"missione" all'estero

Blitz nei centri migranti in Albania: "Sono il senatore Matteo Renzi, mi potete aprire?"

"Abbiamo ringraziato per la professionalità poliziotti, carabinieri, finanzieri, agenti della penitenziaria e operatori: loro non c’entrano niente"

Blitz nei centri migranti in Albania: "Sono il senatore Matteo Renzi, mi potete aprire?"
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Metti una "missione" all'estero. Come promesso Matteo Renzi è volato ieri, mercoledì 26 marzo, in Albania per verificare lo stato dell'arte dei centri migranti allestiti dal nostro Governo in collaborazione con quello albanese per un progetto legato all'accoglienza-immigrazione e rimpatri che, al momento, si sta rivelando un vero e proprio rompicapo giuridico, economico e organizzativo.

La collocazione geografica dei centri migranti allestiti in Albania

Progetto bocciato che attacco dell'ex premier al Governo

Del resto Renzi è sempre stato durissimo anche nei toni nel bocciare il progetto dell'attuale Esecutivo.

Basti pensare che a inizio dicembre aveva sentenziato senza troppi giri di parole:

"Il centro migranti in Albania è una delle più grandi buffonate che si potessero pensare, con tanti soldi sottratti al bilancio dello Stato. Invece viene speso 1 miliardo per ospitare cani randagi".

Un riferimento quest'ultimo non certo alle persone, ma al fatto che rimanendo vuoto, come immortalato anche dalle telecamere di una troupe di Piazza Pulita nel centro di Gjader, al momento sta "ospitando" solo animali randagi.

Il centro italiano di permanenza di Gjader

Ma non solo. Pochi giorni più tardi lo stesso Renzi aveva lanciato l'idea che gli hub di Gjader e Shengjin venissero trasformati in centri penitenziari per ospitare i detenuti albanesi.

"Sono il senatore Matteo Renzi, mi potete aprire?"

L'ex presidente del Consiglio ha testimoniato la sua visita con tanto di video, anche un po' folkloristico, con tanto di citofonata al centro per "annunciarsi":

"Sono il senatore Matteo Renzi, mi potete aprire?"

Il resto del sopralluogo nella sua parte più sostanziale ha confermato tutti i giudizi negativi del leader di Italia Viva:

"Sono sconvolto. Abbiamo ringraziato per la professionalità poliziotti, carabinieri, finanzieri, agenti della penitenziaria e operatori del centro: loro non c’entrano niente. I responsabili di questo scempio sono a Palazzo Chigi: fa male al cuore vedere lo spreco di centinaia di milioni di euro letteralmente buttati via dal Governo italiano. Questi centri sono strutture inutili, figlie della propaganda di Giorgia Meloni. E gli italiani pagano, che amarezza…".

 

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L'ex premier rilancia: in quei centri i detenuti albanesi

E ancora, rimarcando la sua stroncatura al progetto del Governo Meloni, Renzi ha rilanciato un'idea già messa sul tavolo mesi fa:

"Centinaia di milioni di euro che potevano essere messi per il diritto allo studio, per supportare gli studenti fuori corso. E che ci azzeccano poliziotti, carabinieri: ne abbiamo bisogno nelle stazioni, nelle periferie, nel centro delle grandi città. In questi centri che si ospitino i detenuti albanesi, così anche le nostre carceri, che soffrono di sovraffollamento, ne avrebbero beneficio. Che capolavoro sprecare soldi così...".

"Soldi buttati", il viaggio di Renzi per testimoniare il fallimento del Governo

Perplessità manifestate da tempo, ma ora, con il nuovo anno e soprattutto dopo le ultime indicazioni dell'Esecutivo che, attraverso il Ministro dell'Interno Piantedosi, ha manifestato l'intenzione di trasformare le strutture in Albania in Cpr, Renzi è tornato dunque alla carica.

E, annunciando la sua trasferta, ancora una volta non aveva usato giri di parole per attaccare il Centrodestra:

"Il Governo butta un miliardo di euro in Albania per i centri migranti. Ho deciso di compiere questo viaggio per mostrare dove stanno finendo i nostri soldi”.

L'ex premier aveva dato notizia della sua "missione" in Albania martedì sera nel corso di un’intervista a “Cinque minuti”, la trasmissione di Bruno Vespa su Rai 1, subito dopo il Tg:

“Anziché andare nelle pensioni, negli stipendi, i soldi degli italiani vanno per un centro migranti inutili in Albania. I carabinieri e i poliziotti non sono alla stazione di Milano, ma in uno sconosciuto centro albanese”.

Gli altri aggiornamenti, il presidente della Tunisia chiede i rimpatri

Nel frattempo, il presidente della Tunisia, Kais Saied, ha chiesto di intensificare il processo di rimpatrio nei Paesi d'origine per migliaia di migranti.

Lo ha fatto snocciolando i numero dello scorso anno. Nel 2024, la Tunisia ha garantito il rimpatrio volontario di 7.250 migranti irregolari, grazie alla collaborazione con Oim e i paesi limitrofi.

Le altre bacchettate al Governo, le accuse di Cecilia Strada

Ma non solo Renzi. Tornando al fronte "italiano", ma da Bruxelles all'Europarlamento, stoccate al Governo sono arrivate anche dalla rappresentante del Pd, Cecilia Strada, figlia di Gino Strada, storica guida di Emergency:

L'europarlamentare del Pd Cecilia Strada
L'europarlamentare del Pd Cecilia Strada

"Il Governo continua a dire che il Protocollo Albania è coerente con le leggi nazionali, internazionali e con il rispetto dei diritti umani. Non è così. Dagli screening sulle vulnerabilità condotti in alto mare, alla limitazione delle libertà personali al negare un reale accesso al diritto alla difesa: il Protocollo viola i diritti e le leggi. Per noi il modello Albania è un fallimento etico e giuridico".

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