Auto sulla folla a Monaco, l'attentatore era sbarcato in Italia. Salvini: "Risultato di accoglienza incontrollata, fiero di aver chiuso i porti"
Immediata anche la reazione dell'astro nascente dell'estrema destra tedesca, supportata da Elon Musk: la leader dell’AfD Alice Weidel
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Il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini entra a gamba tesa sui tragici fatti di sangue avvenuti giovedì 13 febbraio 2025, a Monaco di Baviera. Un'auto si è lanciata sulla folla nel cuore della città, durante una manifestazione sindacale: ferite 28 persone, due delle quali in pericolo di vita. Anche un bimbo piccolo lotta per sopravvivere. Viene fermato sul fatto un afghano di 24 anni, richiedente asilo con precedenti. Prima di agire aveva postato un messaggio islamista sul web.
Dalle indagini è poi successivamente emerso che l'uomo era arrivato in Italia nel 2016 e poi era partito verso la Germania passando prima per la Calabria e poi da Brescia.
"L’ennesimo tragico risultato figlio di anni di accoglienza incontrollata e finta tolleranza, con la grave complicità di Bruxelles", ha tuonato il ministro delle Infrastrutture.
Nella serata del 13 febbraio il ministro dell’Interno bavarese Joachim Herrmann ha, però, corretto il tiro: il fermato non aveva precedenti penali, lavorava, ed era in possesso di regolare permesso di soggiorno.
Auto sulla folla a Monaco, Salvini: "Accoglienza incontrollata"
"Ancora terrore e morte nel cuore dell’Europa, a Monaco di Baviera, per mano di un afghano che ha travolto la folla alla guida di un’auto. Decine di feriti - tra cui diversi bambini - e almeno un decesso. Che orrore", ha tuonato ancora il vicepremier.
Anche se la sinistra ha provato a mandarmi in galera per questo, orgoglioso di aver CHIUSO I PORTI. #StopInvasione pic.twitter.com/J8NpSUuAmu
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 13, 2025
Successivamente Salvini rincara la dose:
"Anche se la sinistra ha provato a mandarmi in galera, orgoglioso si aver chiuso i porti".
Il riferimento è, chiaramente, al recente processo, che lo vedeva imputato nel caso Open Arms: accuse dalle quali è stato prosciolto. La Procura aveva chiesto sei anni per sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio. Il processo riguardava fatti avvenuti ad agosto 2019, quando era in carica il primo governo Conte, supportato da Movimento 5 Stelle e Lega. L’allora ministro dell’Interno Salvini impedì per giorni lo sbarco in Italia di 147 migranti salvati nel Mar Mediterraneo dalla nave dell’organizzazione non governativa spagnola Open Arms.
Il vicepremier, oggi, traccia un parallelismo sulla potenziale "pericolosità sociale" dei richiedenti asilo - come nel caso del presunto responsabile dei fatti di Monaco - e il nodo della sicurezza nazionale.
Chi è l'uomo fermato
Nella serata del 13 febbraio il ministro dell’Interno bavarese Joachim Herrmann ha corretto quanto inizialmente affermato:
“Il ventiquattrenne afghano, responsabile dell’attentato di oggi a Monaco, non aveva precedenti penali, le affermazioni della polizia di oggi in base al quale era noto alle forze dell’ordine erano ascrivibili a una attività investigativa nella quale era comparso come testimone. Inoltre, l’uomo aveva un permesso di soggiorno e di lavoro e, dunque, non era stato oggetto di un provvedimento di espulsione”.
Confermata, invece, la comunicazione in base alla quale la sua richiesta di asilo era stata bocciata.
Impatto sul voto tedesco?
L'ennesimo attentato nella Repubblica federale è avvenuto a dieci giorni dal voto, nel pieno di una campagna elettorale centrata proprio sulla questione migranti.
La vicenda è (inevitabilmente) stata fonte di scontro politico. L’ancora per dieci giorni cancelliere Olaf Scholz ha dichiarato: “nessuna clemenza” per l’attentatore e che “il governo federale sta pianificando di aumentare le deportazioni in Afghanistan per i criminali gravi”.
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Immediata la reazione dell'astro nascente dell'estrema destra tedesca, supportata da Elon Musk: la leader dell’AfD Alice Weidel ha tuonato:
“Milioni di persone sono venute da noi dopo aver gettato via i loro passaporti. E non sappiamo chi siano. Monaco, Aschaffenburg, Solingen, Mannheim e molti altri luoghi di morte lo dimostrano: abbiamo bisogno di una svolta nella migrazione, e ne abbiamo bisogno subito”.
Penso che questo sia un ragazzo che è stato influenzato dalla famiglia,parenti o amici. Era entrato minorenne. Come si poteva immaginare che sarebbe diventato un potenziale terrorista? Forse è stato il luogo di culto la causa della sua trasformazione.