PROTESTA NAZIONALE

Cento piazze per la Flottilla e sciopero, treni e voli cancellati, porti fermi. Fiumana a Milano, Napoli e Genova

Lo slogan che attraversa le mobilitazioni è “Blocchiamo tutto”. Migliaia e migliaia di persone nelle vie di Milano, Roma, Bologna e Torino

Cento piazze per la Flottilla e sciopero, treni e voli cancellati, porti fermi. Fiumana a Milano, Napoli e Genova

Le manifestazioni in solidarietà con la Global Sumud Flotilla e contro l’arresto dei suoi attivisti da parte dell’esercito israeliano hanno attraversato ieri, giovedì 2 ottobre 2025, decine e decine di città italiane. Un’ondata di cortei, occupazioni e presidi ha coinvolto studenti, collettivi, associazioni e migliaia di persone comuni, con momenti di tensione ed alcuni scontri in diverse città.

Gli eventi della giornata hanno anticipato lo sciopero generale indetto per oggi, venerdì 3 ottobre, e il corteo nazionale per Gaza previsto a Roma sabato 4.

In 20mila a Milano

A Milano il corteo ha richiamato circa 20mila persone: partito da piazzale Loreto, è arrivato pacificamente fino a piazza Duomo.

Il corteo a Piazzale Loreto, Milano

Tuttavia in serata un gruppo di manifestanti ha vandalizzato il monumento equestre a Vittorio Emanuele II, accendendo fumogeni e issando bandiere palestinesi.

Nella giornata di giovedì, inoltre, studenti della Statale hanno occupato l’università con lo slogan “Se toccano la Flotilla, blocchiamo tutto”. Le proteste hanno seguito quelle già andate in scena nella serata di mercoledì 1 ottobre, quando migliaia di manifestanti – come riportato da Prima Milano – sono spontaneamente scesi nelle piazze di marciando per ore nei cortei in solidarietà all’attacco subito dalla Global Sumud Flotilla.

Le altre manifestazioni in Lombardia

A Rho si è svolta ieri sera, giovedì 2 ottobre, come riportato da Prima Milano Ovest l’iniziativa 100 ospedali per Gaza, organizzata dai Sanitari per Gaza. Come riportato da Prima Monza, vasta partecipazione anche a Monza nel pomeriggio, di giovedì 2 ottobre, al corteo organizzato da diverse sigle sindacali contro la guerra a Gaza e a difesa della Flottilla.

Il corteo a Lecco

Come riportato da Prima Lecco, oltre 1000 manifestanti erano presenti al presidio di Lecco, giovedì 2 ottobre 2025, davanti al liceo Grassi. Sempre a Lecco di scena davanti all’ospedale Manzoni anche la manifestazione “Luci sulla Palestina, ospedali per Gaza”. A Cassina de’ Pecchi, come riportato da Prima La Martesana, almeno settecento persone hanno sfilato pacificamente per le vie del paese cantando slogan a favore della Palestina e contro la guerra.

Il corteo a Bergamo

Diverse migliaia di manifestanti ProPal – come riportato da Prima Brescia – hanno invaso nel tardo pomeriggio del 2 ottobre, le strade di Brescia per protestare contro l’abbordaggio della Global Sumud Flotilla e contro l’arresto di alcuni degli attivisti a bordo. Anche Bergamo si è mobilitata in massa nel tardo pomeriggio di giovedì 2 ottobre. Migliaia di persone – come riportato da Prima Bergamo – hanno riempito le strade del centro per esprimere sostegno al popolo palestinese e solidarietà alla Global Sumud Flotilla

Migliaia in corteo Roma

A Roma i cortei sono stati partecipati ma prevalentemente pacifici. Migliaia di persone hanno marciato dal Colosseo a Piramide, con la chiusura temporanea delle fermate metro di Termini e Piramide per ragioni di sicurezza.

Nelle università e nei licei si sono moltiplicate occupazioni e assemblee: alla Sapienza la facoltà di Lettere è stata bloccata, mentre in alcuni licei ci sono stati momenti di tensione, come al Caravillani, dove studenti pro-Palestina hanno avuto contrasti con membri della comunità ebraica.

Occupata la stazione di Firenze

A Firenze, al termine del corteo in centro, i manifestanti hanno sfondato i cordoni di polizia ed occupato i binari della stazione di Santa Maria Novella, bloccando per ore la circolazione ferroviaria.

In mattinata, studenti universitari e liceali avevano organizzato picchetti e presidi in vari istituti.

Scontri alla stazione di Bologna

A Bologna si sono registrati alcuni dei momenti più violenti.  Dopo i cortei studenteschi e il blocco delle sedi universitarie, la manifestazione si è spostata verso la stazione centrale, dove sono scoppiati scontri con la polizia: lanci di bottiglie, petardi e fuochi d’artificio da una parte, lacrimogeni dall’altra.

