“Carlo Vanzina è il figlio illegittimo di Totò?”, la furia del fratello Enrico e un mare di parole lasciate lì ad annegare: l’Irriverente commento di Simone Di Matteo

Dichiarazioni che non fanno onore a nessuno e la cui utilità pare esser soltanto quella di dar lustro a personalità nella peggior maniera possibile

“Carlo Vanzina è il figlio illegittimo di Totò?”, la furia del fratello Enrico e un mare di parole lasciate lì ad annegare: l’Irriverente commento di Simone Di Matteo
Pubblicato:

"Parole, parole, parole, parole, parole soltanto parole, parole tra noi" cantava l’inimitabile e sempre attuale Mina nell’ormai lontano 1972, un’arguta riflessione, la sua, sulla vanità delle promesse che caratterizza ancora oggi un po’ tutti noi e sulla caducità di quei fatti che spesso (e volentieri, aggiungerei io) non vi fanno seguito. Siamo abituati, in effetti, a (s)parlare troppo e a non agire mai, lasciando incompiuta quell’infinità di propositi e obiettivi che il più delle volte ci ripromettiamo (solamente!) di portare a compimento. Insomma, un’inesorabile e malsana abitudine che evidentemente ci fa comodo, ma che, al tempo stesso, rende la solita ed immancabile “fuffa” l’espediente narrativo del nuovo millennio.

Le dichiarazioni di Alvaro Vitali su Carlo Vanzina e la reazione di Enrico

Quante volte ci siamo battuti il petto per le più nobili cause e poi non ci siamo rimboccati le maniche per contribuire alla realizzazione di un risvolto concreto?! Sicuramente molte. Oppure, quante volte abbiamo espresso teoricamente le nostre intenzioni e di seguito non le abbiamo messe in pratica? Probabilmente in ciascun istante della nostra vita. Quante volte, invece, abbiamo aperto bocca pur di dar fiato alle gengive, incuranti di ciò che stavamo dicendo?! Inutile ribadirlo, ma senza ombra di dubbio tante. O che ne so, quante volte abbiamo travisato volontariamente la realtà per dar vita ad una narrazione che più si confacesse alle nostre ragioni?! Non eccessivamente, ma neanche troppo di rado. E infine, quante volte abbiamo dato adito al pettegolezzo, ossia a quella spudorata arte del non dir nulla pur non lasciando niente di non detto, alle dicerie e alle fake news, non accertandoci dell’accuratezza delle fonti o non verificando se ciò che veniva detto, avesse un riscontro nei fatti?! Beh, vista la tendenza degli ultimi tempi, si potrebbe dire ogni giorno!

Enrico Vanzina
Fonte: Web

Viviamo costantemente circondati dalle parole e dalle cosiddette “chiacchiere”, che poi queste siano vere o false poco importa. Ciò che sembra contare davvero oggigiorno, infatti, è propriamente il “parlare”. Si ha una parola per chiunque e per qualunque cosa, ma quando si tratta di dimostrare ciò che si dice, di solito ci si nasconde dietro il velo fazioso del “lo dicono tutti” o “lo sanno tutti”. Quasi quel che pare esser accaduto con le affermazioni di Alvaro Vitali sul compianto Carlo Vanzina e con la conseguente reazione di Enrico Vanzina.

Difatti, nel corso di una videointervista rilasciata a Biagio D’Anelli e che vedrà la luce sulle piattaforme di streaming nelle prossime settimane (di cui il settimanale Nuovo di Riccardo Signoretti ha riportato, a detta propria, in esclusiva uno stralcio), l’ex volto cinematografico dello scanzonato Pierino, tra le altre cose, ha asserito di aver appreso da terzi che il famoso regista Carlo sarebbe il figlio illegittimo di Totò. Inutile sottolineare che la somiglianza sia forse inequivocabile e che la questione abbia suscitato una reazione a dir poco turbolenta da parte della famiglia del defunto, tant’è che il fratello Enrico, dopo aver bollato la notizia come falsa, ha minacciato querele per diffamazione a destra e a manca come se non ci fosse un domani.

Carlo Vanzina
Totò
Fonte: Web

Tra le tante cose, mi domando come mai la “presunta” verità circa i natali del cineasta sia stata svelata soltanto adesso, ad anni di distanza dalla scomparsa non solo dei diretti interessati, ma anche (e soprattutto) di Steno, padre dei fratelli Vanzina!?! Quale ragione si potrebbe ravvisare? Invidia? Fame di vana gloria? Pura indiscrezione? Per di più, Vitali riferisce di averla saputa da altri, ma chi sono queste persone e perché, se proprio sentivano il bisogno di confidarsi con qualcuno, non hanno mai parlato prima?! Ma soprattutto, c’è qualcuno che può seriamente provarne la veridicità?! A chi giova, sebbene sia totalmente superfluo chiederselo, pubblicizzarla come uno “scoop clamoroso”? Se "lo sapevano tutti"! E inoltre, per concludere, a che serve, se si è tanto sicuri della falsità di suddette dichiarazioni che restano comunque non dimostrabili in maniera ovvia e semplice, scomodare lo spettro della denuncia nemmeno se si fosse commesso il reato di lesa maestà, alimentando ulteriormente una storia che, perlomeno da una parte, non avrebbe motivo di esistere?!

Carlo Vanzina
Fonte: Web

Che dire, quesiti ai quali non è così scontato rispondere. Comunque, sta di fatto che, qualora fosse vero, per me non ci sarebbe nulla di male. Anzi, in tal caso Carlo Vanzina sarebbe discendente, come amava ripetere il Principe della risata, di un “Uomo tutto d’un pezzo”. D’altronde, si sa, “signori si nasce, non si diventa”!!!

Se vi siete persi il commento della scorsa settimana dell'Irriverente Simone Di Matteo dedicato alla censura imposta alla nuova campagna di intimo di Calvin Klein, potete recuperarlo QUI!

Seguici sui nostri canali