UNICO SUPERSTITE

Adam arrivato da Gaza. La mamma: "Grazie Italia"

Quello che ha portato in Italia Adam è il più grande intervento di evacuazione sanitaria organizzato finora dal nostro Paese

Adam arrivato da Gaza. La mamma:  "Grazie Italia"
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È atterrato nella serata di ieri - mercoledì 11 giugno 2025 - attorno alle 22:30, all’aeroporto militare di Milano-Linate, il volo umanitario dell’Aeronautica Militare italiana con a bordo Adam, un bambino di 11 anni sopravvissuto ai bombardamenti che hanno devastato la sua casa a Khan Younis, nella Striscia di Gaza.

Unico superstite della sua famiglia – ha perso tutti i suoi fratellini e il padre in un raid aereo israeliano – Adam è stato trasportato in Italia per ricevere cure specialistiche all’Ospedale Niguarda di Milano. Ad accompagnarlo la madre, la dottoressa Alaa al-Najjar, pediatra in servizio al Nasser Medical Center al momento dell’attacco.

Adam accolto all'aeroporto di Linate

Ad accogliere Adam e gli altri bambini palestinesi feriti erano presenti il vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, e l’assessore regionale al Territorio Gianluca Comazzi.

L'accoglienza all'aeroporto per il piccolo Adam al suo arrivo da Gaza

Adam è stato accolto con un pallone da calcio, donatogli da Tajani, che ha voluto rispondere all’informazione della zia del bambino – giunta da Toronto – secondo cui Adam ama questo sport. Il pallone è stato recuperato nella palestra dell’aeroporto da un militare dell’Aeronautica.

Benvenuta in Italia, siamo contenti di avervi qui”, ha detto Tajani alla madre di Adam, visibilmente commossa

Grazie mille, non ho parole. È un piacere enorme essere qui in Italia”, ha risposto la dottoressa Alaa, ancora segnata dal dolore per la perdita della sua famiglia.

Adam presenta fratture multiple e una lesione neurologica. Oltre a lui, altri due minori feriti saranno curati in Lombardia: una quindicenne con gravi lesioni toraciche e fratture multiple, accolta dal Policlinico di Milano, e una dodicenne con fratture complesse, destinata all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Il più grande intervento di evacuazione organizzato dall'Italia

Il trasferimento dei piccoli pazienti è stato gestito da AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) con ambulanze medicalizzate dotate di personale sanitario specializzato. L’intervento rientra nell’ambito del servizio Medevac (Medical Evacuation), promosso dal Ministero degli Affari Esteri in collaborazione con la Protezione Civile, il Ministero della Difesa e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, con il supporto del Meccanismo Europeo di Protezione Civile.

Antonio Tajani e Guido Bertolaso all'aeroporto di Linate per accogliere il piccolo Adam

“Ancora una volta – ha dichiarato Bertolaso – Regione Lombardia e la nostra sanità si mettono a disposizione per chi è in difficoltà. È una conferma del nostro impegno nel nome della solidarietà. Le parole del rappresentante dell’OMS che ha definito la Lombardia un esempio per il mondo intero sono state toccanti”.

Anche Comazzi ha ringraziato “tutto il sistema sanitario lombardo per il prezioso impegno”.

Quello che ha portato in Italia Adam è il più grande intervento di evacuazione sanitaria organizzato finora dal nostro Paese, con 17 bambini palestinesi feriti e 53 accompagnatori per un totale di 70 persone. Insieme al volo atterrato a Milano, altri due aerei sono giunti a Verona e Pratica di Mare, portando in Italia complessivamente 80 persone, tra cui il più piccolo ha appena 2 anni. I pazienti sono stati distribuiti tra strutture ospedaliere altamente specializzate, tra cui il Regina Margherita di Torino, il Meyer di Firenze, il Bambino Gesù di Roma, il Maggiore di Bologna, il Policlinico di Modena e altri.

L'intervento ha permesso di far evacuare da Gaza ben 70 persone

In totale, da inizio operazione, l’Italia ha accolto 133 bambini provenienti da Gaza, insieme ai loro familiari, offrendo loro assistenza sanitaria e supporto psicologico.

"Le guerre purtroppo provocano questi disastri. Ho visto negli occhi delle mamme e dei bambini l’orrore – ha commentato Tajani – Ci hanno chiesto: ‘Possiamo restare in Italia?’ e noi cerchiamo di fare il possibile per offrire loro un rifugio e cure adeguate".

Il ministro ha ribadito l’impegno dell’Italia per la pace e la tutela dei più fragili: "Basta bombardamenti. I bambini non sono combattenti, sono vittime innocenti. Dobbiamo rispettare il diritto umanitario".

Questa operazione, oltre al valore sanitario, rappresenta un segnale forte sul piano diplomatico. Grazie al lavoro dell’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv, del Consolato a Gerusalemme e del personale della Presidenza del Consiglio, è stato possibile superare ostacoli logistici e politici per mettere in salvo i pazienti più vulnerabili della Striscia di Gaza. L’Italia si conferma così il quarto Paese al mondo – e il primo tra quelli occidentali – ad aver organizzato un’evacuazione sanitaria di queste proporzioni.

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