Parole al veleno

Marcell Jacobs taglia i ponti col suo agente... Fedez: "Non gli importava nulla di me"

Il velocista azzurro si sfoga contro la società che gli curava l'immagine: "Quando ho vinto l'oro olimpico erano tutti al mare"

Marcell Jacobs taglia i ponti col suo agente... Fedez: "Non gli importava nulla di me"
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Marcell Jacobs vs Fedez, nuovo atto. La querelle tra i due volti noti della nostra Penisola continua con il campione olimpico che ha rilasciato parole al veleno nei confronti del rapper-imprenditore milanese:

"Quando ho vinto l'oro olimpico mi hanno scritto 24 ore dopo. Erano tutti al mare e non gli importava nulla di me".

Marcell Jacobs si sfoga così, in un'intervista, tornando con la memoria ai motivi che lo hanno portato a rompere la collaborazione con la società di Fedez che, ai tempi, gli curava l'immagine. Un rapporto non finito proprio benissimo e i cui risvolti ora passeranno in Tribunale.

Jacobs contro Fedez e la sua società: "Non gli importava nulla di me"

Uno sfogo duro e crudo, senza mezzi termini. Lamont Marcell Jacobs, intervistato da La Stampa, come raccontato da Prima Brescia, è tornato a parlare della fine dei rapporti con Fedez e la sua società Doom che in passato curava l'immagine del velocista italiano.

"Nel 2018 mi sono affidato alla società di Fedez, mi aspettavo che stare vicino a lui desse visibilità, ma lì non hanno mai sviluppato un progetto. Me li aspettavo pronti al risultato invece ho vinto Tokyo e mi hanno scritto 24 ore dopo. Erano al mare e non gliene fregava niente".

Parole al veleno del campione olimpico a cui non è andata proprio giù la poca attenzione dell'agenzia di Fedez ai tempi della sua clamorosa vittoria a Tokyo 2020. Nonostante ciò, il giorno del successo di Jacobs nei 100 metri piani, l'artista milanese che ne curava l'immagine aveva pubblicato una stories su Instagram nel quale lo celebrava così:

"Fiero di lavorare al tuo fianco, orgoglio italiano".

Il rapporto commerciale tra Jacobs e Fedez

Cinque anni fa, Marcell Jacobs, allora poco conosciuto al di fuori del mondo dell'atletica leggera, si era affidato all'agenzia Zdf, che fu fondata da Fedez insieme a J-Ax e Fabio Rovazzi (poi usciti di scena in seguito alle divergenze con il marito di Chiara Ferragni). Nel 2020, poi, il contratto fu ceduto alla Doom, altra agenzia gestita dal rapper milanese insieme alla madre.

I rapporti tra i due, però, sono andati rovinandosi nel tempo e per questo motivo il velocista italiano, divenuto campione olimpico, insoddisfatto del servizio ricevuto ha deciso di tirarsi fuori:

"Quando mi sono trovato davanti a persone che promettevano soldi e numeri mi sono affidato. In qualche mese ho realizzato che mi raccontavano come non sono. C'era poca trasparenza".

Il centometrista originario di Desenzano del Garda, quindi, si è affidato ad un altro partner promozionale:

"Non mi ha promesso numeri, mi ha dato una visione internazionale. Con loro si parla di collaborazioni a lungo termine, per il post atletica".

Quest'ultimo passaggio, tuttavia, non è stato però liscio come Jacobs credeva poiché Fedez, vedendosi sfuggire il campione dalla sua società, ha deciso di ricorrere a vie legali, facendogli causa e portandolo in Tribunale.

Fedez fa causa a Jacobs

La scappatoia trovata da Marcell è stata proprio la cessione del contratto alla Doom (con la quale l'accordo sarebbe scaduto a settembre 2022), utilizzato come "grimaldello" per rescindere il contratto:

Fabio Ventura, uno dei legali dello sprinter, aveva spiegato all'Adnkronos:

"Si ritiene che l’immagine di uno sportivo di livello internazionale debba avere una pianificazione ed uno studio di carattere internazionale, con una serie di specificità e in questo senso si è ritenuto che non ci fossero i presupposti per andare avanti".

Ma la Doom, come detto, non ci sta, e ha presentato un ricorso d'urgenza contro Jacobs e la società che ora lo rappresenta.

"Questa iniziativa della Doom ci ha stupito – ha aggiunto il legale – Sono stati fatti diversi tentativi perché avvenisse tutto con modalità assolutamente diverse. Siamo comunque disponibili a trovare un accordo”.

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