Jean Alesi arrestato: ha tirato un ordigno esplosivo contro la finestra del cognato
L'ex pilota sostiene si sia trattato di una goliardata scappata di mano; la vittima dell'esplosione si sta separando da sua sorella.
Jean Alesi, notissimo ex pilota di Formula 1, è stato fermato dalla polizia di Avignone con l'accusa di aver fatto esplodere un grosso petardo contro la finestra dell'ufficio del cognato, che si starebbe separando da sua sorella.
Jean Alesi arrestato in Francia
A dare l'annuncio è stato il vice procuratore di Nîmes, Antoine Wolff:
"Jean Alesi è stato arrestato lunedì 20 dicembre 2021 intorno alle 16 per aver danneggiato la proprietà altrui per mezzo di un ordigno esplosivo".
I fatti sono avvenuti a Villeneuve-lès-Avignon, la cittadina in cui abita il 57enne ex pilota della Ferrari. Nella serata di domenica 19 dicembre 2021, intorno alle 22, i residenti nel quartiere, preoccupati dal rumore di un'esplosione, hanno chiamato le forze dell'ordine. Grazie al numero di targa annotato da un vicino, la polizia è risalita a un veicolo che apparteneva a José Alesi, fratello dell'ex pilota, per lui sono dunque scattate le manette.
"Uno scherzo innocente"
Nella giornata di ieri l'ex pilota si è recato in questura, scagionando il fratello: il 57enne ha chiarito che in macchina c'era lui, con il figlio e un amico di quest'ultimo. Ha ammesso di aver posto un "grande fuoco d'artificio comprato in Italia" sullo stipite di una finestra dell'ufficio di suo cognato. Alesi sostiene si sia trattato di una goliardata, uno scherzo del quale non sono state calcolate adeguatamente le conseguenze.
Inoltre, sempre attenendosi alla versione fornita dall'ex campione, il fatto che il cognato - vittima del brutto "scherzo" - si stia separando da sua sorella è un fatto del tutto irrilevante. Alesi ha infatti assicurato di non essere in nessun modo in polemica con l'uomo. Non è ancora chiaro se questa versione abbia convinto gli inquirenti.
Il francese ha corso in F1 dal 1989 al 2001. Rimasto nel cuore di tanti tifosi della Ferrari, di cui è stato alla guida per cinque anni (1991-1995), per il suo stile di guida impetuoso che gli è valso la vittoria di un Gran Premio.