Dal 6 al 14 dicembre

Atreju 2025: ecco il bullometro per “le parole d’odio della sinistra”. E la più nominata è… Schlein

Al via la kermesse di Fratelli d'Italia a Roma. Tantissimi gli ospiti e i dibattiti. Manca però il confronto più atteso

Atreju 2025: ecco il bullometro per “le parole d’odio della sinistra”. E la più nominata è… Schlein

È partita ufficialmente Atreju 2025, la storica manifestazione organizzata da Fratelli d’Italia, giunta alla sua 26ª edizione. L’evento, che ogni anno anticipa il Natale, si svolge come di consueto nei giardini di Castel Sant’Angelo, trasformati per l’occasione in un villaggio politico-culturale. Lo slogan di quest’anno è “Sei diventata forte – L’Italia a testa alta”.

Una festa “di parte ma non di partito”, come sottolineano gli organizzatori, che mira a un confronto trasversale su temi politici, sociali e culturali. In programma oltre 400 ospiti, 81 dibattiti e un palinsesto che intreccia politica, spettacolo, sport e società civile.

Arianna Meloni apre la kermesse: “Un’occasione di confronto mancata per l’opposizione”

A inaugurare Atreju è stata Arianna Meloni, capo della segreteria politica di FdI e sorella della premier, che ha tagliato il nastro davanti a ministri, parlamentari e a un nutrito gruppo di giovani volontari. Presente anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, accolto dal deputato Giovanni Donzelli, regista dell’organizzazione.

Meloni non ha risparmiato una stoccata all’opposizione sul mancato confronto tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein:

“Un’occasione persa. Schlein e Conte avrebbero anche potuto coalizzarsi contro mia sorella: sarebbe stato un confronto utile al Paese”.

La scelta della segretaria dem – che lo stesso giorno presiederà l’Assemblea nazionale del PD – è stata difesa dal sindaco Gualtieri:

“Non è colpa di Elly. Sarebbe stata una bella occasione, ma si potrà recuperare”.

Intanto, l’ironia circola tra gli stand: la radio ufficiale della kermesse apre le trasmissioni con un cartello stile Chi l’ha visto?: “Elly? Chi l’ha vista?”.

La segretaria dem è tra i più nominati dei primi giorni della kermesse, ovviamente in tono ironico.

Il villaggio di Natale, il blu Atreju e l’atmosfera “pop”

Quest’anno la festa assume anche i toni di un grande evento popolare: mercatino natalizio, pista di pattinaggio, vin brulé, pizza e porchetta. Un enorme albero tricolore campeggia all’ingresso, mentre playlist natalizie si alternano a hit italiane contemporanee.

Nei vialetti si incrociano ministri, amministratori locali, famiglie, turisti e curiosi. Una folla trasversale che contribuisce a dare all’evento un carattere più largo della sola appartenenza politica.

Il “bullometro”: voti alle parole d’odio della sinistra

Uno degli elementi più discussi di questa edizione è il “bullometro”, un grande pannello con cui Fratelli d’Italia assegna “voti” a frasi considerate offensive provenienti dal mondo progressista.

Tra i nomi esposti:

  • Maurizio Landini (“Giorgia Meloni è una cortigiana”) – Originalità 1, Livore 10
  • Maria Elena Boschi (“C’è un posto speciale all’inferno…”) – Originalità 3, Livore 10
  • Piergiorgio Odifreddi – Originalità 2, Livore 10
  • Francesca Albanese – Originalità 2, Livore 3
  • Filippo Ceccarelli – Originalità 3, Livore 8

Una provocazione che anche quest’anno diventa uno dei punti più fotografati dai visitatori.

Il Pantheon ideale della destra: da Marconi a Pasolini

Accanto al bullometro, un’altra installazione attira l’attenzione: il Pantheon della destra. Un percorso espositivo che raccoglie figure eterogenee, identificate per il loro contributo alla cultura del merito, del coraggio o della libertà.

Tra i personaggi scelti:

  • Guglielmo Marconi – egemonia della tecnica
  • Gabriele D’Annunzio – egemonia della poesia
  • Ettore Majorana – scoperta
  • Simone Weil – radici
  • Amedeo Guillet – avventura
  • Nicola Calipari – dovere
  • Sammy Basso – coraggio
  • Charlie Kirk – idee
  • Pier Paolo Pasolini – tradizione (la scelta più dibattuta).

Gli ospiti internazionali e il fitto calendario politico

Il programma di Atreju 2025 è particolarmente denso. Tra gli ospiti internazionali spiccano:

  • Abu Mazen, presidente dell’Autorità Palestinese (12 dicembre)
  • Esponenti del Likud israeliano
  • Rom Braslavski, ex ostaggio di Hamas (7 dicembre)

Tra gli appuntamenti politici più attesi:

  • Carlo Nordio sulla separazione delle carriere (11 dicembre)
  • Fini vs Rutelli, 32 anni dopo la sfida per il Campidoglio (8 dicembre)
  • Panel su Pasolini e Mishima con Alessandro Giuli ed Eugenia Roccella (9 dicembre)
  • Dibattito con i sindaci Manfredi e Gualtieri (10 dicembre)
  • Focus sul PNRR con Foti, Sbarra, Fico e Marsilio (11 dicembre)
  • Incontro su deepfake e odio online con Arianna Meloni, Raoul Bova, Francesca Barra (11 dicembre)
  • Confronto Crosetto–Travaglio (12 dicembre)

La giornata delle opposizioni – sabato 13 – porterà sul palco:

  • Giuseppe Conte
  • Matteo Renzi
  • Carlo Calenda
  • Angelo Bonelli
  • Riccardo Magi.

Non solo politica: spettacolo, cultura e sport

Atreju conferma la propria vocazione trasversale coinvolgendo anche volti noti dello spettacolo:

  • Mara Venier
  • Carlo Conti
  • Ezio Greggio
  • Chiara Francini
  • Raoul Bova.

Presenti anche icone dello sport:

  • Gianluigi Buffon
  • Fefè De Giorgi
  • Julio Velasco.

La chiusura con Giorgia Meloni: il 14 dicembre il gran finale

La premier Giorgia Meloni interverrà domenica 14 dicembre 2025 per concludere la manifestazione, dopo gli interventi dei leader del centrodestra Matteo Salvini, Antonio Tajani, Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa.

In contemporanea –  e non mancheranno sicuramente frecciate incrociate – Schlein sarà all’assemblea del Pd.