Spauracchio maxi bollette

Caro bollette, il Governo: "Tassare le società energetiche che stanno facendo profitti con gli aumenti"

L'Esecutivo corre ai ripari contro i rincari del nuovo anno. Torna l'asse "gialloverde", ma l'idea piace anche al Codacons.

Caro bollette, il Governo: "Tassare le società energetiche che stanno facendo profitti con gli aumenti"
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Chi ha fatto grandi profitti? Deve metterci del suo. L'ultimatum del presidente del Consiglio Mario Draghi, prende forma.

Un'idea del premier che potrebbe concretizzarsi nella delicata e attualissima "partita" dei maxi rincari delle bollette a partire da questi primi mesi del nuovo anno.

Una partita dove il Governo si gioca molto, non solo a livello di opinione pubblica (tra i contribuenti), ma anche (particolare non da poco) a livello di "solidità", dal momento che il tema "maxi bollette" è uno dei più attenzionati dalla Lega e dal suo leader Matteo Salvini.

Draghi e le bollette: "tassa" sui profitti delle società energetiche

Del resto, Draghi non aveva fatto troppi giri di parole in occasione della conferenza stampa di lunedì 10 gennaio 2022, in cui il Governo aveva illustrato le possibilità e le strategie relative a nuovi sostegni e ristori per le attività più colpite dalla pandemia. E in quell'occasione era già stato affrontato un passaggio sul tema bollette.

Ora, come detto, la proposta del premier comincia a prendere forma. In buona sostanza, dall'Esecutivo sembra avanzare l'idea di una tassa sugli extra-profitti delle società energetiche.

Un possibilità, guarda caso, illustrata proprio dal ministro della Lega allo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.

Tassa sui maxi profitti, cosa potrebbe accadere

Secondo l'esponente della Lega al Governo, proprio all'interno dell'Esecutivo si sarebbe fatta strada l'idea (condivisa, a detta di Giorgetti) di tassare i guadagni fatti dalle multiutility, in particolare in riferimento all'aumento dei prezzi del gas.

Una valutazione che il ministro ha ribadito in una conferenza stampa proprio al fianco di Matteo Salvini dove sono state illustrate le principali proposte della Lega sul tema tasse, rincari e ristori:

"Gli extra-profitti di coloro che, in relazione a questa situazione del tutto particolare, stanno registrando, devono in qualche modo contribuire alla fiscalità generale, per permettere di intervenire nei confronti delle categorie più svantaggiate. Le modalità le sta studiando il ministero dell'Economia, ma credo che si andrà in questa direzione"

Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti durante la conferenza stampa
Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti durante la conferenza stampa

Le reazioni, dal M5S a Codacons

Sarà il clima da "volemose bene" in vista dell'elezione del nuovo presidente della Repubblica (e dunque con un occhio alla tenuta del Governo), sarà l'oggettiva importanza di una questione delicata che toccherà milioni di italiani delle fasce meno abbienti, fatto sta che l'idea leghista (figlia della sollecitazione di Draghi) ha trovato d'accordo anche il Movimento 5 Stelle.

I pentastellati l'hanno infatti inserita in un pacchetto di quattro proposte proprio contro il caro-bollette. Il leader Giuseppe Conte le ha spiegate così:

"L'azzeramento dell'Iva 2022 sull'aumento delle bollette rispetto ai prezzi medi del 2021. Poi un contributo di solidarietà da parte degli operatori che hanno ottenuto importanti profitti, senza aumento di costi, dai rincari di questi mesi"

L'idea, in attesa di una formulazione e illustrazione più approfondita, ha intanto raccolto anche il placet del Codacons e del presidente Carlo Rienzi, negli ultimi mesi sempre molto critici nei confronti dell'operato del Governo e in particolare del presidente del Consiglio Draghi.

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