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Biagio D’Anelli, tra il “saper dire” e il “saper fare” c’è per lui la voglia di mettersi continuamente in gioco: l’Irriverente intervista di Simone Di Matteo

Il dj e personaggio tv più onnipresente del panorama dello show biz nostrano diventa scrittore e l'Irriverente lo intervista

Biagio D’Anelli, tra il “saper dire” e il “saper fare” c’è per lui la voglia di mettersi continuamente in gioco: l’Irriverente intervista di Simone Di Matteo
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L’arte del saper dire” è diventata una pratica dall’uso piuttosto comune negli ultimi tempi, un’abitudine smodata che spesso e volentieri, però, non viene accompagnata da quella “del saper fare”. D’altronde, lo diceva anche Umberto Galimberti, “nella nostra cultura c’è poco orgoglio e molta superbia, poca dignità e molta apparenza, dove per apparire si è disposti perfino a svendersi e a servire”, perciò non c’è (o perlomeno, non dovrebbe esserci) nulla di nuovo di cui doverci stupire. Eppure, ogniqualvolta mi accingo a riflettere sull’era di digitali speranze e multimediali illusioni in cui ci siamo malauguratamente ritrovati a vivere, non mi rimane che l’amara constatazione di quanto le cose, presto o tardi, non potranno far altro che peggiorare.

Oggigiorno, in effetti, si dicono tante cose, forse troppe, senza che poi si sia in grado di farne almeno una.  C’è chi sembra provare un insano piacere nell’aprire la bocca unicamente per dar aria alle gengive e un’altrettanta riluttanza nel mettersi all’opera quando bisogna darsi realmente da fare. Oppure, c’è chi pare possedere una strana predilezione per lo spendersi in imprese che vanno ben oltre la propria portata. O ancora, ci sono coloro che, pur avendo le conoscenze e le abilità adeguate, non hanno la men che minima capacità di “vendersi” al miglior offerente. E infine, ci sono coloro che, nel dubbio, fanno di “tutto un po’” , alle volte riuscendoci pure. E di questo e tanto altro ancora ne sa sicuramente qualcosa Biagio D’Anelli.

Buona lettura!

L’Irriverente intervista a Biagio D’Anelli

Fonte: Web

1) Dj, attore, protagonista di reality e opinionista televisivo. Cos'altro manca, non hai mai pensato di fare il cameriere?

Beh, in realtà sì, l’ho già fatto ed è stato bellissimo. L’estate successiva al primo periodo di emergenza pandemica da Covid-19, quando Giuseppe Conte diede quello che tutti definirono il “via libera”, mentre gli altri morti di fama lamentavano l’impossibilità di lavorare in televisione e di apparire, nonostante la precarietà e la delicatezza del momento, io ho vissuto un periodo pazzesco. Invece di andare al mare e fare le solite stories da “figo dei poveri” sulla spiaggia, sono andato a fare il cameriere nell’azienda di un mio caro amico per ben due mesi. È stata un’esperienza bellissima, ero a contatto con la gente e interagivo con moltissime persone, le quali non appena si rendevano conto di chi fossi sorridevano poiché solo pochi mesi prima mi avevano visto in tv. Ma, in fondo, è anche questo il bello della vita, ossia il sapersi mettere in gioco e fare cose nuove. E sinceramente parlando, se dovesse presentarsi l’occasione o la necessità, rifarei il cameriere molto volentieri!

2) Mi è giunta voce che avresti intenzione di scrivere un libro. Non puoi immaginare la mia sorpresa quando l’ho saputo, dal momento che non pensavo neanche che sapessi leggere…

Un po’ lo capisco. Viviamo in una realtà costruita su idoli di argilla, dove ogni cosa è basata sull’effimero e in cui chiunque vuole esclusivamente apparire. Ti svelo un segreto, che poi è anche una delle mie più grandi passioni: leggere è bellissimo. ‘La donna di novant’anni non voleva morire perché aveva voglia di imparare’ mi ripeteva mio nonno ed io l’ho capito soltanto dopo tanto tempo. Cosa c’è di meglio di una tisana e di un buon libro ogni sera, accrescere il proprio bagaglio culturale e scoprire?! E poi, avendo io una particolare predilezione per lo scoprire fatti riguardanti la vita altrui, è interessante approfondire le biografie dei grandi del cinema, della tv e di coloro che hanno fatto la Storia del nostro Paese. Un’attività, insomma, che consiglio a tutti, specialmente a quei quattro scappati di casa che vedono esclusivamente negli addominali o in un seno rifatto le qualità necessarie per poter diventare qualcuno. Bisogna acculturarsi, e non solo a livello televisivo-cinematografico, ma anche per un senso di vita, e per rapportarsi al meglio con il prossimo e con se stessi. Avrei tanta voglia di scrivere un libro e ti confesso che, negli ultimi anni, ci sto pensando spesso. Devo prima trovare un buon legale (ride), però, anche perché se parlo io, crollerebbero sia Rai e che Mediaset!

3) Cosa pensi del cambio di rotta voluto da Pier Silvio Berlusconi per Mediaset, una linea editoriale completamente rinnovata che vede il trash e i prezzemolini televisivi restare orfani del loro amato piccolo schermo?

