ANNIVERSARIO

33 anni dalla morte di Borsellino: Mattarella ricorda la strage di via D'Amelio

"Onorare la sua memoria vuol dire seguire la sua lezione di dignità e legalità e far sì che il suo messaggio raggiunga le generazioni più giovani"

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Paolo Borsellino

Palermo, 19 luglio 1992, ore 16.58: il giudice Paolo Borsellino con la sua scorta sta per entrare nel palazzo in cui vive la madre in via D'Amelio quando una 126 carica di uno speciale esplosivo salta in aria.

Strage di via D'Amelio

Oltre al giudice muoiono cinque agenti della scorta: erano trascorsi appena 57 giorni dalla strage di Capaci in cui erano caduti il giudice Giovanni Falcone e la moglie, più tre agenti della scorta.

A Montecitorio la valigetta dell'attentato, il video:


Mattarella ricorda la strage di via D'Amelio

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,:

"La strage di via D’Amelio ha impresso un segno indelebile nella storia italiana.

La morte di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta – Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina – voluta dalla mafia per piegare le istituzioni democratiche, a meno di due mesi dall’attentato di Capaci, intendeva proseguire, in modo eversivo, il disegno della intimidazione e della paura.

La democrazia è stata più forte. Gli assassini e i loro mandanti sono stati sconfitti e condannati.

In questo giorno di memoria, la commozione per le vite crudelmente spezzate e la vicinanza ai familiari delle vittime restano intense come trentatré anni or sono. Il senso di riconoscenza verso quei servitori dello Stato che, con dedizione e sacrificio hanno combattuto il cancro mafioso, difendendo libertà e legalità, consentendo alla società di reagire, è imperituro.

Le vite di Paolo Borsellino e di Giovanni Falcone sono testimonianza e simbolo della dedizione dei magistrati alla causa della giustizia.

Borsellino non si tirò indietro dal proprio lavoro dopo la strage di Capaci. Continuò ad andare avanti. Onorare la sua memoria vuol dire seguire la sua lezione di dignità e legalità e far sì che il suo messaggio raggiunga le generazioni più giovani".

Mattarella a Montecitorio all'inaugurazione di una teca in memoria di Borsellino