Approvata la sesta relazione sul Pnrr, Meloni: "Confermato il primato europeo dell’Italia"
La Corte dei Conti nel frattempo ha individuato alcune criticità suscitando la reazione dell'opposizione che ora chiede che la premier Giorgia Meloni riferisca in Aula sullo stato di attuazione del PNRR

Si è svolta questa mattina a Palazzo Chigi la Cabina di regia del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), presieduta dal Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, Tommaso Foti. Alla riunione erano presenti Ministri e Sottosegretari competenti, oltre ai rappresentanti dell'Anci, dell'Upi e della Conferenza delle Regioni e Province autonome.
Pnrr, Meloni: "Risultati raggiunti finora ci rendono orgogliosi"
Durante l'incontro, è stata approvata la sesta Relazione sullo stato di attuazione del PNRR, che sarà inviata al Parlamento. Il Ministro Foti ha illustrato i progressi compiuti dal Governo nel secondo semestre del 2024, sottolineando il raggiungimento di tutti gli obiettivi programmati, che hanno permesso all'Italia di ricevere il pagamento della quinta rata del PNRR per 11 miliardi di euro, della sesta rata per 8,7 miliardi e di richiedere la settima rata per 18,3 miliardi di euro, legata al conseguimento di 67 obiettivi, tra cui 32 target e 35 milestone.

Nella premessa della Relazione, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha evidenziato il primato europeo dell'Italia nella realizzazione del PNRR, sia per numero di obiettivi conseguiti che per risorse ricevute.
"La sesta Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza conferma il primato europeo dell’Italia nella sua realizzazione, per numero di obiettivi conseguiti, per risorse complessive ricevute e per numero di richieste di pagamento formalizzate e incassate", ha scritto il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella premessa della Relazione.
"Il Governo, le Amministrazioni titolari, le Prefetture e tutti i soggetti attuatori continueranno a lavorare, con costanza e determinazione, per portare a compimento tutti gli investimenti e le riforme. Lo faremo con lo stesso rigore, la stessa passione e lo stesso spirito di abnegazione che ci hanno permesso di diventare un modello in Europa nell’attuazione del PNRR. Abbiamo ancora molto lavoro da fare, ma i risultati raggiunti finora ci rendono orgogliosi e ci spronano a fare sempre meglio. Nell’interesse dell’Italia e degli italiani", ha aggiunto.
Il ministro Foti: "Pnrr attivato al 92%"
Durante la riunione, sono stati illustrati gli interventi normativi adottati per sostenere l'attuazione del PNRR. Tra questi, il decreto-legge n. 19/2024, che ha aggiornato i dati sulla piattaforma ReGiS e rafforzato le misure antifrode, e il decreto-legge n. 113/2024, che consente di accelerare i trasferimenti finanziari fino al 90% per supportare le esigenze di liquidità degli enti locali. Un focus specifico è stato dedicato alla distribuzione delle risorse territorializzabili del PNRR, pari a 145,3 miliardi di euro. Il Governo ha destinato al Mezzogiorno 59,3 miliardi, equivalenti al 40,8% del totale.

Il Ministro Foti ha sottolineato che, al 31 dicembre 2024, il 92% del PNRR risulta attivato, in fase di attivazione o chiusura, con una spesa aggiornata di 63,9 miliardi di euro, pari al 52% delle risorse ricevute. "Ora è il momento delle responsabilità", ha dichiarato, aggiungendo che il Governo farà il massimo sforzo per raggiungere gli obiettivi delle ultime tre rate del Piano, valutando anche eventuali aggiustamenti.
Corte dei Conti: "Obiettivi in linea, ma con criticità"
La Corte dei Conti, nella sua analisi del 2024 sullo stato di attuazione del PNRR e del PNC, ha evidenziato progressi nelle aree di digitalizzazione, transizione ecologica e infrastrutture, mentre ha segnalato ritardi nelle missioni relative a istruzione, inclusione e salute.
Tra le principali criticità individuate, si segnalano il rinvio di spese programmate per il biennio 2023-2024 per 2,4 miliardi di euro, la carenza di personale negli uffici di rendicontazione e controllo e i disallineamenti nei dati sulla piattaforma ReGiS. La Corte ha inoltre sottolineato la necessità di garantire la sostenibilità della spesa pubblica per gli enti locali anche oltre il 2026.
L'opposizione tuona: "Meloni riferisca in Parlamento"
A seguito delle osservazioni della Corte dei Conti, i gruppi di opposizione, tra cui PD, M5S, AVS, Azione e Italia Viva, hanno chiesto che la premier Giorgia Meloni riferisca in Aula sullo stato di attuazione del PNRR. Alcuni parlamentari hanno sollevato dubbi sulla trasparenza del Governo nella gestione del Piano, evidenziando possibili ritardi e il rischio di una richiesta di proroga al 2027 da parte del Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti.
"Non è più tollerabile questa situazione", ha dichiarato Piero De Luca (PD), chiedendo un'informativa urgente.
Anche Mauro Dell'Olio (M5S) ha espresso preoccupazione per i ritardi e la possibile proroga, mentre Francesca Ghirra (AVS) ha sottolineato la necessità di chiarezza sulle misure a rischio.
In risposta, il sottosegretario all'Economia, Federico Freni, ha assicurato che la relazione semestrale sullo stato di attuazione del PNRR sarà trasmessa al Parlamento entro la prossima settimana, fornendo tutte le risposte necessarie.