Calabria: il presidente Occhiuto (indagato per corruzione) si dimette, ma si ricandida
"In un Paese civile nessuno deve dimettersi per un avviso di garanzia. Però nessuno si assume la responsabilità di firmare niente"
È arrivata a sorpresa, un giorno prima degli Stati generali del suo partito Forza Italia che si terranno a Reggio Calabria con la presenza anche del segretario e vicepremier Tajani, la decisione del Governatore Roberto Occhiuto di dimettersi.
Occhiuto: "Mi dimetto ma mi ricandido"
"Mi dimetto, ma ho deciso anche di ricandidarmi. Ho deciso di dire ai calabresi: siate voi a scrivere il futuro della Calabria, siate voi a dire se la Calabria si deve fermare o se questo lavoro deve proseguire. Tra qualche settimana, quindi, si andrà a votare, e saranno i calabresi a decidere il futuro della Calabria, non altri”, ha dichiarato in un video ad effetto sui social.
L'annuncio è decisamente spiazzante, soprattutto a distanza di pochi giorni dai proclami fatti su quante buone azioni il forzista stesse compiendo per la Regione. Ma allora perché farsi da parte a pochi mesi dalle elezioni regionali?
Indagato per corruzione
Per chi non lo sapesse, il presidente Occhiuto, al momento, è indagato per corruzione dalla Procura di Catanzaro. Ma anche su questa inchiesta, si era detto sereno e sosteneva di non avere nulla da temere.
La settimana scorsa era stato interrogato dai pm e aveva dichiarato di confidare in una "velocissima archiviazione". Le dimissioni non sono quindi una conseguenza del suo quadro giudiziario, ma un tentativo di farsi da parte per tornare più forte.
Per questo si ricandiderà, per evitare di essere eliminato politicamente e non rimanere in una situazione di stallo come quella di diversi dei suoi predecessori indagati. Le inchieste in cui erano coinvolti venivano archiviate, ma nel frattempo venivano fatti da parte e così si fermavano le legislature e la Calabria non progrediva.
Se la prende con la sua amministrazione
"Sono convinto che non ci si debba dimettere per un avviso di garanzia. Ce l'ho con questi odiatori, con queste persone arrabbiate con la vita, che tifano per il fallimento della Calabria. Ce l'ho con questi che utilizzano l'inchiesta giudiziaria come una clava per indebolire o per uccidere politicamente il presidente della Regione: non sarà così".
Secondo Occhiuto, anche tra la sua amministrazione c'è chi non vuole il progresso della Regione, e sarebbe stata questa la ciliegina sulla torta che l'ha spinto a prendere la decisione shock.
"Nessuno si assume la responsabilità di firmare niente, tutti pensano che questa esperienza sia come quelle precedenti", tuona contro i suoi che lo danno ormai per spacciato.
Il filmato con il discorso completo del governatore:
Al via gli Stati generali di Forza Italia
Il suo obiettivo è evitare che si continui a parlare solo di questa inchiesta, eliminare il problema alla radice e poi risorgere dalle ceneri come le fenici. Ci riuscirà?
Intanto bisogna capire come reagirà il suo partito che molto probabilmente - considerando che si tratta di uno dei governatori più apprezzati in Italia - caldeggerà il suo ritorno.
Per le dichiarazioni ufficiali non si dovrà attendere molto. Da oggi a domenica, come dicevamo sono infatti in programma gli Stati generali di Forza Italia a Reggio Calabria.