Vuole curare il Covid con l'antiparassitario per cavalli e finisce in ospedale in gravi condizioni
Dopo le cure domiciliari "fai da te" si è presentato al Pronto soccorso con un foglietto di carta su cui aveva scritto i farmaci che aveva utilizzato.
Non è il primo caso, e purtroppo non sarà probabilmente nemmeno l'ultimo. Un uomo di novant'anni si trova ricoverato in gravi condizioni dopo aver cercato di curare il Covid con metodi "fai da te", utilizzando un antiparassitario per cavalli. Ma quando i sintomi sono diventati più importanti, tanto da costringerlo al ricovero in ospedale, i rimedi improvvisati non sono servite certo a granché.
Prova a curare il Covid con l'antiparassitario per cavalli
Come racconta Prima Treviso, l'uomo aveva preferito fare tutto da solo, utilizzando un antiparassitario per cavalli ed evitando persino di contattare il suo medico di base. Ma quando i sintomi da Covid sono diventati più importanti, tanto da costringerlo al ricovero in ospedale, le cure "fai da te" non sono servite certo a granché.
E' la paradossale vicenda di un 90enne trevigiano che nei giorni scorsi si è presentato al Pronto soccorso del Ca' Foncello, a Treviso, in condizioni già molto gravi. Nella sua tasca, subito prima del ricovero, il personale sanitario ha trovato un foglietto scritto a penna con i farmaci che stava assumendo per curarsi in autonomia a casa sua: tra questi anche l'ivermectina (per abbassare la febbre), un antiparassitario solitamente prescritto a cavalli e bovini.
L'anziano alla fine è stato ricoverato in pneumologia. Un altro esempio di quei rimedi pseudo naturali, spesso veri e propri cocktail di farmaci, ricercati - spesso online o tramite un passaparola piuttosto in voga - da chi non crede alle terapie tradizionali e non accetta prescrizioni mediche "ortodosse": in sostanza, la galassia No vax.