Nuovo decreto

Autovelox, dal 12 giugno 2025 le nuove regole: cosa cambia, dove si potranno mettere e quali vanno spenti

I Comuni dovranno spegnere quelli che non rientrano nelle casistiche del decreto, che altrimenti potrebbero prestarsi a tantissimi ricorsi

Autovelox, dal 12 giugno 2025 le nuove regole: cosa cambia, dove si potranno mettere e quali vanno spenti
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Da oggi, giovedì 12 giugno 2025, cambiano le regole sugli autovelox. Con le novità introdotte dal Mit e pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 28 maggio 2025 di fatto  ci troviamo di fronte a una svolta importante, che riguarda tutti coloro che circolano in auto.

Dove si possono mettere gli autovelox

Ma dove si potranno mettere gli autovelox? Con le nuove regole la collocazione degli autovelox può avvenire:

  • su strade urbane di scorrimento solo se il limite massimo di velocità consentito è pari a quello previsto per quel tipo di strada (comunque non inferiore a 50 km/h);
  • su strade urbane di quartiere e urbane locali solo se il limite massimo di velocità consentito è pari a quello previsto per quel tipo di strada (50 km/h);
  • su autostrade, extraurbane principali, extraurbane secondarie, extraurbane locali solo se il limite di velocità imposto è pari o comunque non inferiore di oltre di 20 km/h rispetto a quello previsto per quel tipo di strada (ad esempio, se su una strada extraurbana il limite previsto dal Codice è normalmente di 110 km/h, il dispositivo può essere utilizzato solo se il limite è fissato ad almeno 90 km/h, ma non per limiti inferiori).

In più, deve ricorrere una o più delle seguenti condizioni:

  • elevata incidentalità da velocità nel quinquennio precedente;
  • impossibilità o difficoltà di procedere alla contestazione immediata della violazione;
  • velocità dei veicoli in transito mediamente superiore ai limiti consentiti.

Non solo. Il decreto delinea anche la distanza minima tra due dispositivi in base alla tipologia di strada:

  • 4 chilometri su autostrade;
  • 3 chilometri su strade extraurbane principali;
  • 1 chilometro su strade extraurbane secondarie, locali e itinerari ciclopedonali;
  • 1 chilometro anche su strade urbane di scorrimento;
  • 500 metri su strade urbane di quartiere e urbane locali.

La distanza tra il segnale del limite di velocità e l'autovelox deve essere invece di almeno:

  • 1 chilometro su strade extraurbane;
  • 200 metri su strade urbane di scorrimento;
  • 75 metri sulle altre strade.

Quali autovelox diventano "fuorilegge"

C'è poi la spinosa questione degli autovelox non  omologati, che hanno dato origine a tantissimi ricorsi, vinti dagli automobilisti. Una sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito, infatti, che non basta l’approvazione di un modello di autovelox da parte del Ministero, ma è necessaria l’omologazione, ovvero una procedura ben più complicata e rigorosa. I due concetti non possono essere equiparati secondo i Supremi Giudici e le multe elevate con autovelox non omologati vanno considerate nulle.

Gli autovelox che non rispettano gli standard previsti dal Ministero, dunque, dovranno essere disattivati dai Comuni, in attesa del completamento dell'iter per ottenere l'omologazione ministeriale: in caso contrario, qualsiasi sanzione elevata da apparecchi approvati - ma non omologati secondo le nuove regole - sarà dichiarata nulla da Prefetti e Giudici di Pace, e si rischia una valanga di ricorsi da parte degli automobilisti con costi legali enormi per le casse comunali.

 

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