La Manovra è pronta per approdare in Parlamento, dove – c’è da scommetterci – sarà battaglia. Già nelle primissime ore dopo il passaggio in Consiglio dei Ministri, non sono mancate le critiche, anche con una certa ironia.
Il Governo, infatti, punta molto sul taglio dell’Irpef per il cosiddetto “ceto medio” (salari da 28.000 a 50.000 euro), ma secondo le opposizioni si tratterebbe di un vantaggio davvero minimo per gli italiani.
Conte (M5S): “Taglio Irpef minimo, 3 euro al mese”
Nel suo intervento pubblicato sui social, Giuseppe Conte ha ironizzato sul taglio fiscale proposto dal governo, invitando i cittadini a “prenotare ristoranti, vacanze e abbonamenti in palestra” con i pochi euro risparmiati.
“Con la manovrina Meloni – afferma l’ex premier – se lavorate per 30mila euro lordi l’anno, circa 1.700 euro netti al mese, avrete un taglio di circa 3 euro mensili di tasse. Tutta vita”.
Conte cita i dati della Fondazione Nazionale dei Commercialisti, secondo cui il beneficio medio sarebbe minimo:
“Non lo dice l’opposizione cattiva, ma i calcoli ufficiali. È inaccettabile presentare come una grande misura un intervento del genere, mentre il carovita e l’inflazione stanno erodendo stipendi e risparmi”.
Il leader M5S aggiunge che, negli ultimi tre anni, “le tasse e l’aumento dei prezzi hanno bruciato oltre 20 miliardi di euro in potere d’acquisto” e accusa il governo di non comprendere che “salari e stipendi sono oggi la prima emergenza nazionale”.
“Serve una manovra alternativa, non regali a banche e multinazionali”
Conte propone di rivedere la manovra recuperando risorse da extraprofitti bancari e spese militari:
“Il governo – sottolinea – sembra più impegnato a rassicurare le banche, a cui non viene chiesta alcuna tassa straordinaria, e a trattare sconti con i giganti del web che pagano pochissime imposte. Anche quest’anno, a guadagnarci sono ministri e sottosegretari con rimborsi più alti”.
Bonelli (Europa Verde): “La manovra dello sceriffo di Nottingham”
Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi Sinistra, cita invece un personaggio emblematico della storia di Robin Hood, lo sceriffo di Nottingham, che passava nelle case dei poveri prendendo anche gli ultimi spiccioli per le tasse imposte dal Principe Giovanni.
“E’ la manovra dello sceriffo di Nottingham: toglie ai più deboli per dare ai più forti”.

Secondo Bonelli, il 72% dei contribuenti non avrà benefici reali dal taglio delle tasse:
“Chi guadagna 28mila euro l’anno risparmierà appena 1,70 euro al mese, mentre i redditi più alti, fino a 200mila euro, avranno vantaggi molto più consistenti”.
Il deputato di Avs denuncia inoltre la mancanza di investimenti su sanità e ambiente, l’aumento delle spese militari e l’assenza di una vera tassazione sugli extraprofitti:
“Il governo – conclude – sbandiera contributi miliardari dalle banche, ma si tratta solo di anticipi fiscali che dovranno essere restituiti. È una truffa contabile ai danni dei cittadini, che allarga le disuguaglianze e abbandona il Paese reale”.