Più che di un cambio di rotta, io parlerei di autentica caduta libera. Non vedo nessuna novità, anzi c’è sempre la solita solfa. Hanno eliminato dai palinsesti quei format che, secondo loro, erano trash, ma devo ammettere che si sta facendo più trash nei programmi di politica con lo i rappresentanti dello Stato Italiano che in qualsiasi altra trasmissione. Quello che manca è la leggerezza e a mio parere ce n’è un gran bisogno. Dopo una giornata di lavoro, infatti, l’ultima cosa alla quale il pubblico vuole assistere è una baruffa tra politici che, mentre si “ammazzano” di fronte alle telecamere per quei problemi che non si sognano nemmeno di risolvere, godono beatamente dei vantaggi delle loro poltrone di fronte ai milioni di cittadini che muoiono di fame. Sarà forse per questo che, negli ultimi tempi, i telespettatori stanno optando per piattaforme diverse da Mediaset e che, magari, offrono l’intrattenimento di cui necessitano.

4) A parte quelli in cui prendi regolarmente parte o a cui hai partecipato in passato, quali sono i programmi televisivi che segui con più piacere? E nel caso quale di questi, sempre che tu non l'abbia già fatto, ti piacerebbe sperimentare?

Come anticipavo poco fa, onestamente parlando, non ci sono programmi nuovi che mi entusiasmano. Anche perché, a dirla tutta, le cose che mi resterebbero da fare sono due: dimagrire e indossare una parrucca per diventare una velina oppure poggiare pietre nella bilancia di ‘Forum’. Perciò, rimanendo sempre nell’ottica della freschezza e dell’originalità, non ci sono al momento format ai quali vorrei prender parte. Cos’è cambiato? Gerry Scotti che conduce ‘La Ruota della Fortuna’ al posto di Mike Bongiorno? È una situazione ripetitiva della quale, parlando con sincerità, non mi sento di voler far parte.

Biagio D'Anelli

5) Un conduttore e una conduttrice che ti piacciono? E un conduttore e una conduttrice che, invece, non ti piacciono?

Un conduttore che mi piace moltissimo è Amadeus, merita tutto quello che ha e anche di più. Lo reputo un uomo di famiglia e che riesce ad entrare, con la propria simpatia e semplicità, nelle case di tutti gli italiani. E poi, è pulito e ha un modo di condurre che semplicemente adoro. Una conduttrice che apprezzo, invece, è Caterina Balivo.  Pensare a lei mi fa venire in mente la classica ragazza della porta accanto, simpatica, pulita, acqua e sapone. È una donna che è rimasta se stessa sebbene abbia condotto programmi differenti e abbia attraversato svariati momento nella sua vita. Ha tutta la mia ammirazione! Quelli che, al contrario, non sopporto sono Alfonso Signorini, perché, nonostante lo ammiri per la sua modalità di fare giornalismo, la sua impostazione nella conduzione appare come una brutta copia di quella di Barbara d’Urso, e Myrta Merlino, anche lei una riproduzione sbiadita della precedente padrona di casa di ‘Pomeriggio 5’.

6) Ti circondi di tante persone e personaggi. Ti è mai capitato di sentirti solo?

Mi sono reso conto che star da soli è la miglior cura che ci possa essere. Guardandomi intorno, difatti, non posso far altro che ammirare il vuoto cosmico. C’è chi da importanza agli addominali e chi alla ristrutturazione chirurgica a discapito della sostanza. Per questo motivo, anziché perder tempo con gente che da offrire seriamente ha ben poco, preferisco starmene da solo in casa in compagnia di me stesso e dei miei pensieri.

7) Cosa ti ha insegnato Lele Mora? In fondo, per anni, sei stato uno dei suoi "pupilli"...

La vera forza di Lele Mora, a mio avviso, non era l’essere un agente perché, forse, la sua figura non era propriamente quella. Anzi, ritengo sia stato un grande organizzatore di incontri lavorativi perché rappresentava un eccellente collante tra due mondi differenti. Le famosissime cene che si tenevano a casa sua corrispondevano a dei veri e propri casting o provini dove, lasciatemelo dire, passava “la qualunque”: dal conduttore all’attore alla starlette emergente. E lui, non era il classico manager che ti portava negli studi di Mediaset e ti faceva lavorare. Piuttosto, ti metteva in condizione di poterti rapportare con gli addetti ai lavori, i soli che potevano farti avere la tua chance nel mondo dello spettacolo e con i quali dovevi saper giocare bene le tue carte. C’era chi lo capiva e chi, invece, pensava che Mora fosse un’agenzia di collocamento per chiunque, persino per coloro che valevano quanto una moneta bucata e che, alla fine, si ritrovavano, senza alcuna motivazione a detta loro, a massaggiare i suoi piedi non curanti di tutte quelle delle cene “a scrocco” di cui avevano usufruito!

8) A conti fatti, però, dopo tutto quello che mi hai raccontato, chi è Biagio D'Anelli?

Lo scoprirete più in là. E non lo dico per presunzione, ma perché non lo so nemmeno io. Costruisco cose e ne distruggo altre. Ho in cantiere tante idee e altrettante restano lì ancora accantonate. Questa è la mia vita e chi mi frequenta sa di non potersi mai annoiare. Anzi, forse sono proprio io che mi annoio a stare vicino agli altri!

Che dire, le sorprese, al pari delle disgrazie, non arrivano mai sole. Il volersi continuamente mettere in gioco è una qualità indubbiamente degna di lode sebbene possa non risultare sufficiente. È necessario, a pensarci bene, fare i conti con le proprie possibilità e con quelle opportunità che ci vengono date, negative o positive che si possano ritenere, di fare un passo indietro laddove quest’ultimo potrebbe risultare ben più lungo della gamba!

Se vi siete persi il commento della scorsa settimana dell'Irriverente Simone Di Matteo dedicato a Morgan e alla sua prematura "dipartita" da X Factor, potete recuperarlo QUI!

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