COME "LEGGERE" IL VOTO

Basilicata, il "campo larghissimo" che rimescola le carte della politica e (forse) del Centrodestra

La coalizione di Governo (con Azione e Italia Viva) stravince, ma FdI "rifiata" e la Lega crolla. Con Calenda sorride Forza Italia, mentre piange il M5S

Basilicata, il "campo larghissimo" che rimescola le carte della politica e (forse) del Centrodestra
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Basilicata, metti una larga vittoria elettorale. Metti un "campo larghissimo" (segno dei tempi che cambiano, una volta si sarebbe parlato di "grande ammucchiata") che ha confermato Vito Bardi alla guida della Regione.

Il generale Vito Bardi
Il generale Vito Bardi

Ma a ormai 48 ore dall'esito delle urne, al secco dato degli scrutini, qualche ragionamento in più inizia a palesarsi per le forze politiche che erano in campo e forse per qualcuno (Fratelli d'Italia) non sono proprio rose e fiori.

Per qualcun altro (M5S) è suonato un campanello d'allarme, per altri (Lega) i campanelli d'allarme sono ormai diventati un trend negativo. Altri ancora (Forza Italia, ma anche Azione) invece gongolano.

Il Centrodestra stravince, ma...

Come detto, l'esito delle urne è stato chiaro e perentorio. 

Il candidato del Centrodestra e  governatore uscente Vito Bardi ha vinto con il 56,63% mentre Piero Marrese del Centrosinistra si è fermato al 42,16%.

Piero Marrese, candidato di Pd e M5S
Piero Marrese, candidato di Pd e M5S

Ma analizzando il voto, qualche riflessioni in più emerge.

In primis, il tonfo "complessivo" di Lega e Movimento 5 Stelle che sono passati dal 53% al 15% dei consensi in cinque anni. Rispettivamente, al 7,81% la Lega e al 7,66% i pentastellati.

Forza Italia si rilancia, chi piange e chi scalpita

Tanto che la Lega non solo è stata quasi doppiata da Forza Italia (13,01%), ma addirittura si è vista tallonata a una manciata di voti da Azione.

Il partito di Carlo Calenda che in questa tornata elettorale regionale sosteneva il Centrodestra (come anche Italia Viva di Matteo Renzi) ha infatti ottenuto il 7,51% dei consensi.

E nel Centrosinistra, come detto, mastica amaro pure il Movimento 5 Stelle che si è fermato a 7,66% non solo superato abbondantemente dalla lista civica Basilicata Bene Comune (11,18%), ma addirittura insidiato anche da Alleanza Verdi Sinistra.

I due big, Fdi e Pd "rifiatano"

Ma quella in Basilicata è stata anche la tornata elettorale che ha visto "rifiatare" i partiti "guida" di Centrodestra e Centrosinistra.

Fratelli d'Italia è infatti rimasta abbondantemente sotto il 20%. Il partito di Giorgia Meloni pur risultando il più votato ha ottenuto infatti "solo" il 17,39%, mentre per il Centrosinistra il Pd si è fermato addirittura al 13,87%.

Come ormai trend costante delle elezioni nel nostro Paese va sottolineato come anche le Regionali della Basilicata siano state caratterizzate dall'astensionismo.

La percentuale votanti si è infatti assestata al 49,87%, dunque una percentuale inferiore alla metà degli aventi diritto.

L'analisi, cosa sta succedendo

Guardando a FdI è naturalmente presto per prendere in considerazione un "calo fisiologico" dei consensi, anche se proprio a pochi giorni dal voto in Basilicata, per la prima volta dalla vittoria alle Politiche il partito di Giorgia Meloni ha registrato un calo del gradimento anche a livello nazionale.

Della Lega invece in questi mesi si è detto di tutto e di più.

In molti Comuni in vista delle Amministrative dell'8-9 giugno verrà tolta la dicitura "Salvini Premier".

Il Pd sembra invece pagare la ribellione interna (un po0 come sta accadendo nella Lega) alla linea del segretario nazionale Elly Schlein.

conte schlein
Giuseppe Conte ed Elly Schlein

In particolare, la sua decisione di candidarsi alle Europee, mentre solo all'ultimo è stata messa in un cassetto l'idea di inserire il suo nome nel simbolo del partito.

Ma è evidente che sul Partito democratico gravano pesantemente le vicende giudiziarie che stanno il corso della vita politico-amministrativa in Puglia e, in parte, in Piemonte e il pesante "scontro" con il M5S e Giuseppe Conte.

I commenti

Ad ogni modo, Giorgia Meloni ha commentato positivamente la tornata in Basilicata:

Minori violenti, stretta col decreto Caivano: tutti i provvedimenti
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia

"Ringrazio di cuore tutti i cittadini che hanno voluto confermare il loro sostegno alle nostre politiche. La vostra fiducia è il motore che ci spinge avanti ogni giorno. I miei auguri di buon lavoro a Vito Bardi, alla giunta che si insedierà e ai consiglieri eletti. Avanti con impegno e determinazione".

Ancor più entusiasta grazie all'esito delle urne il commento del segretario nazionale di FI, Antonio Tajani:

Il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani
Il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani

"Ha vinto il candidato di Forza Italia Ha vinto il centrodestra unito. Hanno vinto i lucani che hanno scelto di sostenere il nostro Buon Governo per altri cinque anni".

All'attacco dei media invece Matteo Salvini della Lega:

"Vittoria schiacciante del centrodestra anche in Basilicata, come sempre unito e compatto, con la conferma del presidente Bardi. Ma non temete, se ne parlerà poco: certi giornali vivono e strepitano nella loro bolla sinistra, poi però i cittadini votano altro!".

La soddisfazione di Calenda e la picconata a Conte e Schlein

Carlo Calenda di Azione

Ma, oltre a Forza Italia, il vincitore delle Regionali in Basilicata è stato Carlo Calenda con Azione.

L'ex ministro non le ha mandate a dire a Giuseppe Conte ed Elly Schlein, attaccandoli pesantemente e al tempo stesso lanciando un messaggio moderato al Centrodestra:

"Complimenti ad Azione e Marcello Pittella che hanno preso il 7.5% dei voti arrivando testa a testa con la Lega e il M5S. Ricordo che su Azione Conte aveva messo un veto alla partecipazione alla coalizione di Centrosinistra. Il voto di Azione è risultato decisivo. Complimenti a Bardi per la rielezione. Vigileremo affinché le nostre priorità, a partire dalla sanità, diventino quelle del governo regionale".

E ancora aggiunto:

"Due lezioni si possono trarre da queste elezioni. Se Schlein continua ad andare dietro a Conte, ai suoi veti e alle sue proposte populiste la sinistra si schianterà definitivamente. Se la destra presenta candidati europeisti e liberali e non i "Trux" di turno, riesce ad aggregare voto moderato. Su tutto va ricordato il disastro dell’astensione che colpisce tutte le competizioni elettorali ma soprattutto le regionali. Gli elettori sono stanchi di sentir parlare solo di destra e sinistra; fascisti e comunisti e di quotidiane inutili polemiche su fatti di cronaca che nulla c’entrano con la Politica".

 

 

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