La circolazione ferroviaria è stata sospesa. In serata cassonetti e bici elettriche sono stati dati alle fiamme e ci sono stati ulteriori tafferugli nelle vie del centro.

Tensioni anche a Torino

Anche Torino è stata teatro di duri scontri. Dopo il corteo partito da piazza Castello, un gruppo di manifestanti ha assaltato le Officine Grandi Riparazioni devastando arredi e strutture allestite per l’Italian Tech Week, dove nei prossimi giorni sono attesi Ursula von der Leyen, John Elkann e Jeff Bezos.

Nel pomeriggio erano stati bloccati Porta Nuova e alcuni svincoli della tangenziale, mentre un gruppo di ciclisti manifestanti aveva paralizzato il traffico sulla tangenziale nord. Già il giorno precedente, mercoledì 1 ottobre, come riportato da Prima Torino, un corteo aveva riempito le strade della città.

Le manifestazioni nel resto del Piemonte

A Caselle ritardi e cancellazioni di voli nel pomeriggio di giovedì 2 ottobre. Come riportato da Prima Il Canavese, manifestanti di Extinction Rebellion hanno tagliato le reti dell’aeroporto Sandro Pertini. Disagi anche nel  polo logistico di Amazon a Brandizzo dove nella mattina di venerdì 3 ottobre – come riportato da Prima Chivasso i militanti del sindacato Si Cobas e manifestanti ha dato il via a un’azione di blocco.

La manifestazione a Biella

A Biella, come riportato da Prima Biella, è in corso nella mattina di venerdì una manifestazione di molti studenti liceali in solidarietà alla causa palestinese e all’azione pacifica di soccorso a Gaza della Global Sumud Flotilla, dopo che già nella serata di giovedì una sessantina di persone si erano radunate in Piazza Duomo per un picchetto di solidarietà con la popolazione palestinese.

“Luci sulla Palestina” ad Alessandria

Nella serata del 2 ottobre inoltre, come raccolto da Prima Alessandria, medici, infermieri, sanitari, l’Associazione per la Pace, e tanti cittadini alessandrini hanno illuminato la piazza antistante l’ospedale di Alessandria per un momento di raccoglimento in ricordo delle tante vittime del conflitto a Gaza. Sempre in serata, si sono registrati attimi di tensione ad Alessandria durante la manifestazione in città a sostegno del popolo palestinese.

Proteste al porto di Napoli

A Napoli il corteo partito da piazza Carmine ha raggiunto il porto, dove i manifestanti hanno protestato contro l’arrivo della nave da crociera Edith II di MSC e i rapporti della compagnia con Israele.

L’accesso al porto è stato bloccato dalla polizia, con momenti di tensione tra i manifestanti e le forze dell’ordine.

I cortei a Venezia, Genova e altre città

A Venezia centinaia di persone si sono radunate in riva dei Sette Martiri, vicino al monumento alla Partigiana, per poi marciare verso il Ponte della Libertà, con l’obiettivo di bloccarne il traffico nella giornata di sciopero.

A Padova il liceo artistico Modigliani è stato occupato, mentre a Cagliari studenti universitari hanno bloccato alcune strade dirigendosi verso la stazione. A Bari studenti del collettivo Cambiare rotta hanno interrotto lezioni in diversi plessi universitari.

A Trieste un gruppo di manifestanti ha tentato di entrare nella stazione ferroviaria da un ingresso laterale: vetri rotti, lanci di oggetti e scontri con la polizia, che ha risposto con lacrimogeni. Un agente è rimasto lievemente ferito.

A Brescia i manifestanti hanno occupato la stazione ferroviaria e i binari, bloccando la circolazione ma senza scontri con le forze dell’ordine.

A Genova si è tenuto un presidio permanente ai varchi del porto, organizzato dai portuali del Calp, e una manifestazione studentesca partita da largo Zecca. L’obiettivo dichiarato: bloccare i varchi portuali in segno di protesta contro l’abbordaggio della Flotilla.

Un clima teso alla vigilia dello sciopero

Gli episodi di ieri hanno messo a dura prova le forze dell’ordine: occupazioni universitarie, blocchi stradali e ferroviari, devastazioni e scontri hanno costretto il Viminale a rafforzare i dispositivi di sicurezza.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha criticato le proteste violente, parlando di “azioni che fanno male solo agli italiani”, mentre il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha avvertito sul rischio di infiltrazioni violente nelle piazze.

Crosetto: "A Gaza negati i valori della nostra civiltà, Netanyahu torni a ragionare"
Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto

Lo slogan che attraversa le mobilitazioni è “Blocchiamo tutto”, con cui collettivi studenteschi e movimenti hanno annunciato la volontà di paralizzare scuole, università, stazioni e porti.

Con lo sciopero generale di oggi, venerdì 3 ottobre, e il corteo nazionale previsto domani a Roma, la protesta sembra destinata a continuare e ad allargarsi ulteriormente.