Risotto al lampredotto
di Agostino Barlacchi
difficoltà: media
tempo: 40 minuti
dosi: per 2 persone
Ingredienti
burro (una noce); riso Carnaroli (200 gr.); vino bianco secco (un bicchiere); brodo vegetale (con un dado vegetale); parmigiano reggiano grattato; lampredotto (un etto); una cipollina piccola; pepe nero.
Preparazione
Innanzitutto fare un soffritto con la cipolla tagliata fine fine e la noce di burro: quando la cipolla inizia a imbrunirsi metterci il riso e mescolare di continuo. Aggiungere il vino bianco e abbassare la fiamma per fare sfumare qualche minuto. Ricordiamoci di controllare bene il padellino, mescolando se serve perché i chicchi potrebbero appiccicarsi. Quindi in una pentola a parte mettere mezzo litro di acqua bollente con il dado vegetale e girare finché il dado non si è sciolto. Aggiungere questo brodo vegetale al riso, alzando il fuoco e continuando a mescolare. Metterci dentro quindi il lampredotto precedentemente "scottato" in acqua bollente e tagliato a striscioline finissime. Mantecare ancora un po' e assaggiare per (eventualmente) aggiuntare il sale. Spegnere e lasciare sul fuoco qualche minuto, quindi impiattare con una spolverata di parmigiano grattugiato e (volendo) un pizzico di pepe nero.
Il lampredotto è una specie di "trippa" ovvero parte delle budella: commestibile e buonissimo, risulta tuttavia ben grasso quindi va gustato una volta ogni tanto per evitare guai col colesterolo. Secondo una tradizione toscana, dovrebbe il suo nome a un vertebrato preistorico simile all'anguilla. Viene detto anche "labomaso" ovvero la quarta parte dello stomaco di bue. Questa dunque la ricetta del risotto al lampredotto, alla toscana, tutta da gustare.