Dibattito aperto

Codici identificativi sulle divise e i caschi dei poliziotti, Piantedosi: "Non succederà mai"

Il titolare del Viminale: "Non solo con questo Governo, credo che non succederà nemmeno con altri". Cosa succede nel resto d'Europa

Codici identificativi sulle divise e i caschi dei poliziotti, Piantedosi: "Non succederà mai"
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Da tempo si discute della possibilità di posizionare dei codici identificativi sui caschi o sulle divise degli agenti di Polizia. Una "pietra tombale" sulla questione l'ha messa il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a un convegno organizzato dal sindacati di polizia Coisp:

"Io sono molto convinto che non solo con questo Governo e con questo ministro non accadrà, ma credo che non succederà mai".

Piantedosi: "Mai codici identificativi agli agenti di Polizia"

Il ministro ha poi spiegato di ritenere "singolare" la discussione per un preciso motivo:

"Discutere di dare il marchio identificativo sul casco ai poliziotti in manifestazioni in cui ci sono persone che partecipano con addosso indumenti che hanno proprio lo scopo di non farli riconoscere è curioso".

"Teniamo presente che non c'è mai stata occasione in cui all'esigenza specifica non siano state identificate completamente le persone che avevano partecipato alla gestione della manifestazione".

Codice agli agenti, cosa succede fuori dall'Italia

L'Italia, insieme a Austria, Cipro, Lussemburgo e Olanda, è tra i cinque Paesi europei che non adottano nessun codice identificativo per gli agenti di Polizia.

Nel resto d'Europa, in Croazia, Danimarca, Estonia, Lituania, Norvegia, Romania, Slovacchia e Svezia, gli agenti di polizia sono identificati tramite un numero di matricola o il proprio nominativo sul casco o sulla divisa.

Identificabilità totale è prevista anche in Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia.

Altri Paesi hanno ciascuno le sue regole: in Spagna, gli agenti portano un numero sulle uniformi, così come in Francia, anche per gli agenti in borghese, tranne per coloro che operano nei servizi antiterrorismo o in attività riservate.

In Germania, l’obbligo per gli agenti delle varie forze di polizia di esporre il numero di riconoscimento è previsto in nove Länder su sedici, mentre i corpi di polizia regionali hanno una mera facoltà di riportare un’etichetta identificativa.

Il Belgio invece è tra i più "comunicativi": sulle divise ci sono nome, dipartimento di appartenenza e grado, mentre la visiera del casco presenta il cognome (ma a breve sarà sostituita da un codice numerico). In Grecia, invece, un codice numerico è applicato sulla parte posteriore del casco.

In Ungheria, pur non essendoci norme particolari, vige la consuetudine di applicare nome e grado sulla divisa.

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