Sostituzione lampo

Chi è (tra luci e ombre) Giuli, il successore di Sangiuliano... ma poi rimpasto di Governo?

Il giuramento del nuovo titolare della Cultura al Quirinale. Ma in molti arricciano il naso e per l'Esecutivo potrebbe profilarsi un nuovo giro di valzer

Chi è (tra luci e ombre) Giuli, il successore di Sangiuliano... ma poi rimpasto di Governo?
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Una sostituzione lampo. Il posto di ministro di Gennaro Sangiuliano è rimasto vacante lo spazio di pochi secondi.

Perché dopo la lettera di dimissioni irrevocabili dell'ex titolare della Cultura e la presa d'atto del Capo dello Stato, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è presentata al Colle da Sergio Mattarella già con un nuovo ministro.

E come era già trapelato nella mattinata della giornata di ieri la scelta è caduta su un altro fedelissimo della premier (e di sua sorella Arianna): Alessandro Giuli che fino a poche ore fa ricopriva la carica di presidente del Museo Maxxi di Roma.

Chi è (tra luci e ombre) Giuli il successore di Sangiuliano

Come detto la candidatura di Giuli era già la più quotata dalla mattinata di ieri, venerdì 6 settembre 2024, poi in serata si è manifestata ufficialmente con il benestare di Mattarella e il giuramento al Quirinale.

Alessandro Giuli si presenta dunque con tutte le credenziali della massima fiducia della premier e di chi gli sta intorno, ma la sua nomina ha provocato più di un sorriso da parte di chi invece molta stima nei suoi confronti non sembra averne.

Ecco allora che più di qualcuno ha subito tirato fuori dal cassetto l'aquila tatuata sul petto del neo ministro, l'esperienza nel Fronte della Gioventù e quella ancor più "estrema" con il gruppo (da lui fondato) di Meridiano Zero.

Libero, Il foglio poi la Rai, il museo Maxxi e...il Ministero

Così come chi non gli vuole bene, non ricorda certo con applausi a tutto campo le sue esperienze a Libero e a Il Foglio, mentre altri con qualche sorrisetto ricordano le non esaltanti esperienze in Rai.

Nato a Roma, 50 anni tra pochi giorni, Giuli ha studiato Filosofia alla Sapienza (senza però laurearsi), poi è diventato giornalista professionista.

Fra il 2019 e 2020 Giuli è stato ospite fisso della trasmissione Povera Patria condotto da Annalisa Bruchi su Rai Due, mentre nel 2020 ha condotto con Francesca Fagnani (la conduttrice di Belve e compagna di Enrico Mentana) Seconda linea sempre su Rai 2, ma il programma venne chiuso dopo solo due puntate per gli ascolti deludenti.

Fino appunto alla presidenza del Museo Maxxi (senza troppi sussulti malignano i suoi detrattori) e ora il Ministero della Cultura dopo il polverone che ha interessato Gennaro Sangiuliano.

Giuramento al Quirinale, ma per Meloni ci sarà il rimpasto?

Come detto si è trattato di una sostituzione lampo. Già ieri sera infatti Giuli ha giurato al Quirinale davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Erano presenti, in qualità di testimoni, il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, e il Consigliere Militare del Presidente della Repubblica, Generale Gianni Candotti.

E poi naturalmente il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.

Un ministro è uscito, uno è entrato. Nel giro di pochi minuti e nello stesso ministero e nella stessa "quota" politica.

Tutto sembrerebbe dunque risolto. Meloni con la tattica di "un cambio alla volta" vuole evitare le forche del rimpasto, ma sul tavolo restano ancora la sostituzione di Raffaele Fitto (che andrà in Europa) e di Daniela Santanché (coinvolta in un'inchiesta giudiziaria) mentre dopo la separazione con Arianna Meloni è diventata clamorosamente traballante la posizione di Francesco Lollobrigida all'Agricoltura con Ettore Prandini (presidente della Coldiretti) in pole position per sostituirlo.

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