Alla vigilia dell'8 marzo il Governo prepara un decreto che introduce il reato di femminicidio
Tra i punti principali del provvedimento vi è la tipizzazione del femminicidio come reato apposito e l'estensione della distanza da tenere dalla persona offesa

Il Consiglio dei ministri convocato per oggi, venerdì 7 marzo 2025, alle ore 17.00 a Palazzo Chigi, affronterà principalmente l'introduzione dello schema di disegno di legge sul "delitto di femminicidio e altri interventi normativi per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne e per la tutela delle vittime".
Delitto di femminicidio reato alla vigilia dell'8 marzo
La riunione del Cdm arriva peraltro alla vigilia di una data dall'elevato valore simbolico: la giornata internazionale della donna, sabato 8 marzo 2025. Il provvedimento presentato dai ministeri di Giustizia, Interno, Famiglia e Riforme istituzionali, sarà difatti l'unico punto all'ordine del giorno, oltre a leggi regionali e varie ed eventuali.

Fortemente voluto dalla premier Giorgia Meloni come segnale concreto da lanciare alla vigilia dell’8 marzo, il provvedimento è il frutto del lavoro congiunto degli uffici del sottosegretario Alfredo Mantovano, del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e della ministra per le Pari opportunità, Eugenia Roccella.
Inizialmente era stato previsto un "Testo unico sulla violenza di genere" ma ciò avrebbe allungato notevolmente le tempistiche. Per questo si è deciso di procedere con un Ddl, il quale dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni.
Il nuovo decreto contro femminicidi e violenza sulle donne
Quali saranno le nuove norme nel Ddl antiviolenza? A svelarle in anteprima è Il Sole 24 Ore, il quale ha anticipato il testo del provvedimento che verrà presentato al Consiglio dei Ministri di oggi venerdì 7 marzo 2025 alle ore 17.
In primis, il principale salto di qualità nel Codice penale avverrà con la tipizzazione del femminicidio, rendendolo un reato apposito, come ad esempio l'infanticidio. L'obiettivo è proteggere la donna indipendentemente dall’esistenza di vincoli familiari, all’interno di ogni rapporto affettivo, anche non formalizzato, distinguendo così gli omicidi che maturano nell’ambito delle relazioni diseguali di potere tra uomini e donne.
Il Ddl prevedrà inoltre l'obbligo di acquisire il parere della donna in caso di richiesta di patteggiamento per i reati elencati nel Codice rosso. Sarà rafforzato il ricorso alla misura cautelare degli arresti domiciliari per gli autori di violenza e si stabilisce l’estensione oltre i 500 metri fissati dalla legge Roccella della distanza da tenere dalla persona offesa, in caso di divieto di avvicinamento disposto dal giudice. Si valuta poi una norma per l'eliminazione dell’imposta di registro sui risarcimenti ma questo correttivo potrebbe anche arrivare più avanti.