Parole dure

Cori fascisti a Parma, Crosetto: “Quelle persone vanno prese a calci e mandate via”

Il ministro: "Non hanno nulla a che fare con Fratelli d’Italia". Il coordinatore Jacopo Tagliati intanto è stato destituito e la sezione verrà commissariata

Cori fascisti a Parma, Crosetto: “Quelle persone vanno prese a calci e mandate via”

La polemica sui cori fascisti intonati nella sede di Fratelli d’Italia a Parma continua a far discutere la politica nazionale. Mentre Giorgia Meloni – nonostante le sollecitazioni dell’opposizione –  non ha ancora espresso una posizione ufficiale sull’accaduto, è il ministro della Difesa Guido Crosetto a intervenire con parole dure:

Quelle persone vanno prese a calci e mandate via. Non hanno nulla a che fare con Fratelli d’Italia.”

Crosetto ha ribadito con chiarezza la linea del partito, già annunciata dai vertici di Gioventù Nazionale, la sezione giovanile di FdI. Dopo la diffusione del video in cui alcuni giovani intonano canti inneggianti al fascismo, il coordinatore provinciale Jacopo Tagliati è stato destituito, e la federazione di Parma sarà commissariata a breve. I militanti coinvolti, se risultassero iscritti, verranno espulsi dal movimento.

L’indagine della Procura di Parma

Sulla vicenda è intervenuta anche la Procura di Parma, che ha aperto un fascicolo conoscitivo per accertare eventuali responsabilità. Al momento non ci sono indagati né ipotesi di reato, ma le indagini affidate alla Digos mirano a chiarire quanto accaduto la sera del 28 ottobre 2025 nella sede di Fratelli d’Italia di Borgo del Parmigianino, nel cuore della città.

Il filmato, ripreso da un passante e rapidamente diventato virale sui social, mostra un gruppo di giovani mentre canta “Me ne frego” e altri cori di chiaro stampo fascista, sventolando una bandiera tricolore e invocando il “duce”.

Il gesto ha suscitato indignazione in una città come Parma, medaglia d’oro per la Resistenza, dove la memoria antifascista rappresenta un valore fondante della comunità.

Le reazioni politiche e civiche

Le forze del centrosinistra e le associazioni antifasciste hanno reagito con fermezza. Dopo il presidio di protesta del collettivo Azione Antifascista, per oggi, domenica 2 novembre 2025, è prevista una manifestazione istituzionale in piazzale della Pace, davanti al monumento al Partigiano.

Lo slogan scelto è chiaro: “Parma è e sarà sempre antifascista”.

All’iniziativa hanno già aderito Anpi, Cgil, Partito Democratico, Rifondazione Comunista, Libera, Legambiente, Movimento 5 Stelle, Più Europa, Arci e molte altre realtà associative.

Dal fronte politico arrivano nuove sollecitazioni a Giorgia Meloni, accusata di non voler prendere posizione. La segretaria del Pd Elly Schlein, insieme ai leader di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, chiedono una condanna esplicita:

“La premier parla solo per attaccare l’opposizione – sottolinea Bonelli – ma resta in silenzio davanti a episodi di apologia del fascismo che coinvolgono il suo partito.”

Sulla stessa linea anche Riccardo Magi di Più Europa, che denuncia “un filo nero” tra i nostalgici del Ventennio e la destra post-fascista del Msi, di cui Fratelli d’Italia rivendicherebbe la continuità politica.