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SURREALE
Nella lista nera dell'Ucraina c'è anche... Pupo: "Io bandito, non mi fermerò"
"Il ministero degli Esteri italiano mi ha recentemente ed ufficialmente informato che il governo dell’Ucraina mi ha inserito nella lista nera, quella degli indesiderati, dei ‘criminali’".
La situazione in Ucraina è incandescente, la diplomazia internazionale è al lavoro per scongiurare lo spettro di una guerra, seppur "light" (posto che la definizione abbia un senso): gli Usa "allertano" ben 8.500 soldati, la Nato rafforza il contingente in Europa mentre Londra soffia sul fuoco accusando la Russia di essere pronta a invadere lo Stato sotto l'egida di Zelenskyy.
La crisi ucraina è al centro della politica internazionale e, nelle ultime ore, si inscrive un nuovo attore nell'esplosivo scenario: Pupo. Sì stiamo parlando del nostrano cantautore, all'anagrafe Enzo Ghinazzi, che accusa in maniera un po' surreale gli ucraini di averlo bandito dai loro territori: "Gelato al cioccolato" è davvero così scomoda?
Pupo: "Io bandito dall'Ucraina"
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Con un post su Instagram Pupo racconta di essere stato bandito dall'Ucraina. Il musicista sarebbe finito in una vera e propria lista nera, fra coloro la cui presenza è indesiderata all'interno dello Stato. Stando al suo racconto a dargli conferma del veto sarebbero state le istituzioni italiane venute a conoscenza del provvedimento.
Il ministero degli Esteri italiano mi ha recentemente ed ufficialmente informato che il governo dell’Ucraina mi ha inserito nella lista nera, quella degli indesiderati, dei ‘criminali’. In pratica, se mi presento alla loro frontiera, rischio di essere arrestato.
Le ragioni del veto
Cosa avrà mai fatto di male Pupo per ricevere un provvedimento così drastico? Pare sia risultata sgradita la partecipazione di Ghinazzi al Festival russo della canzone di guerra a Jalta, in Crimea (territorio occupato dai russi, al centro della contesa con l'Ucraina).
L'ex opinionista del Grande Fratello Vip ha continuato il suo sfogo via social, dichiarando che la sua voglia di cantare e portare ovunque la sua musica non sarebbe stata fermata da divieti:
Peccato! Io comunque non mi fermerò. Continuerò a portare la mia musica in giro per il mondo. Dalla Russia all’Australia ed ovunque mi sarà data la libertà di cantare le mie innocue canzoni. Per questo, il prossimo aprile, tornerò di nuovo in Crimea. Lo farò con convinzione e senza nessun timore.
Ci manca soltanto la crisi diplomatica innescata da Pupo...
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