Centrodestra, vince la Meloni: sceglie il premier chi prende più voti

Centrodestra, vince la Meloni: sceglie il premier chi prende più voti. E' questo di fatto l'esito del vertice di ieri sera a Roma tra i tre leader, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini.

Ma non solo. Particolare non di poco conto, è stato trovato l'accordo anche per quanto riguarda la divisione dei collegi.

Centrodestra, vince la Meloni: sceglie il premier chi prende più voti

Nonostante in molti avessero ipotizzato che si sarebbe parlato solo di programma elettorale e del tema delle liste (è stato confermato come era prevedibile che ognuno correrà con propri candidati), alla fine invece l'intesa è arrivata su tutto.

In primis per quanto riguarda la premiership, ovvero chi di fatto deciderà chi sarà il presidente del Consiglio.

Lo farà, secondo la linea proposta da Giorgia Meloni chi prenderà più voti. E, sondaggi alla mano (tra l'altro con stime ancora in crescita) quel partito sarà Fratelli d'Italia.

Vince la Meloni, stabilite "regole d'ingaggio" post voto

E' stato dunque messo nero su bianco alle "regole d'ingaggio", al modus operandi anche se evidentemente nomi non ne sono ancora stati fatti.

Tutti gli indizi portano evidentemente alla leader di Fratelli d'Italia. Ma sarà davvero lei il nuovo presidente del Consiglio?

O manterrà un ruolo di "front man" di partito con un posto in Parlamento rimanendo più "libera" di poter spaziare su argomenti di politica interna e nazionale, anche girando l'Italia per convention e comizi?

Lo si vedrà, mentre invece appare assodato che Matteo Salvini intende chiedere per sé il Ministero degli Interni, così come sembra molto improbabile che Silvio Berlusconi avrà incarichi presidenziali, ma abbia invece "chiesto" la presidenza del Senato dove appunto si candiderà.

Centrodestra, fumata bianca anche sui collegi

Ma come detto, il vertice di ieri sera, ha portato a trovare la quadra anche sui collegi, riportando forse definitivamente il sereno tra i tre partiti, dopo i venti di burrasca di questi mesi.

Nella fattispecie, 98 seggi a FdI, 70 alla Lega, 42 a Forza Italia, compreso l'Udc, e 11 a Noi con l'Italia più Coraggio Italia.

Una nota congiunta dei tre partiti ha illustrato la "fumata bianca":

"È stata trovata intesa per correre insieme nei 221 collegi uninominali selezionando i candidati più competitivi in base al consenso attribuito ai partiti. Si presenterà una lista unica nelle circoscrizioni estere".

I commenti

"Uniti si vince, per l'Italia", ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini, mentre ancor più distensive rispetto a 24 ore prima sono state le parole di Silvio Berlusconi:

"Giorgia Meloni ha le carte in regola per guidare il Governo".