Colpo di scena

Caso Santanchè: l'udienza preliminare è rinviata al 20 maggio

Intanto la ministra ha licenziato e sostituito il suo avvocato di fiducia

Caso Santanchè: l'udienza preliminare è rinviata al 20 maggio
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L'udienza preliminare per Daniela Santanchè, relativa alla presunta truffa aggravata ai danni dell'INPS, è stata rinviata al 20 maggio. Il nuovo avvocato della ministra, Salvatore Pino, ha chiesto tempo per studiare il fascicolo, richiesta accolta dalla gup Tiziana Gueli nonostante l'opposizione della Procura, che temeva il rischio di prescrizione (prevista nel 2027).

INPS si ritira come parte civile

L'INPS, assistito dall'avvocato Aldo Tagliente, ha deciso di ritirare la costituzione di parte civile, avendo ottenuto il risarcimento di oltre 126mila euro per i fondi ricevuti indebitamente come cassa integrazione nel periodo Covid, più ulteriori pagamenti per danni da disservizio e d’immagine (tra 150mila e 200mila euro in totale).

Santanchè, il compagno Dimitri Kunz e il collaboratore Paolo Giuseppe Concordia sono accusati di aver falsamente dichiarato che 13 dipendenti fossero in cassa integrazione "a zero ore" mentre lavoravano in smart working. La ministra ha sempre negato ogni illecito. Il caso Visibilia comprende altri procedimenti: il 15 aprile inizierà il primo processo per falso in bilancio, mentre è indagata per bancarotta per il fallimento di Ki Group e potrebbe affrontare un’accusa simile per il crac di Bioera.

Processo Santanchè, colpo di scena: cambia un avvocato, udienza rinviata

Mercoledì 26 marzo 2025 Daniela Santanchè dovrebbe comparire in Tribunale per rispondere dell'accusa di truffa aggravata allo Stato sui contributi della cassa integrazione Covid ai dipendenti della sua società Visibilia. Condizionale, sì, perché con un colpo di scena clamoroso, il ministro del Turismo ha cambiato uno dei suoi due legali e dunque l'udienza verrà rinviata a nuova data, facendo di fatto slittare il pronunciamento del giudice.

Alla vigilia dell'udienza preliminare Daniela Santanchè, infatti, ha cambiato uno dei suoi due avvocati, sostituendo Salvatore Sanzo con Salvatore Pino a fianco del collega Nicoló Pelanda. Il nuovo legale incaricato, come da prassi, ha chiesto i termini di legge per avere il tempo di studiare le carte.

E dunque domani a Milano, la giudice Tiziana Gueli prenderà atto della richiesta e rinvierà l'udienza - che avrebbe dovuto decidere sul proscioglimento o il rinvio a giudizio per la ministra - a nuova data.

Il problema del giudice

Ma le questioni non finiscono qui. Gueli, infatti, come già previsto da tempo, il 31 marzo 2025 passerà da gup a giudice del dibattimento nella 10ª sezione. Il che presuppone che la vicenda prenda due strade: o il presidente del Tribunale meneghino Fabio Roia assegnerà comunque Gueli al procedimento per consentirle di definirlo, oppure l'udienza preliminare ricomincerà di fronte a un nuovo giudice.

Bignami: "Se rinviata a giudizio si dimetterà"

La vicenda ha ovviamente una grande eco soprattutto dal punto di vista politico. Sulla questione era intervenuto già ieri anche il capogruppo di FdI alla Camera Galeazzo Bignami ai microfoni di Skytg24.

"Cambia poco cosa succederà. Noi riteniamo - come ha detto il ministro stesso quando è venuta in aula - che nel momento in cui ci dovesse essere un rinvio si arriverebbe ad una presa d'atto della necessità di lasciare l'incarico non perché stia governando male il turismo - dove anzi abbiamo dati assolutamente premianti - ma per garantire a lei la possibilità di difendersi nel modo più sereno possibile".

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