Corsa al Quirinale

Due raccolte firme pro e contro Berlusconi presidente della Repubblica

Il toto successore di Mattarella entra nel vivo. Libero e Il Fatto Quotidiano si danno battaglia.

Due raccolte firme pro e contro Berlusconi presidente della Repubblica
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E' curioso quanto sta infatti avvenendo in questi giorni attraverso le iniziative di due quotidiani nazionali: da una parte Libero che ha lanciato una petizione pro Berlusconi, dall'altra il Fatto quotidiano, da sempre acerrimo nemico del Cavaliere (in particolare Marco Travaglio) che ha invece promosso una raccolta firme per chiedere che l'inventore delle Tv private in Italia e inventore del fenomeno Forza Italia non vada al Quirinale.

Berlusconi presidente della Repubblica, la petizione di Libero

"Non rubate il Quirinale" è il "titolo" della petizione lanciata da Libero e dal direttore Alessandro Sallusti in realtà per rispondere proprio all'iniziativa de Il fatto che invece annunciava: "Berlusconi al Quirinale? No, grazie".

E dal quotidiano da sempre legato alle sorti del Centrodestra hanno ribattuto sul proprio sito web:

"E' un chiaro segnale che il nome del Cavaliere fa paura in certi ambienti e che allude all’idea "che il Centrodestra non sia libero di proporre il suo candidato – Berlusconi o chi sarà – se non gradito alla banda di Travaglio, Conte, Davigo e compagnia cantante"

Berlusconi presidente della Repubblica, come si sostiene la campagna

Per sostenere la campagna promossa da Libero si può aderire in due modi: firmando la petizione sul sito Change.org oppure inviando una e-mail con il nome e cognome all'indirizzo nonrubateilquirinale@gmail.com

La petizione de Il Fatto

A far da contraltare, la raccolta firme lanciata dal quotidiano di Peter Gomez non ci va certo giù leggera:

"Legalità, giustizia, eguaglianza, dignità delle donne, libertà di stampa, indipendenza della magistratura, libero mercato, equità fiscale, scuola e sanità pubbliche, disciplina e onore, antifascismo: il Presidente della Repubblica dev’essere il garante della Costituzione. Silvio Berlusconi l'ha violata prima e dopo il suo ingresso in politica. Ecco perché i parlamentari non devono votarlo. Anzi, nemmeno pensare di farlo"

A seguire, una lunga lettera inviata ai parlamentari italiani, a firma dello stesso Gomez, di Antonio Padellaro e appunto di Marco Travaglio, dove vengono ripercorse tutte le vicissitudini politiche e soprattutto giudiziarie di Silvio Berlusconi.

La petizione può essere sottoscritta anche in questo caso su change.org

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