SI ALZA LA TENSIONE

Ci mancava anche l'Iran: rischio terrorismo e "lupi solitari", Piantedosi rafforza le difese

Mattarella all'anniversario Nato: "La sovranità all’estero di uno Stato si esprimeva con l’uso della forza ". Meloni al Vinitaly: "Preoccupati, ma bisogna restare lucidi"

Ci mancava anche l'Iran: rischio terrorismo e "lupi solitari", Piantedosi rafforza le difese
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L'attacco dell'Iran a Israele nella nottata tra sabato e domenica ha avuto subito un'immediata, quasi naturale, conseguenza.

Nel nostro Paese è infatti scattato lo stato di massima allerta, complice anche l'avvicinarsi di due ponti (25 aprile e 1 maggio) che vedranno un afflusso ingente di turisti italiani e stranieri nelle nostre principali città d'arte e nelle località più attrattive di montagne, laghi e mare.

L'attacco dell'Iran, il Viminale rafforza misure di sicurezza

Ecco allora che appunto dopo l'attacco dell'Iran a Israele (e in queste ore sembra data per imminente una controffensiva), il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza si è riunito per valutare le misure di sicurezza, con particolare attenzione agli eventi sportivi e ai rischi di attacchi isolati.

Il Comitato presieduto dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, si è riunito al Viminale insieme ai vertici delle forze di polizia e dell’intelligence.

Medio Oriente e il pericolo "lupi solitari"

Durante l’incontro, è stata espressa “grande attenzione per la situazione in Medio Oriente”.

Da qui la decisione di "elevare" l’allerta, in particolar modo guardando ai 250 obiettivi sensibili identificati su tutto il territorio nazionale.

Il monitoraggio dei 250 siti attenzionati sarà accompagnato da una revisione approfondita delle misure di sicurezza che fino ad ora erano state predisposte.

Anche perché il pericolo che è stato maggiormente preso in considerazione durante la riunione è stato quello dei "lupi solitari". 

Il gesto di un singolo più che di cellule organizzate

Durante il vertice è infatti emerso che sono i singoli a preoccupare più delle cellule organizzate. 

Da qui lo stato di massima allerta perché i singoli possono attivarsi autonomamente senza preavviso, fomentati dalla martellante propaganda on line che ha ripreso vigore in funzione anti-Israele e anti-Occidente.

Ecco perché sono emerse preoccupazioni: la considerazione condivisa è stata infatti che in questi casi l'attività di prevenzione può poco perché come è stato spiegato dal ministro e dai funzionari "proprio i luoghi affollati possono garantire il massimo risultato anche senza il ricorso ad armi sofisticate e pianificazioni strutturate".

Le misure predisposte nella Capitale

Il Prefetto di Roma, Giannini, ha evidenziato un focus particolare sugli eventi sportivi imminenti nella Capitale, dove “ogni spettatore sarà sottoposto a controlli rigorosi”.

Sotto la lente anche la comunità ebraica a Roma. Il Prefetto ha assicurato che tutte le misure di sicurezza necessarie sono state messe in atto per proteggere tutti i cittadini e i visitatori.

Infine, sono stati rafforzati i controlli alle frontiere e monitorati i flussi migratori irregolari per intercettare soggetti potenzialmente pericolosi.

Mattarella al 75° Nato: "Sovranità non si esprime con forza"

Nel frattempo, intervenendo alla cerimonia per il 75° anniversario della Nato, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato il suo richiamo alla pace, alla diplomazia, alla dialogo nei rapporti internazionali:

"La sovranità all’estero di uno Stato si esprimeva con l’uso della forza. La guerra di aggressione lanciata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, la condizione di instabilità nel Mediterraneo allargato, hanno fatto, purtroppo, declinare una lunga stagione di pace. Accanto all’Ucraina, la perdurante guerra di Gaza, i suoi riflessi nel Mar Rosso e in tutto il Medio Oriente, con i rischi di allargamento, l’aggressione missilistica dell’Iran, la crisi nel Sahel, disegnano un ampio arco di instabilità che nel Mediterraneo trova il suo drammatico punto di convergenza, e chiamano l’Italia ad assolvere a un ruolo di stabilizzazione e difesa dei principi della convivenza internazionale".

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

E ancora, con un occhio particolare al ruolo dell'Unione Europea:

"L'Ue è chiamata ad elevare il livello del suo impegno, e a farlo con urgenza. Dotare l’Unione Europea di una autonomia strategica superiore consentirà alla Nato di essere più forte, proprio in ragione della complementarietà fra le due Organizzazioni, con il rafforzamento di uno dei suoi pilastri, oggi più fragile".

La forza dell'Europa unita, il richiamo a Einaudi

Il Capo dello Stato, a pochi giorni di distanza dell'anniversario della nascita, ha voluto richiamare il pensiero dell'allora presidente della Repubblica Luigi Einaudi su Europa e sicurezza:

"Lo spettro delle decisioni per i Paesi del continente si riduceva a “l’esistere uniti o lo scomparire. L’esperienza dell’Alleanza Atlantica ci conferma il valore di una storia che, in 75 anni, non ha mai tradito l’impegno di garanzia a beneficio dei 32 Paesi che ne fanno parte: uniti nella difesa della libertà e della democrazia".

Meloni a Vinitaly: "Preoccupati, ma bisogna restare lucidi"

Rimessa in agenda la visita a Vinitaly, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha visitato ieri, lunedì 15 aprile, i padiglioni della fiera del vino a Verona.

La premier Giorgia Meloni ieri a Vinitaly
La premier Giorgia Meloni ieri a Vinitaly

A margine, dalla premier è arrivato un commento anche sul tema sicurezza e la situazione in Medio Oriente:

"Sono contenta che ci sia una unità di vedute nel G7 su quello che va fatto relativamente al tema di Israele e Iran. Credo che chiunque sia ragionevole in questo momento debba essere preoccupato, ma credo anche che dobbiamo essere molto lucidi".

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