Alla vigilia del Consiglio europeo, la seduta alla Camera dei deputati si è trasformata in un duro confronto politico a tre tra Giorgia Meloni, Giuseppe Conte ed Elly Schlein.
Le comunicazioni della premier in vista del vertice europeo sono diventate l’occasione per un botta e risposta tra governo e opposizioni, tra accuse incrociate, numeri sull’economia e nuove scintille sul piano di pace per Gaza.
Conte: “I salari reali sono crollati del 9%”
Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha aperto il fuoco contro la presidente del Consiglio denunciando la perdita del potere d’acquisto degli italiani.
“Lei con l’economia ci litiga proprio”, ha esordito in Aula. “Si vanta di tre anni di governo, ma di cosa si vanta? Del crollo della produzione industriale, del -9% del peso degli stipendi reali, dei 6 milioni di precari e del record di povertà assoluta?”.
Durante le dichiarazioni di voto, Conte ha sventolato un volumetto blu intitolato “Governo Meloni: tre anni di tasse”, preparato dal Movimento 5 Stelle e consegnato simbolicamente alla premier.
“Questo libro documenta tutti gli aumenti fiscali introdotti dal suo governo”, ha detto, porgendolo a Meloni.
Nella dedica al volume, scritta di suo pugno, si legge: “Al presidente Meloni, perché non racconti il libro dei sogni, ma si confronti con la realtà di famiglie e imprese”.
Conte ha poi affondato sulla manovra economica appena presentata:
“Contiene solo briciole e tagli, è completamente insoddisfacente. Doveva prelevare dagli utili record delle banche, invece preferisce far pagare gli italiani. Si tratta di tassi d’interesse e mutui, presidente: glielo spiego io”.
Meloni: “Le opposizioni sono più fondamentaliste di Hamas”
La premier ha replicato con tono fermo, difendendo le politiche economiche del suo governo e alzando il livello dello scontro sul piano politico e internazionale.
“Durante il Conte 2 le pensioni minime sono cresciute di 2,50 euro in due anni; con il nostro governo sono aumentate di 90 euro in due anni e con la prossima legge di bilancio cresceranno ancora di più”, ha rivendicato Meloni. “Abbiamo fatto molto di più per i fragili rispetto alla sinistra al governo”.
Poi, lo scontro si è spostato sul fronte estero e sul tema di Gaza. Meloni ha ricordato che le opposizioni non hanno sostenuto in Parlamento il piano di pace promosso dagli Stati Uniti, sottoscritto anche da Hamas:

“È chiaro che non ho accusato nessuno di essere terrorista, ma è un fatto che su quel piano le opposizioni abbiano tenuto una posizione più fondamentalista di Hamas”.
Un passaggio che ha scatenato la protesta dei banchi del Pd e del M5S.
“Le vostre dichiarazioni sull’Italia all’estero rischiano di far pagare un prezzo al Paese”, ha aggiunto Meloni, riferendosi anche al recente intervento di Elly Schlein al congresso del Pse ad Amsterdam, dove la segretaria dem aveva denunciato una deriva autocratica nel governo italiano.
“Si tratta di dichiarazioni gravissime che gettano ombre e fango sulla nostra democrazia. Non sfugge a nessuno che in uno Stato considerato pericoloso si tenda a non investire o a non fare accordi commerciali”.
Schlein: “Italia vive film in bianco e nero”
La segretaria del Pd Elly Schlein ha raccolto il guanto di sfida, entrando in Aula poco prima del suo intervento. “So che mi aspettava qui, ma non è lei a decidere cosa dice l’opposizione”, ha replicato subito alla premier.
Poi, ha smontato uno per uno i punti economici esibiti da Meloni:

“Lei festeggia tre anni del suo governo, ma gli italiani non hanno nulla da festeggiare. I salari si sono abbassati, le tasse sono ai massimi dal 2020, sono aumentati i lavoratori poveri e calate le nascite. Gli affitti sono saliti del 10% in un anno, del 45% per le singole stanze. Abbiamo le bollette più care d’Europa e un milione e mezzo di persone in più che rinunciano a curarsi”.
Poi, l’affondo:
“Lei ha delegato la politica estera a Donald Trump, dimenticando l’Europa. Potrebbe spingere l’Ue a un protagonismo politico e diplomatico per riportare la pace, invece di spalleggiare chi vuole sostituire il diritto internazionale con la legge del più forte”. Infine, l’ironia: “Lei ci racconta un film a colori, ma l’Italia vive un film in bianco e nero”.