Caos alla Camera, il M5S non vota il Decreto Aiuti e ora è davvero tutti contro tutti
Il provvedimento è passato e ora è atteso dall'esame del Senato, ma Berlusconi chiede un intervento diretto di Mario Draghi.
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Caos alla Camera, un'altra spallata al Governo che però "tiene", ma fino a quando? Il M5S oggi pomeriggio non ha votato il Decreto Aiuti e ora è davvero tutti contro tutti all'interno della Maggioranza.
Forza Italia e Fratelli hanno subito chiesto spiegazioni e dai banchi degli ex An si è alzato forte il grido "Elezioni, elezioni".
Il M5S non vota il Decreto Aiuti, il Governo traballa
Dall'intervento del capogruppo Davide Crippa si sono capite quelle che sarebbero state le mosse dei pentastellati.
Nonostante le rassicurazioni dell'esponente 5S di confermare la fiducia all'Esecutivo di Mario Draghi, i deputati di quello che fino a pochi giorni era il gruppo più numeroso al Parlamento, hanno deciso di uscire dall’Aula e di non votare il Decreto Aiuti.
Il testo, a presiedere i lavori della Camera c'era il vicepresidente Andrea Mandelli (Fi), è passato lo stesso e approda ora in Senato, ma le tensioni in maggioranza sono ormai alle stelle e come detto, sia Forza Italia che FdI hanno aperto la questione della tenuta della maggioranza.
Decreto aiuti, i voti a favore, il passaggio al Senato per diventare legge
Il Decreto è passato con 266 voti, mentre quelli contrari sono stati 47. Fuori dall'Aula come detto il Movimento 5 Stelle con Crippa che aveva sottolineato la necessità di avere in tempi brevi risposte concrete da Draghi su temi (superbonus, reddito di cittadinanza) che il movimento ritiene fondamentali.
M5S disertano il voto sul Decreto Aiuto, le reazioni
Anche da Pd e Insieme per futuro (i fuoriusciti dal Movimento) sono arrivate severe critiche nei confronti dei 5S, ma come detto i toni più duri sono stati quelli di Forza Italia che, subito dopo il voto in Aula, hanno aperto il dibattito.
Addirittura dagli azzurri è arrivata la richiesta di una verifica di maggioranza. Oltre all'intervento in Aula del capogruppo Paolo Barelli, poco dopo è arrivata anche una nota del presidente e fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi:
"Oggi il Movimento 5Stelle, dopo un logorìo politico prossimo all’ accanimento, ha deciso di disconoscere un provvedimento fondamentale per il Paese, come il Dl Aiuti, e si appresta a non votarlo alla Camera dei deputati dopo aver dato la fiducia al governo. Si tratta di un atto di schizofrenia politica e soprattutto di un vulnus grave che rende palese un deficit di responsabilità e serietà. I 5Stelle hanno deciso di giocare sulla pelle dell’Italia nell’illusione di ricavarne un dividendo di consensi. È inaccettabile".
La richiesta dell'intervento del premier
Ma non solo. Berlusconi ha chiesto anche un intervento del premier Mario Draghi:
"Gli chiediamo di sottrarsi a questa logica politicamente ricattatoria e di prendere atto della situazione che si è creata. Così come siamo stati responsabili nel far nascere il governo Draghi, altrettanto lo saremo nell’ultimo scorcio di legislatura. Ecco perché chiediamo che ci sia una verifica della maggioranza al fine di comprendere quali forze politiche intendano sostenere il governo".