Condono edilizio 2024, distinguo di Forza Italia: sì alla Lega "A patto che non ci siano ecomostri"
Nel Governo si vogliono scongiurare tensioni e nella coalizione gli azzurri non sembrano voler concedere uno "slogan elettorale" al leader della Lega
Sul condono edilizio e il patto "salva casa" Forza Italia è pronta a dire sì a Salvini, ma a patto che non ci siano ecomostri.
Dopo il gelo dei giorni scorsi con una proposta "bollata" da Fratelli d'Italia e FI come slogan da campagna elettorale, ora dagli azzurri è arrivata una prima apertura al leader della Lega.
Un'apertura arrivata da una possibile convergenza sui contenuti, ma anche dalla consapevolezza di non "lasciare" campo al "competitor" della coalizione su un tema caldissimo e attualissimo.
Non solo casa e mattone, "partita" sulle elezioni
La partita del resto non è di poco conto. Per le tasche degli italiani, ma anche sul piano politico, con vista inevitabilmente sulle prossime elezioni europee, regionali e amministrative.
Basti pensare che a oggi sono ancora 4,2 milioni le domande di sanatorie pendenti.
In soldoni, dal nord al sud Italia si tratta di fatto di un bacino elettorale che l'8 e 9 giugno si concretizzerebbe in milioni e milioni di voti.
La prima reazione di FI e ora l'apertura al leader della Lega
La primissima reazione di Forza Italia e del segretario nazionale Antonio Tajani era stata, per usare un eufemismo, tiepida:
"Non conosco la proposta, ma devo dire che ce n'è un'altra di Forza Italia, già incardinata al Senato, sulla rigenerazione urbana che già prevede le cose di cui ha parlato Salvini".
Ma al di là di quanto era già stato portato all'attenzione del Senato dai parlamentari azzurri, proprio Tajani in queste ultimissime ore ha (quasi) teso la mano a Salvini:
"Saniamo piccole cose, ma attenzione a ecomostri o grandi abusi. Possiamo pure sanare qualche piccola cosa, non a chi ha fatto mostri sulle spiagge, altrimenti qualcuno si arrabbia, ma attenzione a non fare ecomostri o sanare chi ha fatto grandi abusi, altrimenti chi paga le tasse giustamente si arrabbia".
Piano "salva casa", cosa prevede
Detto per praticità (ma con tutti i distinguo) condono edilizio, il documento è di fatto allo studio del Governo e potrebbe cancellare la "doppia conformità".
In sintesi, le difformità prese in considerazione sono:
- un muro interno che è stato costruito senza darne comunicazioni al Comune;
- una finestra che è stata aperta su un muro esterno anche in questo caso senza darne di comunicazione;
- oppure ancora interventi più importanti come costruire un soppalco o una tettoia
Condono edilizio e piano "salva casa", cosa ha detto Salvini
Del resto, nelle scorse proprio Matteo Salvini ha assicurato che "appena il testo sarà definito verrà presentato a tutti, e sarà un guadagno per tutti".
Una rassicurazione propedeutica al fatto che il Centrodestra riuscirà a trovare una sintesi.
Una speranza e una rassicurazione quasi obbligata dal momento che, inizialmente, sulla proposta del leader della Lega era calato il gelo dal momento che sia il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sia e il vicepremier Antonio Tajani come ormai noto avevano ammesso di non saperne nulla.
La rassicurazione sugli "ecomostri"
Tanto che Salvini ieri ha aggiunto, cercando di fare ulteriore chiarezza, soffermandosi proprio sul distinguo messo nero su bianco da Tajani:
"Non si tratta di condonare abusi esterni, né "riguarda le zone sismiche, archeologiche o le ville abusive sulle spiagge, piuttosto l'obiettivo è di aiutare milioni di famiglie che non riescono a comprare o a vendere casa loro".
E ancora:
"E' un problema che riguarda la maggior parte delle case italiane e sta bloccando gli uffici comunali e dunque va regolarizzato: il cittadino paga, il Comune incassa, e il mercato riparte. Bisogna fare velocemente. Stiamo costruendo il provvedimento insieme agli ingegneri, agli architetti, ai geometri, ai notai, alle cooperative, alle imprese, ai proprietari".