La rubrica

Fabrizio Corona, tra il caso “Striscia La Notizia – Fagnani” e l’apostrofe razziale a Rajae Bezzaz: “Chi sa, fa e chi non sa, insegna”! - L’Irriverente commento di Simone Di Matteo

Il perfetto modello per capire chi non dover mai essere o diventare!

Fabrizio Corona, tra il caso “Striscia La Notizia – Fagnani” e l’apostrofe razziale a Rajae Bezzaz: “Chi sa, fa e chi non sa, insegna”! - L’Irriverente commento di Simone Di Matteo
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La legge n.205 del 25 giugno 1993, altresì detta Legge Mancino, è un atto legislativo della Repubblica Italiana il cui fine è quello di condannare e sanzionare qualsiasi tipo di frase, gesto, azione o slogan che presenti tracce di incitamento all’odio o alla violenza e di discriminazione dal punto di vista razziale, etnico, religioso o nazionale. In altre parole, è attualmente uno di quei pochi (per non dire l’unico) strumenti normativi che l’ordinamento italiano offre per la repressione di suddetti crimini. Il che, sinceramente parlando, non presuppone di certo uno svilimento della sua utilità. Anzi, al contrario di quel che potrebbero pensare le illustri menti di questa nostra contemporaneità, è il mezzo più efficace, soprattutto se teniamo in considerazione il clima politico attuale, al quale possiamo (e dobbiamo) fare ricorso e che in molti dovrebbero sicuramente tenere bene a mente. Un po’ ciò che dovrebbe fare Fabrizio Corona, il fu “Re dei Paparazzi” e l’ormai auto-elettosi “alto conoscitore dei segreti del mondo”, nell’esatto momento in cui decide di partorire titoli oltre il limite del deontologico sulla testata giornalistica Dillinger News e tentare, in maniera decisamente maldestra, di fare luce sul caso riguardante Francesca Fagnani e la sua presunta pubblicità occulta, un’inchiesta di cui si sono occupati Striscia La Notizia e la sua inviata Rajae Bezzaz nei giorni scorsi.

Fabrizio Corona
Fonte foto: web

“Il prezzemolinismo” di Fabrizio Corona, del quale nessuno ha assolutamente bisogno

Corona una volta era famoso per le sue scorribande legali, a cui forse veniva dato più spazio in televisione che nelle più opportune sedi, per la sua burrascosa relazione con Nina Moric, per i pettegolezzi di una liaison amorosa con Lele Mora, per il suo periodo di detenzione in carcere e per chi più ne ha, più ne metta. Oggi, invece, non se ne sentirebbe quasi più parlare se non fosse per la sua imperterrita intromissione in questioni che non lo riguardano e per la sua malsana abitudine di dispensare opinioni laddove non sono richieste al pari di uno dei peggiori prezzemolini televisivi che le reti del Biscione abbiano mai visto. Chissà, sarà la mancanza delle luci della ribalta o magari la mera voglia di trovare un pretesto per far parlare di sé, questo non posso affermarlo. Quel che risulta certo, però, è che la presunzione di saperne più degli altri continua ancora una volta ad essere uno dei tratti che più lo contraddistingue e che lo mette in mostra non nel migliore dei modi. Una caratteristica che è tornata a farsi viva proprio nelle ultime settimane. Ma d’altronde, si sa, “chi nasce tondo, non può morire quadrato”!

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Di recente, infatti, il tg satirico condotto da Gerry Scotti e Michelle Hunziker, ha mandato in onda un servizio realizzato da Bezzaz e incentrato sulla Fagnani con il fine di scoprire se quest’ultima si sia resa protagonista di messaggi subliminali o sponsorizzazioni con brand vari, violando, di conseguenza, i principi deontologici del giornalismo. Ed è qui che l’ex di Belen Rodriguez ha ben pensato di scendere in campo al grido di “Fabrizio Corona vi spiega”, vantandosi di aver perc*lato in più di un’occasione Mamma Rai (dietro compenso, tra l’altro, come da lui stesso scritto) e fornendo delucidazioni sulla questione Fagnani nemmeno se qualcuno glielo avesse chiesto. Ora, tralasciando per un attimo i risvolti del servizio in questione dei quali mi auguro che Rajae si occupi molto presto, preferirei di gran lunga soffermarmi sugli epiteti sgradevoli rivolti ad una donna che ha fatto semplicemente il suo lavoro.

Fabrizio Corona
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Ricci vergognati: mandi una marocchina con un passato da vergognarsi ad accusare una giornalista seria di una cosa che non ha fatto” recita la prima parte del titolo al panegirico sulla deontologia (ironia della sorte!) e sulla figura immacolata di Fagnani a firma di Corona. Innanzitutto, mi preme sottolineare che sebbene Fagnani abbia dimostrato di condurre seriamente e con un fare pulito un format sui generis, che tra l’altro apprezzo anche io, questo non la rende integerrima, infallibile, inattaccabile, incapace di difendersi da sola o addirittura superiore alle sue colleghe. E la situazione non cambia evidenziando che costei è la moglie di Enrico Mentana, uno di quei pochi giornalisti odierni degni di svolgere tale professione. In secondo luogo, qual è la ragione apparentemente necessaria di dover ribadire, con un intento a prima vista sprezzante e di conseguenza perseguibile legislativamente, le origini di Bezzaz (di cui peraltro chiunque è a conoscenza) se non quella di discriminarne e sminuirne la professionalità?! E di quel “passato da vergognarsi”, ne vogliamo davvero parlare? Non credo assolutamente che Fabrizio Corona, i cui precedenti possono fungere da modello giusto per capire chi non dover mai essere o diventare, sia la persona più adatta a dispensare consigli e ad elargire morali qua e là neanche fosse il più “pio” degli uomini. Ma del resto, in Italia è fare comune oramai, “chi sa, fa e chi non sa, insegna”!!!

Se vi siete persi il commento della scorsa settimana dell'Irriverente Simone Di Matteo dedicato al caso di Antonio Scurati e Serena Bortone, potete recuperarlo QUI!

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