Stipendio d'oro

Cosa farà e quanto guadagnerà Luigi Di Maio con il suo nuovo incarico

L'ex leader pentastellato avrà un ruolo da inviato speciale dell’Unione Europea per il Golfo Persico

Cosa farà e quanto guadagnerà Luigi Di Maio con il suo nuovo incarico
Pubblicato:
Aggiornato:

Dopo aver terminato il suo lavoro da ministro degli Esteri durante il Governo Conte II e nel Governo Draghi, per Luigi Di Maio, si prospetta un nuovo incarico tra le fila dell'Unione Europea. L'ex leader del Movimento 5 Stelle, infatti, anche se manca ancora l'ufficialità, è stato scelto come inviato speciale dell’Ue per il Golfo Persico. Ecco quali saranno i suoi incarichi e quanto guadagnerà.

Luigi Di Maio inviato per l'Ue nel Golfo Persico: quanto guadagnerà

Dopo le elezioni politiche dello scorso settembre, la figura di Luigi Di Maio, ormai anche ex riferimento del Movimento 5 Stelle, era uscita di scena dai riflettori della politica nazionale. A distanza di qualche mese, tuttavia, il suo nome è ritornato di grande attualità. L'ex leader pentastellato, infatti, anche se manca ancora l'ufficialità, sarà il nuovo inviato speciale dell'Unione Europea nel Golfo Persico (area marittima tra Oman, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Qatar, Bahrein, Kuwait, Iraq e Iran).

Il ministro degli Esteri durante i governi Conte II e Draghi, quindi, nel più ampio scenario della politica europea, assumerà un nuovo incarico che gli varrà un vero e proprio stipendio d'oro. Per il ruolo che ricoprirà per i prossimi 21 mesi, infatti, sarà prevista una retribuzione che pari a 13 mila euro mensili netti che potrebbero salire a oltre 16 mila in caso di trasferimento all’estero.

"La remunerazione dovrà essere determinata tramite un accordo diretto tra l’advisor e l’autorità" precisa un portavoce della Commissione Ue. A ciò inoltre si aggiungono tanti altri benefit tra cui lo status di diplomatico, con passaporto e immunità, più un ricco staff al suo seguito.

La nomina di Luigi Di Maio, nonostante in lizza ci fossero anche altri tre candidati, arriverebbe direttamente dall'Alto rappresentante per gli Affari Esteri dell'Unione Europea, Josep Borrell, il quale si è messo di traverso rispetto al parere contrario dell'esecutivo italiano.

"Siamo molto fedeli alle procedure e alle buone maniere - ha dichiarato Peter Stano, portavoce della Commissione europea - Solitamente non commentiamo sulla corrispondenza inviata dall'Alto rappresentante agli Stati membri. Quindi non posso confermare nulla, posso solo dire che procedura per selezionare e nominare una persona coma nuovo Rappresentante speciale Ue presso il Golfo non si è ancora conclusa. La procedura al Consiglio non è ancora stata finalizzata".

L'ex leader del M5S avrebbe sbaragliato il cipriota Markos Kyprianou (ex ministro degli Esteri, specializzato in diritto internazionale a Cambridge e in diritto societario ad Harvard), lo slovacco Jan Kubis (ex inviato Onu in Libia ed ex rappresentante del segretario generale delle Nazioni Unite in Afghanistan prima e in Libia poi) e il greco Dimitris Avramopoulos (ex ministro ed ex commissario europeo).

L'interrogazione contro la nomina di Di Maio

La notizia di Luigi Di Maio come inviato speciale dell'Ue nel Golfo Persico, tuttavia, ha generato non poche polemiche. In opposizione a ciò, infatti, il presidente del gruppo parlamentare europeo Identità e Democrazia, ed eurodeputato della Lega Marco Zanni, ha presentato un'interrogazione alla Commissione Ue:

"Si desume che la retribuzione per tale ruolo potrebbe corrispondere a quella di un AD14-15 - dichiara Zanni - Consultando il tabellario Ue tale posizione risulta essere retribuita con minimo 13.000 euro al mese, e con la possibilità di salire oltre i 16.000.

Luigi Di Maio - aggiunge - durante il suo mandato come titolare della Farnesina ha creato in maniera ripetuta incidenti diplomatici con alcuni Paesi parte del Golfo Persico".

Ieri mattina, martedì 25 aprile 2023, invece, Antonio Tajani, ministro degli Esteri italiano, a margine del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo, ha dichiarato:

"Di Maio ha presentato la candidatura quando era ministro degli Esteri in un governo precedente, quindi non è il candidato del governo".

Di cosa si occuperà

Luigi Di Maio, nel suo nuovo ruolo, dovrà gestire gli approvvigionamenti di gas e petrolio che provengono dalla regione del Golfo Persico, oltre che i rapporti, piuttosto tesi, del nostro paese con l'Iran.

A differenza degli ambasciatori per l’Unione europea, che rappresentano l’Ue in un singolo Paese, i rappresentanti speciali hanno responsabilità su questioni specifiche, in genere conflitti, che interessano regioni particolari o aree sovranazionali. Il ruolo dell'ex pentastellato potrebbe dunque essere equiparato a quello di un sottosegretario agli esteri con delega per una particolare area o territorio.

Seguici sui nostri canali