L'intervento

Alta corte disciplinare, Meritocrazia Italia: "Rigore e aderenza al criterio di trasparenza"

L'organismo avrà il potere di giudicare i magistrati per le violazioni disciplinari e sarà formato per sorteggio

Alta corte disciplinare, Meritocrazia Italia: "Rigore e aderenza al criterio di trasparenza"
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Nuovo passo verso la riforma del comparto Giustizia. Dopo l’approvazione dell’art. 2 del d.d.l. Nordio, che ha posto le basi per la separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti, lo scorso 16 luglio è stato approvato in Senato anche l’art. 4, che prevede l’istituzione di una nuova Alta Corte disciplinare, con il potere di giudicare i magistrati per le violazioni disciplinari.

Alta Corte disciplinare: come funziona il sorteggio

L’accesso alla nuova Alta Corte avverrà attraverso un sistema di sorteggio, già oggetto di intenso dibattito: ai togati si applicherà un sorteggio “secco”, mentre per i laici si prevede un sorteggio “temperato”, da un elenco definito dal Parlamento.

Il sorteggio, se da un lato finisce per svuotare di contenuto programmatico il valore di un criterio elettivo, dall’altro appare un sistema per evitare “contaminazioni”, influenze e preconcetti.

Per altro verso, c’è anche che le decisioni non saranno impugnabili in Cassazione né soggette a riesame da parte di un giudice terzo. Una scelta che solleva interrogativi sul rispetto del principio costituzionale della ricorribilità delle sanzioni e sul diritto di difesa dei magistrati, con il rischio di concentrare un potere assoluto in un organo non sottoposto a verifica giurisdizionale.

L’art. 104 della Costituzione, quale modificato dalla riforma, mostra con chiarezza quali dovrebbero essere, nell’intenzione del governo, i tratti qualificanti del nuovo assetto costituzionale del governo autonomo della magistratura:

  •  previsione di “due” Consigli superiori, entrambi presieduti dal Presidente della Repubblica, per le categorie separate di giudici e pubblici ministeri;
  • analoga composizione dei due organi, formati per due terzi da membri togati e per un terzo da membri laici, con la sola differenza riguardante il membro di diritto (il primo presidente della Corte di Cassazione per il Consiglio superiore della magistratura giudicante e il Procuratore Generale per il Consiglio Superiore della Magistratura requirente);
  • formazione dei Consigli attraverso sorteggi differenziati - secco per i togati e temperato per i laici - come in precedenza ricordato.

Meritocrazia Italia: "Confronto serio e responsabile"

Meritocrazia Italia chiede una attenta verifica di rispondenza del nuovo iter ai criteri di trasparenza.

"Una riforma tanto profonda dell’assetto costituzionale della magistratura impone, oggi più che mai, un confronto serio e responsabile. La portata delle modifiche – tanto nella struttura, quanto nei metodi di selezione – solleva interrogativi fondamentali sul futuro dell’autonomia e dell’equilibrio tra i poteri dello Stato".

"Ogni rimaneggiamento del sistema giustizia sia concepito col massimo rigore, a tutela della terzietà e dell’imparzialità della Magistratura e quindi dell’effettività dei diritti fondamentali dei cittadini".