LE PREVISIONI

Maltempo in arrivo: Sardegna la prima regione colpita, poi piogge e neve su gran parte d’Italia

Avanza una perturbazione atlantica che porta correnti umide meridionali sull’Italia. Resta la mancanza di vero freddo sull’Europa orientale

Maltempo in arrivo: Sardegna la prima regione colpita, poi piogge e neve su gran parte d’Italia

Dopo oltre dieci giorni di dominio anticiclonico, con tempo stabile, inversioni termiche e una qualità dell’aria spesso pessima, l’alta pressione è pronta a lasciare l’Italia. Da domani – martedì 16 dicembre 2025 – prenderà infatti il via una fase di maltempo legata all’ingresso di una saccatura atlantica che riporterà piogge diffuse, temporali e anche nevicate, soprattutto sulle Alpi.

La prima regione a fare i conti con il peggioramento sarà la Sardegna, già dalla giornata di domani, seguita dal Nord-Ovest e poi dal resto della Penisola nel corso di martedì.

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Addio anticiclone: cambia lo scenario meteorologico

L’anticiclone, che ha favorito una lunga fase di stagnazione dell’aria nei bassi strati, sta progressivamente ritirandosi verso l’Europa orientale.

Da ovest avanza una perturbazione atlantica che attiverà correnti umide meridionali sull’Italia. Il fronte caldo, in risalita dal Nord Africa, inizierà a portare le prime piogge tra il pomeriggio e la sera, mentre il peggioramento entrerà nel vivo dalla serata.

Questa evoluzione non solo aiuterà a “ripulire” l’aria dopo giorni di smog, ma garantirà anche precipitazioni importanti, molto attese soprattutto sulle Alpi occidentali.

Piogge e neve: attenzione a Liguria e Alpi

Tra la serata di lunedì 15 e tutta la giornata di martedì 16 dicembre, il maltempo colpirà in modo più deciso il Nord-Ovest. Sull’arco alpino occidentale sono attese nevicate abbondanti, con accumuli che oltre i 1500 metri potranno superare i 50 centimetri, in particolare sulle Alpi Marittime. Sulle restanti Alpi le nevicate saranno meno intense e confinate a quote più elevate.

Sull’arco alpino occidentale sono attese nevicate abbondanti, con accumuli che oltre i 1500 metri potranno superare i 50 centimetri

Da segnalare un aspetto delicato per il Piemonte sud-occidentale: tra Cuneese e Astigiano la neve potrebbe spingersi fino a quote molto basse, prossime alla pianura (250-350 metri), a causa di un fenomeno di omotermia da rovesciamento, che consente all’aria fredda di raggiungere il suolo durante precipitazioni intense.

Sulla Liguria si prevede una fase di maltempo persistente, con piogge anche intense e accumuli superiori ai 100 mm, con mari molto mossi o agitati e venti forti, soprattutto di provenienza settentrionale.

Le previsioni di martedì 16 dicembre 2025

Nella giornata di martedì 16 dicembre 2025 il maltempo coinvolgerà gran parte del Paese. Secondo le previsioni dell’Areonautica Militare, al Nord il cielo risulterà molto nuvoloso o coperto, con rovesci e temporali diffusi su Liguria, Piemonte e Lombardia e precipitazioni più irregolari ma presenti anche sulle restanti regioni settentrionali. Sulle Alpi e sulle Prealpi occidentali sono attese nevicate abbondanti, con accumuli significativi soprattutto sull’arco alpino occidentale. Nelle pianure della Val Padana e nelle valli interne si formeranno nebbie al mattino, in progressivo dissolvimento nel corso della giornata.

Sulle regioni centrali il cielo sarà coperto, con piogge e temporali diffusi su Toscana, Lazio e Umbria, mentre i fenomeni risulteranno più irregolari e meno intensi su Marche e Abruzzo. Sull’Appennino abruzzese saranno possibili nevicate oltre i 2000 metri di quota. Anche sulla Sardegna il tempo risulterà molto nuvoloso con rovesci e temporali soprattutto nelle ore mattutine, ma con una graduale attenuazione dei fenomeni nel corso della giornata. Non mancheranno nebbie mattutine nelle valli interne.

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Nella giornata di martedì 16 dicembre 2025 il maltempo coinvolgerà gran parte del Paese

Al Sud e sulla Sicilia la nuvolosità sarà compatta per l’intera giornata. Le piogge risulteranno intense sulla Sicilia e tenderanno a estendersi nel corso delle ore anche alla Calabria e successivamente alle restanti regioni meridionali, con fenomeni più insistenti sul nord della Campania. Locali foschie interesseranno le valli e le pianure interne.

Le temperature minime saranno in netto rialzo su tutto il Paese, mentre le massime subiranno una diminuzione su Piemonte e Liguria, risulteranno in lieve aumento su Veneto, Emilia-Romagna e Puglia e generalmente stazionarie sulle altre regioni. I venti soffieranno forti dai quadranti settentrionali sulla Liguria e dai quadranti meridionali lungo le coste tirreniche centrali, mentre altrove saranno più deboli e variabili. I mari risulteranno da molto mossi ad agitati sul Mar Ligure e sul Tirreno centrale.

Le previsioni dei prossimi giorni

Nella giornata di mercoledì 17 dicembre il tempo resterà instabile nelle prime ore, con rovesci e temporali che interesseranno ancora gran parte dell’Italia. A partire dal pomeriggio si assisterà però a un miglioramento generale, inizialmente più evidente al Centro-Sud. Al Nord persisterà una nuvolosità diffusa accompagnata da piogge residue, mentre sulle aree alpine continueranno le nevicate oltre i 1200 metri di quota. Le temperature, sia nei valori minimi che massimi, tenderanno complessivamente ad aumentare, rendendo l’atmosfera meno rigida.

Giovedì 18 dicembre sarà caratterizzato da un progressivo miglioramento delle condizioni meteorologiche, con tempo stabile al Nord, maggiore variabilità al Centro e una residua instabilità al Sud. Tra venerdì 19 e sabato 20 dicembre il maltempo risulterà ancora presente ma in progressiva attenuazione, con condizioni più stabili su Nord e Centro e tempo più perturbato sulle regioni meridionali.

Nel medio-lungo termine non si intravedono ondate di freddo significative, ma nemmeno rimonte anticicloniche degne di nota. Sarà infatti il flusso atlantico a dominare la scena. Un elemento cruciale resta la mancanza di vero freddo sull’Europa orientale: senza un raffreddamento deciso di quelle vaste aree, eventuali irruzioni continentali risulterebbero deboli e incapaci di raggiungere in modo efficace l’Italia.