IL FANTASMA DELLO SPREAD

Chi e perché a solo un anno dall'insediamento della Meloni comincia già a evocare un Governo tecnico

Altra rogna per l'Esecutivo, ma l'illustre precedente che portò alle dimissioni Silvio Berlusconi non sembra spaventare la nostra premier

Chi e perché a solo un anno dall'insediamento della Meloni comincia già a evocare un Governo tecnico
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In principio fu il caso Delmastro, poi il "cerchio magico" per gli incarichi di Governo e di partito, poi ancora la spina nel fianco di Matteo Salvini, senza contare i casi Santanché, Crosetto, La Russa, Abodi, migranti, inflazione e via dicendo.

Dopo un'estate tormentata, non si annuncia nemmeno un autunno facile per la premier Giorgia Meloni.

L'ultima rogna per la presidente del Consiglio è lo spettro del complotto che potrebbe o dovrebbe portare all'ennesimo Governo Tecnico alla guida del Paese.

Meloni e l'incubo del "complotto tecnico"

Lo scenario di quello che si annuncia agli occhi della leader di Fratelli d'Italia come un vero e proprio complotto è stato paventato dalla stessa Meloni alla conclusione di un "vertice trilaterale" a Malta il "Med9" con con Emmanuel Macron e Ursula von der Leyen.

Un incubo che in passato ha avuto un illustre predecessore. Ad animare lo spauracchio di un "Governo Tecnico" c'è infatti il fantasma dello Spread con tutte le sue possibili conseguenze.

Un fantasma che ha avuto come "vittima" un illustre predecessore. Infatti in molti ricorderanno come anni fa Silvio Berlusconi (che ironia del destino proprio nelle scorse ore avrebbe festeggiato il suo 87° compleanno) fu costretto a dimettersi dalla Presidenza del Consiglio e a cedere il passo a un Governo Tecnico guidato da Mario Monti.

 

Il fantasma dello Spread

Corsi e ricorsi della storia dunque o semplicemente qualcuno che butta benzina sul fuoco?

Da una parte è vero che lo Spread si è impennato dopo fino a 200 punti dopo la presentazione della Nadef, la nota di aggiornamento al Documento economico finanziario.

Ma la Meloni ha subito precisato:

"Adesso è a 192, mentre a ottobre scorso era a 250".

Tanto per lanciare messaggi ai naviganti, quando alla guida del Paese c'era appunto un Governo Tecnico con Mario Draghi premier.

Operazione per sfiancare il Governo

Quello che Meloni teme, che ha detto e che lascia sottintendere è che sia partita un'azione pressante per sfiancare il Governo.

Il regista? Evidentemente la Sinistra, ma anche come "denunciato" dal capogruppo al Senato Lucio Malan, dai giornali del gruppo Gedi.

Uno scenario con un obiettivo definito di cui il presidente del Consiglio sembra in effetti consapevole:

"Vogliono un Governo Tecnico, ma non cadremo. La Legislatura durerà cinque anni. Se cadremo accadrà per qualcosa di concreto, non per manovre politiche alle nostre spalle".

 

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