A TORINO

Chi sono gli scrittori dell'incontro saltato al Salone del libro dopo le contestazioni Pro Pal

Protesta da parte di gruppi pro Palestina, con forte clima di tensione durante la presentazione del libro di Nathan Greppi

Chi sono gli scrittori dell'incontro saltato al Salone del libro dopo le contestazioni Pro Pal
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La 37ª edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino si è aperta con numeri da record e una forte partecipazione di pubblico ma anche con momenti di tensione riguardanti le fratture ideologiche che attraversano il panorama culturale contemporaneo. Al centro della bufera, l’incontro con Nathan Greppi, autore del libro La cultura dell’odio, che si è svolto in un clima teso tra proteste, sit-in e scontri tra manifestanti pro Palestina e forze dell’ordine.

L'autore al centro delle polemiche: Nathan Greppi

Nathan Greppi è un giornalista e scrittore, collaboratore con i media della Comunità ebraica di Milano, noto per i suoi approfondimenti sul rapporto tra cultura e antisemitismo. Nel suo libro La cultura dell’odio, Greppi analizza come l’odio verso Israele e il popolo ebraico si manifesti nel mondo accademico, culturale e mediatico, con particolare attenzione al fenomeno dei boicottaggi universitari.

Chi sono gli scrittori dell'incontro saltato al Salone del libro dopo le contestazioni Pro Pal
Nathan Greppi

Durante l’incontro al Salone, tenutosi nonostante le forti contestazioni all’esterno e un sit-in all’interno, Greppi ha parlato delle derive ideologiche che secondo lui minano il dibattito pubblico, sottolineando come anche in Italia, seppur con ritardo rispetto agli Stati Uniti e al Regno Unito, si siano verificati episodi di discriminazione contro accademici israeliani. Secondo l’autore, questi boicottaggi, pur con la motivazione ufficiale di opposizione alla politica israeliana, danneggiano le istituzioni culturali italiane stesse, privandole di collaborazioni con centri di eccellenza scientifica e medica.

A chi gli ha fatto notare che durante il suo intervento non è mai stata nominata Gaza, Greppi ha risposto riconoscendo la tragedia umanitaria in corso ma ha anche evidenziato – secondo la sua prospettiva – le responsabilità di Hamas, accusandolo di sottrarre gli aiuti umanitari alla popolazione per rivenderli sul mercato nero.

Gli altri relatori: Dario Disegni e Claudio Vercelli

Accanto a Greppi erano previsti due ospiti di rilievo: Dario Disegni e Claudio Vercelli. Entrambi figure autorevoli nel campo della cultura e della storia ebraica in Italia.

Dario Disegni, già presidente della Comunità ebraica di Torino, è una voce storica nel panorama del dialogo interreligioso e culturale italiano. Ha ricoperto ruoli istituzionali di primo piano, come la presidenza del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (MEIS) e ha lavorato per anni alla valorizzazione della memoria storica ebraica nel contesto italiano ed europeo.

Claudio Vercelli è uno storico e docente universitario, esperto di storia dell’antisemitismo e del conflitto mediorientale. Con numerose pubblicazioni all’attivo, Vercelli è spesso presente nel dibattito pubblico per offrire chiavi di lettura storiche e critiche su questioni legate a Israele, all’ebraismo e al sionismo, anche in chiave comparativa con altre forme di odio e razzismo.

Le contestazioni e il clima di tensione

La presenza di questi tre relatori ha scatenato una protesta da parte di gruppi pro Palestina, che hanno giudicato inaccettabile l’organizzazione di un evento “filo-sionista” all’interno di una manifestazione che si definisce “vetrina culturale e pluralista”. La data dell’incontro – il 15 maggio, giorno della Nakba per il popolo palestinese – ha ulteriormente alimentato la rabbia dei manifestanti, che hanno denunciato la “narrazione unilaterale e distorta” sul conflitto israelo-palestinese.

Chi sono gli scrittori dell'incontro saltato al Salone del libro dopo le contestazioni Pro Pal
Clima di tensione all'esterno del Salone del Libro

Davanti all’ingresso del Lingotto, oltre un centinaio di attivisti appartenenti a movimenti come “Torino per Gaza”, Potere al Popolo e la Fondazione comunista, hanno organizzato un presidio, esposto immagini drammatiche delle vittime palestinesi e lanciato slogan come “Fuori i sionisti dal Salone del Libro” e “Palestina libera”. Alcuni sono arrivati a forzare le transenne, causando momenti di tensione e spintoni con la polizia, che ha risposto con qualche manganellata per ristabilire l’ordine.

Il sit-in silenzioso e la reazione della Comunità Ebraica

All’interno del Salone invece, un altro gruppo di attivisti ha messo in atto una protesta silenziosa. Durante l’incontro con Greppi, pochi manifestanti si sono seduti in semicerchio nei pressi della Sala Avorio, esponendo cartelli con la scritta “In silenzio per la Palestina” e una grande bandiera palestinese.

Nel frattempo, la Comunità Ebraica di Torino ha espresso piena solidarietà agli organizzatori dell’incontro, denunciando un clima crescente di intolleranza, anche nei confronti di iniziative culturali e accademiche. Un riferimento in particolare va al convegno interrotto nei giorni scorsi al Campus Luigi Einaudi dell’Università di Torino, dove un gruppo di attivisti ha impedito fisicamente lo svolgimento dell’incontro promosso dall’Unione Giovani Ebrei d’Italia.

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