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Corruzione, sospeso il ministro della Giustizia ucraino

Galushchenko: "Scelta civile e corretta. Mi difenderò legalmente e dimostrerò la mia posizione"

Corruzione, sospeso il ministro della Giustizia ucraino

Il governo ucraino ha sospeso German (Herman) Galushchenko, ministro della Giustizia ed ex titolare dell’Energia, nell’ambito di una vasta indagine per corruzione che ha travolto i vertici del settore energetico del Paese.

Al centro dell’inchiesta ci sarebbe un sistema di tangenti da circa 100 milioni di dollari, organizzato — secondo gli investigatori — per trarre profitto dagli appalti pubblici di grandi imprese statali come Energoatom, la compagnia nucleare nazionale.

La decisione del governo

L’annuncio della sospensione è arrivato nella mattinata di mercoledì 12 novembre 2025, al termine di una riunione straordinaria del governo a Kiev. La premier Yulia Svyridenko, citata dai media ucraini, ha confermato:

“Questa mattina si è tenuta una riunione straordinaria del Governo. Abbiamo deciso di sospendere Galushchenko dall’incarico di ministro della Giustizia”.

Fino alla conclusione delle indagini, le funzioni di ministro saranno esercitate dalla viceministra per l’integrazione europea, Liudmyla Sugak.

Galushchenko ha accettato la decisione senza opporsi, dichiarando pubblicamente che ritiene la sospensione un atto dovuto. In un messaggio diffuso su Facebook, ha scritto:

“La sospensione per la durata dell’indagine è uno scenario civile e appropriato. Mi difenderò in sede legale e dimostrerò la mia posizione”.

Il ministero non ha chiarito se l’inchiesta che riguarda Galushchenko sia direttamente collegata allo scandalo di Energoatom, ma fonti governative confermano che il suo nome compare nei materiali acquisiti dagli investigatori.

Le accuse: tangenti e appalti pilotati

L’inchiesta è condotta dall’Ufficio nazionale anticorruzione dell’Ucraina (NABU) insieme alla Procura specializzata anticorruzione (SAPO).

Secondo una nota diffusa lunedì dall’agenzia, sarebbe stata smantellata “un’organizzazione criminale di alto livello” che controllava illegalmente il flusso di denaro pubblico attraverso un sistema di tangenti del 10-15% sul valore dei contratti di Energoatom e di altre aziende energetiche.

Il NABU ha spiegato di aver incriminato sette persone e di averne arrestate cinque, mentre altre due risultano latitanti. Il presunto schema, che avrebbe generato almeno 100 milioni di dollari di fondi illeciti, sarebbe stato finalizzato a manipolare gli appalti e a orientare le forniture di servizi energetici in favore di società amiche.

L’indagine è frutto di 15 mesi di lavoro, oltre mille ore di intercettazioni e più di 70 perquisizioni in varie regioni del Paese. Gli investigatori ritengono di aver ricostruito l’intera rete di rapporti tra funzionari pubblici, uomini d’affari e dirigenti statali.

Il nome che scuote Kiev: il “fedelissimo” di Zelensky

Uno degli aspetti più delicati dell’indagine è il coinvolgimento di Timur Mindich, figura di spicco del mondo imprenditoriale ucraino e considerato per anni vicino al presidente Volodymyr Zelensky.

Corruzione, sospeso il ministro della Giustizia ucraino
Timur Mindich

Secondo fonti investigative citate da Ukrainska Pravda e Kyiv Independent, Mindich sarebbe stato indicato come il principale organizzatore del sistema corruttivo.

Originario di Dnipro e 46enne, Mindich è co-proprietario della società Kvartal 95, la casa di produzione che lanciò la carriera televisiva di Zelensky e ispirò il nome del suo partito politico. È inoltre considerato un ex socio d’affari dell’oligarca Igor Kolomoisky, oggi allontanato dal cerchio presidenziale dopo vari scandali.

Secondo il Kyiv Independent, “grazie all’amicizia con il presidente, Mindich avrebbe aumentato notevolmente la sua influenza negli ultimi anni”.

Negli ultimi giorni, la NABU ha effettuato perquisizioni in diversi uffici e aziende riconducibili al gruppo Mindich, ma il diretto interessato sarebbe già fuggito in Israele, dove ha rapporti d’affari consolidati.

Già a giugno, gli investigatori avevano arrestato un suo parente, Leonid Mindich, mentre cercava di lasciare il Paese. Le accuse riguardano la sottrazione di 16 milioni di dollari alla compagnia elettrica Kharkivoblenergo, in una regione che nelle ultime settimane ha subito i blackout più estesi causati dai raid russi.

L’inchiesta tocca anche figure politiche di alto livello: secondo Ukrainska Pravda, Mindich avrebbe influenzato la nomina di Oleksiy Chernyshov, ex governatore dell’oblast di Kiev e poi capo di Naftogaz, fino alla sua rimozione, nel giugno 2025, dopo un’indagine dello stesso NABU.

Galushchenko nel mirino e le ripercussioni politiche

Sebbene Galushchenko non sia tra gli arrestati, fonti vicine all’inchiesta sostengono che la sua voce compaia in una registrazione ottenuta dagli inquirenti, in cui dialoga con alcuni dei sospettati.
La notizia ha spinto la premier Svyridenko a sciogliere il consiglio di sorveglianza di Energoatom e ad avviare una verifica straordinaria delle attività dell’agenzia statale, comprese le pratiche di approvvigionamento e i contratti di fornitura.

La sospensione di un ministro in carica rappresenta un segnale politico forte, soprattutto per un Paese che da anni cerca di dimostrare trasparenza e integrità istituzionale nel percorso di avvicinamento all’Unione Europea.

Nel frattempo, l’opinione pubblica ucraina segue il caso: le accuse di corruzione nel settore energetico arrivano in un momento in cui la popolazione subisce blackout quotidiani e teme il ritorno dell’inverno, aggravato dai continui bombardamenti russi contro la rete elettrica nazionale.

Blackout durante intervista a Zelensky

Il ruolo della NABU

La NABU (National Anti-Corruption Bureau of Ukraine) è un’agenzia indipendente fondata nel 2015 con il compito di combattere la corruzione ai più alti livelli dello Stato. Opera in coordinamento con la Procura specializzata anticorruzione (SAPO) e risponde direttamente al Parlamento. L’agenzia ha già condotto in passato indagini di rilievo contro funzionari governativi, dirigenti di imprese statali e membri dell’élite politica ucraina.

La nuova inchiesta, che tocca il cuore del sistema energetico nazionale, è considerata una prova di credibilità cruciale per Kiev, chiamata a mostrare ai partner occidentali — e soprattutto all’Unione Europea — la capacità di affrontare in modo efficace la corruzione endemica che ancora mina le istituzioni del Paese.