Cita in una mail il discorso di Mussolini sull'omicidio Matteotti: manager pubblico si dimette
Al centro delle polemiche il presidente della 3-I, società che gestisce i sistemi software di Inail, Inps e Istat
Nominato pochi mesi fa dalla premier Giorgia Meloni a capo della 3-I, società pubblica che gestisce i software di Inail, Inps e Istat, Claudio Anastasio nella giornata di ieri, martedì 14 marzo 2023, ha rassegnato le dimissioni. Il suo nome è finito al centro della bufera politica dopo che, qualche ora prima di dimettersi, aveva inviato una mail ai membri del Cda nella quale ha citato il discorso di Mussolini del 3 gennaio 1925, giorno in cui il Duce si era assunto la responsabilità politica dell'assassinio di Matteotti.
Anastasio nella bufera, cita Mussolini in una mail e poi si dimette
Una semplice comunicazione aziendale che è costata carissimo a Claudio Anastasio, 53enne romano, ormai ex presidente della società 3-I. Il manager, nominato non molto tempo fa proprio da Giorgia Meloni a capo dell'azienda pubblica che gestisce lo sviluppo dei software di Inail, Inps e Istat, si è dimesso con effetto immediato.
Alla base delle sue dimissioni una mail inviata ai membri del Cda di 3-I che ha scatenato una bufera politica. Nel suo messaggio aziendale, infatti, Anastasio ha ripreso passo passo le parole pronunciate da Benito Mussolini alla Camera il 3 gennaio 1925.
Non un discorso qualsiasi, ma bensì quello nel quale il Duce rivendicava la responsabilità politica dell’omicidio di Giacomo Matteotti, deputato socialista e antifascista, che secondo varie interpretazioni storiche ha rappresentato l'inizio della dittatura fascista in Italia. Oppositore del Fascismo, Matteotti è stato rapito e ucciso dentro un'auto il 10 giugno 1924 da una squadra fascista capeggiata da Amerigo Dumini. Il suo assassinio giunse dopo la denuncia dei brogli elettorali e delle violenze perpetrati dal regime. A seguito del discorso in cui Mussolini si assunse la “responsabilità politica, morale e storica” dell’assassinio, il Parlamento approvò le leggi fascistissime.
Qui di seguito è riportato il testo della mail, pubblicato su La Repubblica, nel quale il termine "fascismo" è stato sostituito con il nome dell'azienda 3-I.
"Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, io dichiaro qui, al cospetto di Voi, ed al cospetto di tutto il governo italiano, che assumo (io solo!) la responsabilità di 3-I (politica! morale! storica!) di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se 3-I è stata una mia colpa, a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l’ho alimentato nel mio ruolo.
Il Governo è il mio Partito, è in piena efficienza. Signori, vi siete fatte delle illusioni! Voi avete creduto che 3-I fosse finita perché io la comprimevo, che il Partito fosse così in difetto perché io lo esponevo a confronto, e poi avevo anche la crudeltà di dirlo (…) Se io la centesima parte dell’energia che ho messo a comprimere 3-I la mettessi a scatenarlo, oh, vedreste allora… la bellezza per l’Italia. Ma non ci sarà bisogno di questo, perché il Governo è abbastanza forte per stroncare in pieno e definitivamente la mia sedizione".
Dopo che la sua mail è diventata di dominio pubblico, sul nome di Claudio Anastasio è esploso uno scandalo politico che ha quindi portato alle dimissioni del presidente della 3-I.
Claudio Anastasio, classe 1969, è un manager che si è occupato di gestione e sviluppo di sistemi e tecnologie aeree per il Gruppo Leonardo, per poi fondare Tnotice, società specializzata nelle raccomandate elettroniche. Nel dicembre 2022, come detto, è stato incaricato dalla Premier Meloni per guidare la prima software house pubblica italiana con l’obiettivo di gestire e sviluppare le tecnologie digitali di importanti enti della pubblica amministrazione, come Inps, Inail, Istat.