classe. Abbiamo visto che con l’aumento dei casi nessuno riesce ad applicare il protocollo per chi viene sospeso e si traduce che se c’è un caso in una classe, tutta la classe va in quarantena e quindi in dad. Sembra una penalizzazione, in effetti non lo è perché si applica la situazione epidemiologica, con il tentativo del contenimento della diffusione del virus e nel contempo il resto delle classi proseguono ad andare a scuola”.
Variante Omicron
La dottoressa Russo a parlato della variante Omicron:
“Per quanto riguarda la nuova variante non sappiamo molto in termine di gravità del contagio, potrebbe essere molto contagiosa però a ora non sappiamo se più o come la variante inglese. La cosa certa è che via via che si affacciano nuove varianti queste rimpiazzano le precedenti. Abbiamo 16 persone che sono rientrate dal Sudafrica nel weekend e sono state contattate dalle Ulss di competenza, sono state tutte tamponate e messe in quarantena ma per ora sono negativi i tamponi e non risultano casi di Omicron”.