MEDITERRANEO

Albania, atto terzo: nave di migranti (stavolta "sicuri") in viaggio verso Shëngjin

Intanto ennesimo naufragio in Sicilia, morti 2 bambini. Sbarcati in 300 a Lampedusa, a gennaio già 1700

Albania, atto terzo: nave di migranti (stavolta "sicuri") in viaggio verso Shëngjin
Pubblicato:
Aggiornato:

Se non è un tormentone, poco ci manca. Ma questa volta (anche se il condizionale è d'obbligo, fosse altro per non rischiare di essere smentiti) non dovrebbero esserci sorprese o problemi.

L'accordo dei migranti in Albania arriva al terzo capitolo, con ancora una nave di migranti in viaggio verso l'hub di accoglienza di Shëngjin.

Migranti in Albania incompatibili col diritto internazionale: trasferiti già in Italia

Viaggio Italia-Albania, atto terzo: questa volta ci siamo?

Nella fattispecie, si tratta della nave Cassiopea in viaggio appunto verso l'Albania con 49 migranti a bordo.

Come detto si tratta del terzo "viaggio" con queste modalità da quando sono stati aperti i centri (oltre a Shëngjin, sul mare, Gjader all'interno) dopo l'accordo bilaterale sottoscritto tra il nostro Governo e quello di Tirana.

Il centro italiano di permanenza di Gjader

Come ormai noto però e non senza un polverone di polemiche, i giudici italiani (nei tribunali di Roma e Bologna) non avevano convalidato i trattenimenti negli hub.

Le tappe di un progetto di accoglienza finora tortuoso

I 49 migranti sono partiti sulla nave della nostra Marina Militare, ieri mattina, domenica 26 gennaio 2025, dopo che nei giorni scorsi erano stati salvati in mare.

L’arrivo è previsto per domani, martedì. La nave della nostra Marina si trovava da venerdì nelle acque vicino a Lampedusa.

All'inizio erano state fatte salire a bordo 11 migranti. Rispetto ai due precedenti viaggi in questo caso il numero di persone che verranno portate in Albania è decisamente più consistente.

I soccorsi in mare nella zona di Lampedusa

Durata del viaggio e le poche persone trasportate avevano provocato una certa ironia. E il tutto aveva preso una piega ancor più eclatante dopo che i giudici non avevano convalidato i trattenimenti dei migranti, riportati poi in Italia (sempre su una nave, la Libra) e rilasciati.

La nave Libra

Verso la fine dell'anno, il Governo aveva però ottenuto che la competenza su questi casi non fosse in  capo ai giudici dei tribunali (dunque in un giudizio di primo grado), ma delle Corti d’appello.

Non senza polemiche, anche in questi giorni, da parte dell'Anm, l'associazione nazionale magistrati.

Come funziona l'accordo Italia-Albania sui migranti

I centri in Albania dovrebbero dunque tornare operativi. Quello di Shëngjin già da domani sotto il controllo della Polizia italiana che presidia la struttura.

Come stabilito nell'accordo gli hub servono per portare i migranti soccorsi nel Mediterraneo dalle autorità italiane, in acque internazionali.

Nelle strutture e al loro interno è previsto che siano detenuti i migranti maschi adulti e provenienti da quelli che l’Italia considera “paesi sicuri”.

Come appunto per 49 dei quasi 500 migranti recuperati in questi ultimi giorni.

Sempre tra queste persone, 53 hanno consegnato spontaneamente i loro passaporti.

Come detto, la gestione delle strutture, ma anche l'attività legata alle procedure per esaminare le richieste d’asilo, è a carico del nostro Paese.

La situazione degli sbarchi a Lampedusa, morti e numeri in aumento a gennaio

Nel frattempo, però, la situazione sbarchi su Lampedusa rimane decisamente attenzionata.

Perché ci sono stati dei morti e perché i numeri in questo primo scorcio di 2025, nonostante il freddo e le condizioni del mare, sono in aumento.

Tre cadaveri, due di bambini, sono stati infatti trasbordati dalla Ong Sea Punk su una motovedetta della nostra Guardia costiera che aveva già recuperati una trentina di migranti, intercettati da tre pescherecci.

Secondo le testimonianze delle persone recuperate ci sarebbero però almeno altri tre dispersi.

Stando ai report di questi ultimi giorni, da 300 gli sbarchi avrebbero raggiunto in poche ore le quasi 500 unità (469) e, più in generale, i numeri per questo mese di gennaio (che ancora deve finire) hanno toccato i 1700 approdi. 

Gli sbarchi sulle nostre coste, da inizio anno +135%

Nel pomeriggio intanto, sui migranti il Viminale ha reso noto il report degli sbarchi dall'inizio dell'anno su tutte le nostre coste.

Secondo i dati forniti, sono 3.074 i migranti sbarcati sulle coste italiane, il 135% in più rispetto ai 1.305 dello stesso periodo dell'anno scorso: basti pensare che solo tra venerdì e domenica ne sono arrivati 1402; un altro picco (979) si era registrato tra il 19 e il 21 gennaio.

Da dove arrivano

Con riferimento alla nazionalità dichiarata al momento dello sbarco, tra i migranti arrivati a gennaio, 525 (il 17%) provengono dal Bangladesh, 321 (il 10%) dal Pakistan, 206 (il 7%) dall'Egitto, 119 (il 4%) dalla Siria.

Sempre dall'1 gennaio a oggi, i minori stranieri non accompagnati sbarcati sono stati 221.

Le polemiche, la nave della deportazione

Intanto in queste ore, l'europarlamentare Ilaria Salis ha duramente attaccato questo "terzo viaggio":

Ilaria Salis

"Torna in azione la nave della vergogna, è in corso la deportazione di 49 persone verso l'Albania".

La nota del Ministero

Ecco la nota del Ministero diffusa ieri:

"Dopo le operazioni di valutazione delle condizioni delle persone intercettate, sono 49 i cittadini stranieri imbarcati a bordo della nave Cassiopea per il trasferimento nei centri in Albania, dove saranno avviate le procedure di accoglienza, trattenimento e valutazione dei singoli casi".

"Un dato significativo riguarda 53 ulteriori migranti che hanno presentato spontaneamente il proprio passaporto per evitare il trasferimento: una circostanza di particolare rilievo, in quanto consente di attivare le procedure di verifica delle posizioni individuali in tempi più rapidi anche a prescindere del trattenimento, aumentando le possibilità di procedere con i rimpatri di chi non ha diritto a rimanere in UE".

L'altra "partita", i rimpatri degli irregolari, gli ultimi numeri

Poco fa invece il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha fatto il punto della situazione riguardo i rimpatri.

Il titolare del Viminale non ha nascosto la propria soddisfazione riguardo gli ultimi numeri:

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi
Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi

"Continuano le operazioni straordinarie di rimpatrio da parte delle Questure. Altri 227 cittadini stranieri, irregolari sul territorio, sono stati ricondotti nel loro Paese di origine. Numeri che si sommano ai rimpatri di soggetti pericolosi trattenuti nei Cpr".

Seguici sui nostri canali